Gerardo Diego: differenze tra le versioni

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Rappresentò l'ideale della [[Generazione del 27]] alternando con maestria la ''poesia tradizionale'' e l'''[[avanguardia|avanguardista]]'', del quale si trasformò in uno dei massimi esponenti durante la decade degli anni venti. La sua opera poetica prosegue, dopo, secondo questi due tracciati.
 
È da sottolineare l'influenzaainfluenza di Gerardo Diego in altre figure di rilevanza tanto nell'ambito nazionale come regionale. Emerge tra i suoi seguaci il poeta [[cantabria|Cantabrico]] [[Matilde Camus]], del quale fu professore all'Istituto di ''Santa Clara'' a [[Santander (Spagna)|Santander]]. Gerardo Diego inviò nel 1969 una poesia il cui titolo è ''Canción de Corro'' (''canzone del girotondo'') con il prologo nel primo libro di [[Matilde Camus]] intitolato ''Voces'' e che fu fatto conoscere all'Ateneo di [[Madrid]]. Comunque, presto verrà pubblicata la corrispondenza che tenne con [[Matilde Camus]].
 
La sua ''poesia tradizionale'' comprende poesie di taglio tradizionale e classicista, dove ricorre con frequenza al [[romance]], alla [[décima]] e al [[sonetto]]. I temi sono molto variati: il paesaggio, la religione, la musica, i tori, l'amore, ecc. È suo il considerato da molti il migliore sonetto della letteratura spagnola, ''El ciprés de Silos'', così per altre poesie importanti come ''Nocturno'' (''Notturno''), ''Las tres hermanas'' (''Le tre sorelle'') o ''La despedida'' (''L'addio'').