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[[File:Battaglia navale di Guadalcanal.png|thumb|La posizione delle navi giapponesi e statunitensi nella battaglia navale di Guadalcanal alle 01:45 del 13 novembre. Entrambe le flotte aprirono il fuoco alle 01:48 quando le formazioni si incrociarono tra loro e cominciarono a frammentarsi in gruppi separati, dando inizio ad una confusa battaglia]]
Per l'inizio del mese di novembre sia gli Stati Uniti che l'Impero nipponico decisero di inviare una serie di convogli per rafforzare i rispettivi schieramenti; in particolare i giapponesi previdero lo sbarco di un numeroso contingente tra il 12 e il 14 novembre da proteggere con una grande flotta, comprendente anche due [[Nave da battaglia|corazzate]]. In campo statunitense l'ammiraglio [[William F. Halsey]], a capo delle forze navali delle Salomone, dispose un arrivo del convoglio scaglionato tra l'11 e il 12 del mese: i primi tre trasporti d'assalto (''Libra'', ''Betelgeuse'', ''Zeilin''), facendo parte della più vasta Task Force 67 dell'ammiraglio [[Frank Fletcher]], compirono la traversata e giunsero a destinazione sotto la scorta del TG (Task Group) 62.4 di Scott. Ai suoi diretti ordini Scott aveva l'[[incrociatore leggero]] {{nave|USS|Atlanta|CL-51|2}} (sua nave ammiraglia) e i cacciatorpediniere ''Aaron Ward'', {{nave|USS|McCalla|DD-488|2}}, ''Lardner'' e ''Fletcher''.<ref>{{Cita|Millot 1967|pagg. 387-389}}.</ref> Il giorno 13 venne assemblata una formazione navale con due incrociatori pesanti ({{nave|USS|San Francisco|CA-38|2}} e {{nave|USS|Portland|CA-33|2}}), tre incrociatori leggeri ({{nave|USS|Helena|CL-50|2}}, {{nave|USS|Juneau|CL-52|2}} e ''Atlanta'') e otto cacciatorpediniere ({{nave|USS|Cushing|DD-376|2}}, {{nave|USS|Laffey|DD-459|2}}, {{nave|USS|Sterett|DD-407|2}}, {{nave|USS|O'Bannon|DD-450|2}}, {{nave|USS|Aaron Ward|DD-483|2}}, {{nave|USS|Barton|DD-599|2}}, {{nave|USS|Monssen|DD-436|2}} e {{nave|USS|Fletcher|DD-445|2}}). L'ammiraglio Callaghan era al comando a bordo della ''San Francisco''<ref>{{Cita|Hammel 1988|pp. 99-107}}.</ref>, composta dal TG 64.4 e dal TG 67.4 del [[retroammiraglio]] [[Daniel J. Callaghan]], da poco giunto sul fronte del Pacifico ma in questo frangente suo superiore per anzianità,<ref name="kgbudge.com"/>, che iniziò il pattugliamento delle coste settentrionali di Guadalcanal alle 22:00 circa per intercettare una forza navale giapponese avvistata nel corso del 12 novembre.<ref>{{Cita|Millot 1967|pag. 396}}</ref> Il [[Battaglia navale di Guadalcanal|combattimento tra le due formazioni]] esplose d'improvviso alle 01:50 del 13 novembre, quando la squadra statunitense era inavvertitamente penetrata nello schieramento giapponese che le tagliava la T: una delle prime [[Salva (artiglieria)|salve]] nipponiche, sparate dalla breve distanza di 1.500 metri, investì in pieno l'incrociatore ''Atlanta'' uccidendo sul colpo Scott e gran parte del suo stato maggiore. Poco più tardi, anche il parigrado Callaghan perse la vita a bordo della sua ammiraglia.<ref>{{Cita|Millot 1967|pagg. 396-397}}.</ref> Nel dettaglio, una fonte riporta che fu un proietto da 356 mm a distruggere il ponte di comando dell<nowiki>'</nowiki>''Atlanta'' provocando la morte di Scott.<ref name="kgbudge.com"/> Vi è anche una terza, autorevole fonte, che afferma invece la responsabilità dell'incrociatore ''San Francisco'', che avrebbe confuso l<nowiki>'</nowiki>''Atlanta'' per una nave giapponese e l'avrebbe cannoneggiata, uccidendo il comandante Scott.<ref>{{Cita|Morison 1958|pp. 246-247}}.</ref>
In memoria di Scott vennero varati due cacciatorpediniere: lo {{nave|USS|Scott|DD-690}}, che prestò servizio dal 1943 al 1973, e lo {{nave|USS|Scott|DD-995}} della [[Classe Kidd (cacciatorpediniere)|classe Kidd]], messo in servizio nel 1981 e attualmente operativo con la [[Zhōnghuá Mínguó Hǎijūn|marina militare di Taiwan]].<ref name="history.navy.mil"/>
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