Società botanica italiana: differenze tra le versioni
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L'associazione fiorentina, nel corso della sua vita, conobbe periodi di grande prosperità intervallati a momenti di crisi che infine la condussero, nel [[1783]], alla confluenza, per decisione del [[Granduca]] [[Leopoldo II di Toscana]], nell'[[Accademia dei Georgofili]] che, dal [[1753]], deteneva il primato di prima accademia agraria d'Europa.
Il processo che portò alla rinascita di forme associative nel campo della scienza [[botanica]] durò più di un secolo e si concluse solo nel 1888, passando attraverso una serie di tappe nelle quali un ruolo determinante lo ebbe il botanico [[Palermo|palermitano]] [[Filippo Parlatore]].
Si deve a lui la fondazione, nel [[1841]] dell'[[Erbario centrale italiano]] (allora Italico) e nel [[1844]] del ''[[Giornale botanico italiano]]''. Fu poi sempre a Firenze che si svolsero i lavori del primo Congresso internazionale botanico durante i quali venne delineato il progetto di una costituenda società nazionale che vedrà definitivamente la luce dodici anni più tardi, l'8 gennaio del [[1888]].
==Disposizioni statutarie==
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