Ai tempi che Berta filava: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 1:
{{nota disambigua|la canzone di Rino Gaetano|Berta filava/Mio fratello è figlio unico}}
[[File:Reine Berthe et les fileueses, 1888.jpg|thumb|upright=1.4|''La regina Berta e le filatrici'', di [[Albert Anker]] ([[1881]])]]
'''''Ai tempi che Berta filava'''''<ref name="Diz. Modi di dire italiani">{{cita libro | curatore = Monica Quartu ed Elena Rossi | capitolo = Berta - ai tempi che Berta filava |collana= Dizionario dei modi di dire della lingua italiana | editore = [[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]] | url = http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/B/berta.shtml | accesso = 21 marzo 2016 | anno = 2012 | isbn = 978-88-203-5126-7}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.italianochefatica.it/it/perche-si-dice-ai-tempi-in-cui-berta-filava/|titolo=Perche' si dice “Ai tempi in cui Berta filava”? - Italiano che fatica!|sito=|lingua=|accesso=2016-04-15}}</ref> è un'espressione legata a un [[aneddoto]] leggendario e letterario della [[storia europea]] dell'[[Alto medioevo]], il cui uso ricorre in alcune frasi proverbiali della [[lingua italiana]] per riferirsi a un tempo non solo assai remoto ma "concluso"<ref name="Diz. Modi di dire italiani" />.
Riga 9 ⟶ 8:
L'esistenza e la circolazione della frase proverbiale nell'area linguistica italiana, comunque, è molto risalente nel tempo: l'espressione era già viva almeno nel [[XVI secolo|Cinquecento]], come testimonia ''[[Historia Orceana|L'Historia Orceana]]'' di [[Domenico Codagli]], che tenta di darne una spiegazione aneddotica nell'ambito della storia locale di [[Orzinuovi]]<ref name="Hist.Orc."/>, borgo della [[Bassa Bresciana occidentale]].
==Origini letterarie medievali e sopravvivenza ==
[[File:Basilica di saint Denis Berthe (726-783).JPG|thumb|[[Bertrada di Laon|Berta di Laon]] (''Berte aus grands piés'') e [[Pipino il Breve]], sepolcro nella [[Basilica di Saint-Denis]]]]
[[File:Adenetleroi0.jpg|thumb|[[Adenet le Roi]] in un [[codice (filologia)|codice]] [[miniatura|miniato]] [[letteratura medievale|medievale]]]]
Sebbene l'espressione proverbiale sia di uso comune e popolare, l'aneddoto proviene da una fonte della [[Letteratura medievale francese|letteratura medievale]] "alta", quella [[trovatore|trobadorica]] [[letteratura francese|francese]] in [[langue d'oïl]]. Il racconto, infatti, è riferito dal [[troviere]] e [[menestrello]] [[Adenet le Roi]]<ref name="Diz. Modi di dire italiani"/>, originario del [[Ducato del Brabante|Brabante]], che, che nel 1270, trasse ispirazione dalla figura di Bertrada per una [[chanson de geste]] in [[versi alessandrini]], il poema intitolato ''Li Roumans de Berte aus grans piés'' (la regina era nota anche come "Berta dal gran piede"<ref name="Diz. Modi di dire italiani"/> (o "Berta la Piedona") perché, come la tradizione riporta, avrebbe avuto un piede più lungo dell'altro, dettaglio anatomico che costituisce, peraltro, un elemento chiave dell'aneddoto).
L'uso dell'espressione [[deonomastica]] si è mantenuto per vari secoli: era sicuramente viva almeno nel [[Rinascimento italiano]], quando la si trova attestata nell'''[[Historia Orceana]]'' di [[Domenico Codagli]], collegata, però, a un'[[aneddotica]] locale<ref name="Hist.Orc."/>.
La frase proverbiale sopravvive nel corpus linguistico dell'Italia contemporanea, dove, oltre che nell'[[italiano popolare|uso popolare]], viene spesso adottata in titoli di opere di varia natura. In campo pittorico, ad esempio, è presente nel titolo del quadro ''Quando Berta filava'' appartenente alla vena [[pittura pompeiana|neopompiana]] del pittore ottocentesco [[Paolo Mei]] e nel dipinto '' La Reine Berthe et les fileuses'' di [[Albert Anker]] ([[1881]]).
La locuzione ricorre, come riferimento al passato e in formule a volte alterate, nei titoli di libri di varia natura (storia, favole, ecc): un esempio è costituito dal saggio dedicato alla [[resistenza italiana]] sulla [[Linea Gotica]] dallo storico [[Giorgio Petracchi]], {{cita libro | titolo = Al tempo che Berta filava. Alleati e patrioti sulla Linea Gotica (1943-1945) | editore = [[Mursia]] | città = Milano | anno = 1995 }}).
Nella tradizione della [[canzone d'autore]] [[Canzone italiana|italiana]], la frase è molto nota per aver dato il titolo a un brano musicale di [[Rino Gaetano]], la cui prima incisione risale al [[1976]], sul disco [[45 giri]] ''[[Berta filava/Mio fratello è figlio unico]]'', pubblicato dalla [[casa discografica]] [[It (casa discografica)|It]].
==Tradizione aneddotica==
|