Max Havelaar: differenze tra le versioni

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* parte D<br />In questa parte scrive Eduard Douwes Dekker stesso, con lo pseudonimo di Multatuli: ringrazia Stern amichevolmente per il suo scritto, attacca Droogstoppel (che chiama «miserabile prodotto di oscena avidità e blasfema ipocrisia») e gli ordina di scomparire. Segue un attacco contro la corruzione descritta nel romanzo. Alla fine Multatuli scrive al capo dello stato, il re [[Guglielmo III dei Paesi Bassi]], chiedendogli di intervenire. Questa parte è composta da più sezioni in cui Havelaar racconta le sue esperienze, in particolare a Sumatra. Havelaar racconta anche la parabola della pietra giapponese, originariamente scritta da Wolter Robert van Hoëvell (1812-1879). La pietra non vuole rimanere nella sua condizione modesta e si sottopone a un cambio d'identità. Si trasforma in pioggia e in roccia - "ma non era contenta". Alla fine torna alla sua antica condizione. È un racconto con una morale da cui il lettore può trarre una lezione: l'ambizione rende infelici, accontentarsi è meglio che desiderare.
== Il nome Max Havelaar ==
Il nome Max Havelaar è stato scelto nel 1988 da [[Frans van der Hoff]] e [[Nico Hozen]] per il nome dell'etichettatura dei prodotti equi e solidali curata dall'organizzazione da loro fondata [[Fairtrade Labelling Organization]], per attribuire la garanzia di [[Commercio equo e solidale|Prodotto equo e solidale]].
 
==Note==
<references/>