Caccia alla Bismarck: differenze tra le versioni

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== Origini della caccia ==
{{vedi anche|battaglia dello stretto di Danimarca}}
{{Citazione| L<nowiki>'</nowiki>''Hood'' è saltato in aria.|Messaggio inviato dal contrammiraglio Wake-Walker all'Ammiragliato a Londra.<ref name=Bauer>{{citaCita|Bauer|p. 320}}.</ref>}}
 
La ''Bismarck'' ed il ''[[Prinz Eugen]]'' salparono il 21 maggio [[1941]] da [[Bergen]] per tentare di entrare nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] attraversando il [[Stretto di Danimarca|canale di Danimarca]] nell'ambito dell'[[Operazione Rheinübung]]. Avvistate da una squadra di incrociatori britannici, le due navi tedesche furono impegnate dall'incrociatore da battaglia ''[[Hood (incrociatore)|Hood]]'' (la nave da guerra più grande del mondo allora in servizio dopo la ''Bismarck'')<ref name=Kennedy_1>{{citaCita|Kennedy|p. 61}}.</ref>) e dalla corazzata ''[[HMS Prince of Wales (53)|Prince of Wales]]''. Dopo otto minuti dall'inizio della [[Battaglia dello Stretto di Danimarca]] l<nowiki>'</nowiki>''Hood'' affondava, colpita dalle due navi tedesche, e dopo altri nove minuti la ''Prince of Wales'' era costretta a rompere il contatto a causa dei danni subiti, tra cui un colpo in plancia che fece alcuni morti.
 
L'affondamento dell<nowiki>'</nowiki>''Hood'', una delle navi più prestigiose della [[Royal Navy]],<ref name=Kennedy_1 />, su cui alzava la bandiera l'ammiraglio [[Lancelot Holland]], fu molto sentito da tutta la [[Home Fleet]], che si mosse sia per vendicare la sua nave sia per impedire alla [[Kriegsmarine]] di portare a termine l<nowiki>'</nowiki>''Operazione Rheinübung'', che avrebbe rappresentato un grandissimo rischio per i convogli tra gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e la [[Gran Bretagna]].
 
=== Situazione alla mattina del 24 maggio ===
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<!-- trovare posizione al mattino del 24 -->
==== Lo stato della ''Bismarck'' ====
Nel corso della battaglia la ''Bismarck'' aveva incassato tre colpi: mentre uno aveva provocato danni trascurabili alla catapulta dell'aereo ed al motoscafo del comandante, uno degli altri due aveva messo fuori uso una dinamo ed il locale caldaie n. 2, con due caldaie, e l'altro aveva completamente attraversato la nave all'altezza del giardinetto di poppa, facendo entrare acqua di mare in uno dei serbatoi della nafta che aveva perforato e facendo fuoruscire nafta nella scia della nave; inoltre aveva danneggiato le valvole di aspirazione impedendo così l'accesso ad un migliaio di tonnellate di nafta, con le ovvie conseguenze sull'autonomia della nave.<ref>Kennedy, p. 106.</ref>. I danni subiti avevano ridotto la velocità della ''Bismarck'' a 28 [[Nodo (unità di misura)|nodi]].
 
== L'inizio della caccia ==
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Le navi britanniche iniziarono a manovrare in modo da chiudere ogni via di fuga alla ''Bismarck'', Towey diresse per sud-ovest, in modo tale da poter intercettare immediatamente la squadra tedesca se avesse tentato un'accostata a est per rientrare in Norvegia. La squadra tedesca verso mezzogiorno corresse la rotta verso sud, dirigendo quindi verso le forze di Towey, che calcolò di poterla intercettare al mattino seguente. Temendo che la ''Bismarck'', approfittando del buio della notte, potesse rompere il contatto con le navi che la pedinavano, alle 15 Towey ordinò al contrammiraglio Alban Curteis (bandiera sull'incrociatore ''[[HMS Galatea (71)|Galatea]]'') di prendere quattro incrociatori e la ''Victorious'' e di intercettare la ''Bismarck'' prima che cadesse la notte. La ''King George V'' e il ''Repulse'' presero rotta verso SW per mantenere comunque il contatto con il nemico.
 
Intanto Lütjens aveva deciso di separare le due navi della squadra, il ''Prinz Eugen'' avrebbe dovuto puntare a sud della Groenlandia, rifornirsi di carburante e poi proseguire la missione contro il traffico nemico. La ''Bismarck'' avrebbe preso rotta ovest e successivamente sud-sud-ovest per raggiungere i porti francesi. L'azione ebbe successo, e da poco dopo le 18 la ''Bismarck'' continuò da sola sulla sua rotta. Puntando verso ovest la ''Bismarck'' accostò a meno di 10 miglia dalle navi che la pedinavano, quindi aprì il fuoco per favorire lo sganciamento del ''Prinz Eugen'', senza che i suoi colpi andassero a segno e senza che andassero a segno le salve di risposta della ''Prince of Wales''; le salve della torre B del ''Suffolk'' orientate all'indietro con le loro onde d'urto fracassarono i vetri della propria plancia che era stata articizzata, cioè chiusa sul tetto e riscaldata a vapore<ref>Kennedy, p.123.</ref> Al termine dell'azione la ''Prinz Eugen'' era lontana, diretta verso le petroliere per rifornirsi.
[[File:Aerial photography of HMS Victorious.jpg|thumb|left|La [[portaerei]] [[Inghilterra|inglese]] [[HMS Victorious (R38)|HMS ''Victorious'']], da cui partì il primo attacco con [[Aerosilurante|aerosiluranti]] contro la ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'']]
[[File:Bricole per la Bismarck.JPG|thumb|Le due [[bricola|bricole]] preparate per la riparazione della ''Bismark'' ]]
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Tuttavia la ''Bismarck'' stava muovendo a 20 nodi, direzione SE, mentre tutte le forze (tranne la ''Forza H'') muovevano direzione ovest, cioè in allontanamento dall'obiettivo. Nella ''Home Fleet'' intanto era stato distaccato il ''Repulse'', per rifornirlo di combustibile a [[Terranova]], mentre la ''Prince of Wales'' (non più necessaria a proteggere gli incrociatori) stava puntando verso la ''King George V''. La ''Ramillies'' puntò in direzione NW, per tentare di intercettare la ''Bismarck'' se questa si fosse diretta verso le [[Isole Azzorre|Azzorre]] per rifornirsi dalle petroliere presenti in zona. Intanto la ''Bismarck'' aveva (imprudentemente) effettuato due trasmissioni all'OKM, che furono intercettate e triangolate dalle stazioni di ascolto britanniche. Tuttavia, su esplicita richiesta di Tovey, furono trasmessi alla flotta solo i rilevamenti, non i calcoli che mostravano chiaramente la posizione della ''Bismarck'' ad ''est'' delle forze britanniche. Invece sulla ''King George V'' i calcoli furono sbagliati (si trattava di calcolare la posizione basandosi su due rette quasi parallele e con una base relativamente stretta) e la posizione della ''Bismarck'' fu valutata a ''nord'' delle forze inglesi. Questo poteva significare una cosa sola: la ''Bismarck'' stava rientrando in Germania, quindi tutte le forze sotto il controllo della ''Home Fleet'' accostarono verso NE, allontanandosi ancora di più dalla ''Bismarck''. Wake Walker ordinò ai suoi incrociatori di cambiare rotta in modo tale da poter cercare di intercettare la ''Bismarck'' se fosse stata diretta verso la Francia, mentre la ''Rodney'' dirigeva verso la Spagna e la ''Ramillies'' aveva l'ordine di prendere la scorta del ''Britannic''.
 
Nel pomeriggio, quando sulla ''King George V'' fu finalmente corretto l'errore sul rilevamento della ''Bismarck'' Tovey si decise a prendere rotta per SE, ma molte navi stavano dirigendo verso i porti per rifornirsi di nafta.<ref>''Prince of Wales'' verso l'[[Islanda]], ''Suffolk'' e le unità di Curteis (con la ''Victory'') verso [[Scapa Flow]].</ref>. Il ''Norfolk'', nonostante fosse ai limiti dell'autonomia, si diresse verso Brest (rotta SE, 26 nodi) per cercare la nave tedesca. La ''Bismarck'' comunque aveva un vantaggio di circa 150 miglia sulle navi di Tovey, e, se fosse riuscita a mantenere la sua velocità, non sarebbe stata raggiunta prima di arrivare al sicuro a Brest. La ''Rodney'' continuò a tenere rotta NE finché non giunse al punto a cui teoricamente avrebbe potuto intercettare la rotta della ''Bismarck'', prendendo allora una rotta verso il [[golfo di Biscaglia]]. La Royal navy ordinò alla corazzata ''[[HMS Nelson (28)|Nelson]]'' di muovere da [[Freetown]] verso Gibilterra, nell'ipotesi improbabile che la ''Bismarck'' cercasse di forzare lo stretto per entrare nel [[Mare Mediterraneo|Mediterraneo]], a guardia dello stretto fu posto anche un [[sommergibile]], che si sarebbe trovato in ottima posizione per un eventuale siluramento. Le uniche navi veloci a distanza utile dalla ''Bismarck'' erano i cacciatorpediniere di scorta al convoglio WS-8B, sotto il comando del capitano [[Philip Vian|Vian]] (quattro cacciatorpediniere classe ''[[Classe Tribal (cacciatorpediniere 1936)|Tribal]]'': ''[[HMS Cossack (F03)|Cossack]]'', ''[[HMS Zulu (F18)|Zulu]]'', ''[[HMS Sikh (F82)|Sikh]]'', ''[[HMS Maori (F24)|Maori]]'' ed il polacco [[ORP Piorun (G65)|ORP ''Piorun'']]), quindi l'Ammiragliato diresse tre navi verso la ''King George V'' e due verso la ''Rodney'', immediatamente i cacciatorpediniere presero rotta ENE a 27 nodi.
 
La mattina dopo (26 maggio) alle ore 10.30 un aereo [[Consolidated PBY Catalina|Catalina]] (lo Z) appartenente al 209 Squadron RAF del [[Coastal Command]] britannico, con il guardiamarina statunitense Leonard B. Smith della US Navy Reserve come secondo pilota, inviava questo messaggio mentre cercava di sfuggire al fuoco di sbarramento della nave:<ref>Kennedy, pagg. 167-169.</ref>: {{Citazione|Una corazzata rilevamento 240° distanza 5 miglia, rotta 150°, mia posizione 49°33' N, 21°47' W. Ora di emissione 10.30/26.}}
La ''Bismarck'' era stata avvistata, la ricerca era finita, ora i cacciatori puntarono tutti decisi verso l'obiettivo.
 
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In quel momento la ''Bismarck'' era ancora a 690 miglia da Brest, e, con una velocità di 19 nodi, avrebbe raggiunto il porto entro 36 ore. Con la ''King George V'' a 135 miglia a nord e la ''Rodney'' a 125 miglia NE nessuna delle due navi avrebbe potuto raggiungerla se non avesse ridotto la velocità. I cacciatorpediniere di Vian misero immediatamente la prua sul nemico, che distava circa 50 miglia, sperando di raggiungerlo in circa 8 ore. Anche l'incrociatore ''[[HMS Dorsetshire (40)|Dorsetshire]]'', di scorta a un convoglio a 600 miglia, lasciò la sua missione e diresse per interporsi fra la ''Bismarck'' e Brest. Però chi era nella migliore posizione per intercettare la ''Bismarck'' era la ''Forza H'', che ne aveva tagliato la rotta all'alba ed ora era a 100 miglia, in posizione per interporsi fra nave tedesca e Brest. Alle 13.15 Sommerville ordinò allo ''Sheffield'' di dirigere verso la ''Bismarck'' (in quel momento distante 40 miglia) e di tenerla sotto controllo di poppa. Alle 14:50 iniziarono i decolli degli Swordfish dalla ''Ark Royal'', senza però che i piloti fossero stati avvertiti della presenza dello ''Sheffield'' nella stessa zona di mare della ''Bismarck''. Intanto la ''King George V'' stava inseguendo la nave tedesca, ma non avrebbe potuto raggiungerla prima che questa arrivasse sotto la protezione degli aerei della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], ed il ricongiungimento attorno alle 15 con la ''Rodney'' non modificava sensibilmente la situazione. Alle 18 la distanza fra la forza di Towey e la ''Bismarck'' era scesa a 90 miglia, ma erano ancora troppe per sperare di raggiungere la nave tedesca, considerando che la ''Rodney'', anche con le macchine alla massima pressione, sviluppava una velocità inferiore a 22 nodi. Towey segnalò a Sommerville e all'Ammiragliato che la ''King George V'' poteva continuare l'inseguimento solo fino alla mezzanotte e la ''Rodney'' fino alle 8 del mattino seguente.
[[File:HMS Ark Royal h85716.jpg|thumb|left|la ''Ark Royal'' sorvolata dagli Swordfish]]
Intanto gli Swordfish della ''Ark Royal'', decollati alle 14:50, avevano raggiunto lo ''Sheffield'' e scambiandolo per la ''Bismarck'' l'avevano attaccato con i loro siluri. La ''Sheffield'' manovrò per evitare i siluri senza aprire il fuoco con le sue artiglierie contraerei. Nessuno dei siluri lanciati la colpì, sia grazie alle sue manovre evasive, sia per la scarsa qualità del dispositivo d'innesco magnetico dei siluri. Solo tre Swordfish rinunciarono all'attacco, essendosi accorti che si trattava dello ''Sheffield'' e non della ''Bismarck''. Comunque questo incidente costrinse gli aerei a rientrare sulla ''Ark Royal'' per riapprovvigionarsi di combustibile e di siluri. Il successivo attacco fu programmato per le 18:30. Alle 19 la ''Bismarck'' era a 167°, 38 miglia dalla ''Forza H'' ed alle 19:10 iniziarono i decolli degli Swordfish. Gli aerei dovevano puntare sullo ''Sheffield'' e prendere dall'incrociatore l'ultimo rilevamento della ''Bismarck''. Alle 20.35 lo ''Sheffield'' segnalò agli aerei «12 miglia, dritto verso prora». Date le condizioni meteorologiche (la ''Bismarck'' navigava sotto un fronte di nuvole a sviluppo verticale alto da 0 a 3000&nbsp; m) l'attacco dovette essere condotto per sezioni, senza coordinamento fra le sezioni stesse. Alle 20:53 iniziò l'ultimo attacco possibile contro la nave tedesca.
 
Nel corso dell'attacco gli Swordfish non si accorsero di aver messo dei colpi a segno, ma in realtà due siluri colpirono la ''Bismarck'': uno a centro nave, senza provocare danni, ed uno a dritta a poppa, che segnò il destino della nave danneggiando irreparabilmente il timone. La ''Bismarck'' poteva ora muoversi solo in cerchio a 6 nodi.
 
== La fine ==
{{Citazione| Vai più vicino, vai più vicino, non riesco a vedere abbastanza colpi a segno!|Frase rivolta dall'ammiraglio sir John Tovey al capitano di vascello Patterson, comandante della ''King George V'', durante la battaglia finale con la ''Bismarck''<ref name=Kennedy_2>{{citaCita|Kennedy|p. 225}}.</ref>}}
 
Il primo messaggio inviato dalla ''Ark Royal'' all'ammiraglio Tovey fu «Dal comandante della forza di attacco. Riteniamo di non aver messo nessun siluro a segno». In quel momento sembrò che la ''Bismarck'' fosse riuscita a sfuggire alla caccia, non erano possibili altri attacchi nel corso della notte e fra poche ore la caccia avrebbe dovuto finire per mancanza di nafta sulle navi britanniche. Però, dopo qualche tempo lo ''Sheffield'' segnalò la ''Bismarck'' con rotta 340° (NNW), quindi in allontanamento da Brest.
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Intanto lo ''Sheffield'' era sotto il fuoco della ''Bismarck'', che, avvicinandosi mise fuori uso il radar e ferì diversi uomini, ma, quando lo ''Sheffield'' tentò di rompere il contatto la grossa corazzata non tentò neppure di seguirlo, proseguendo verso nord. Fu a quel punto che il comandante dello ''Sheffield'' inviò il messaggio che risollevava la speranza di Tovey. Mentre lo ''Sheffield'' si stava ritirando arrivarono in zona i cacciatorpediniere di Vian, disposti in linea di rilevamento con il mare (che, per tutto il periodo della caccia, era rimasto molto mosso ed il cui stato in quel momento era 7), che spazzava la coperta delle piccole navi.
 
Sulla ''Bismarck'', quando il secondo siluro degli Swordfish colpì la poppa, i timoni rimasero bloccati a 15°, e manovrare, cioè contrastare tutta la quantità di moto di 50000&nbsp; t solo con le eliche, era impossibile. L'unica cosa che poteva essere fatta era cercare di manovrare a bassa velocità, che quindi fu ridotta a soli 6 nodi, con esiti comunque estremamente scarsi. Furono fatti diversi tentativi, anche utilizzando sommozzatori, di riparare i timoni, ma nessuno ebbe successo.
[[File:HMS Dorsetshire Bismarck survivors.jpg|thumb|I superstiti dell'affondamento della ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'' vengono raccolti dall'[[Incrociatore pesante]] [[HMS Dorsetshire (40)|HMS ''Dorsetshire'']]]]
Tovey ordinò alla ''Forza H'' di portarsi a 20 miglia a sud della ''Bismarck'', lasciando la rotta nord libera per le sue navi che stavano arrivando. Intanto i cacciatorpediniere di Vian, che avevano raggiunto la corazzata tedesca, si preparavano all'attacco. Da nord il ''Norfolk'' aveva messo a tutta forza per raggiungere Tovey, mentre da sud arrivava il ''Dorsetshire''; l<nowiki>'</nowiki>''Edinburgh'', che stava puntando verso l'Inghilterra, invertì la rotta, ma, quando seppe che l'azione decisiva si sarebbe svolta solo dopo l'alba, riprese rotta per [[Derry|Londonderry]].