Utente:Rossetto Ilaria/Sandbox2: differenze tra le versioni

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Lungo la Val Sugana le truppe italiane inizialmente si imposero nell'altopiano dei sette comuni: conquistarono Ospedaletto, si allargarono verso Strigno, salirono sul monte Civeron ed entrarono in Val di Sella. Così facendo occuparono il ciglione dell'Armentara ed, infine, entrarono nella cittadina di Borgo il 15 agosto 1915.
 
Durante la notte del 18 agosto iniziarono delle azioni offensive sull'altipiano di Folgaria verso Malga Zonta e Malga Melegna, ma soprattutto lungo il crinale proteso dal Monte Maggio verso settentrione. Monte Coston venne riconquistato il 20 agosto, mediante aggiramento da parte di consistenti forze: tutto questo suggeriva di procedere con un ulteriore tentativo verso la testata dell'Astico, impiegando tutte le unità ancora disponibili. Nello stesso momento,sull'altro lato della Val d'Astico, il Forte Belvedere, con la sua massa di cemento e di acciaio, issava sornionamente la guardia.
Il 25 agosto 1915 si attuò infine l'occupazione di Monte Maronia.
 
Il 24 agosto la quinta compagnia di volontari dell'alta Austria, comandati dal generale Rauch, decisero di difendere il territorio di fronte ai Forti Vezzena e Verle. Alle ore 22.00 la 34° divisione italiana, insieme al battaglione, attaccarono i Forti Vezzena e Verle. Le mitragliatrici imperiali furon respinte dahli alpini Bassano e Val Brenta. Alle 3.00 di notte la battaglia si sviluppò nel settore del Cotesin,il fronte nord è tranquillo.
 
Il 25 agosto, alle 4.00 di notte, il Basson venne attaccato in quattro assalti dalla brigata Treviso con i reggimenti 115° e 116°. Questo scontro causò moltissime perdite italiane invece le vittime austriache furono minime. La brigata Ivrea contribuì all'azione di attacco aggredendo le testate delle valli Rio Torto e Scuro. Morirono 234 uomini.