Norman Scott: differenze tra le versioni

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|Nazione_servita = {{USA}}
|Forza_armata = [[File:Flag of the United States Navy.svg|25px]] [[United States Navy]]
|Arma = [[marinaMarina militare]]
|Corpo =
|Specialità = artiglieriaArtiglieria navale
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1911]] - [[1942]]
|Grado = [[retroammiraglioContrammiraglio]]
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|Campagne = [[Campagna di Guadalcanal]]
|Battaglie = [[Battaglia di Capo Speranza]]<br />[[Battaglia navale di Guadalcanal]]
|Comandante_di = cacciatorpediniereCacciatorpediniere ''MacLeish'' e ''Paul Jones''<br />incrociatoriIncrociatori ''Pensacola'', ''San Francisco'', ''Atlanta''
|Decorazioni =
|Studi_militari =
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|Altro =
|Note =
|Ref = noteFonti citate nel corpo del testo
}}
{{Bio
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=== Tra le due guerre ===
Nel 1919, elevato provvisoriamente al rango di [[capitano di corvetta]], Scott ebbe il comando di una divisione (gruppo di 4 navi, con più divisioni formanti uno ''squadron'', squadriglia) di [[Classe Eagle|Eagle Boats]], classificate come PE ("Patrol Escort" - pattugliatori di scorta), e assunse il comando delle PE numero 2 e 3. Nel corso dei primi [[Anni 1920|anni venti]] fu nuovamente trasferito sui cacciatorpediniere, ma ebbe anche qualche incarico a terra nelle [[Hawaii]] e servì a bordo della corazzata {{nave|USS|New York|BB-34|2}}. Dal 1924 al 1930 Scott fu inserito nello Stato Maggiore del comandante della Flotta da Battaglia e divenne istruttore all'Accademia Navale; quindi, al principio del nuovo decennio, assunse il comando dapprima del cacciatorpediniere USS ''MacLeish'' (DD-220) e in seguito del pari classe USS ''Paul Jones'' (DD-230); poi ebbe un altro incarico al Ministero della Marina. Frequentò inoltre, sempre all'inizio degli [[Anni 1930|anni trenta]], il Corso Ufficiali Superiori del Collegio di Guerra Navale.<ref name="history.navy.mil"/> In questi anni Scott divenne esperto di [[Artiglieria|artiglieria navale]] e poteva vantare una notevole competenza visti i suoi trascorsi in diversi Stati Maggiori.<ref name="kgbudge.com">{{cita web|http://pwencycl.kgbudge.com/S/c/Scott_Norman.htm|Notizie biografiche|19 settembre 2013}}</ref>
 
Divenuto [[capitano di fregata]] dopo aver passato un periodo di servizio come ''executive officer'' imbarcato sull'[[incrociatore leggero]] ''Cincinnati'', Scott partecipò alla missione navale inviata dagli [[Stati Uniti d'America]] in [[Brasile]] tra il 1937 e il 1939. Fu nominato [[capitano]] nel dicembre 1939 e posto al comando dell'[[incrociatore pesante]] {{nave|USS|Pensacola|CA-24|2}},<ref name="kgbudge.com"/> ruolo che deteneva ancora quando il 7 dicembre 1941 l'[[Impero giapponese]] lanciò l'attacco che [[Attacco di Pearl Harbor|devastò Pearl Harbor]], trascinando gli Stati Uniti nella [[seconda guerra mondiale]].<ref name="history.navy.mil"/>
 
=== Seconda guerra mondiale ===
Nel gennaio del 1942 Scott venne assegnato all'Ufficio del Capo delle Operazioni navali della [[United States Navy]].<ref name="kgbudge.com"/> Promosso temporaneamente al grado di [[retroammiraglio]] nel maggio dello stesso anno, fu inviato nel da poco stabilito [[Teatro del Pacifico sud-occidentale della seconda guerra mondiale|teatro del Pacifico sud-occidentale]]; il 7 agosto, al comando di un gruppo navale formato dai due incrociatori leggeri {{nave|USS|San Juan|CL-54|2}} e {{nave|HMAS|Hobart|D63|2}} e dai due cacciatorpediniere ''Monssen'' e ''Buchanan'', Scott dette supporto attivo agli sbarchi effettuati [[Battaglia di Tulagi|sull'isola di Tulagi]] e [[Campagna di Guadalcanal|su quella di Guadalcanal]], nelle [[Isoleisole Salomone]] meridionali.<ref name="history.navy.mil"/><ref name="Millot 1967-294, 297">{{Cita|Millot 1967|pagg. 294, 297}}.</ref> In seguito alla riuscita dell'operazione anfibia fu organizzato uno schermo navale la cui porzione orientale era rappresentata dalle navi di Scott, che seguirono una rotta nord-sud nella notte tra l'8 e il 9 agosto: egli non ebbe dunque parte nella disastrosa [[battaglia dell'isola di Savo]], una cocente disfatta tattica per la marina statunitense.<ref name="Millot 1967-294, 297"/>
 
==== La vittoria a Capo Speranza ====
Sul finire del mese di agosto, Scott ebbe il ''Buchanan'', il ''Monssen'' e l<nowiki>'</nowiki>''Hobart'' sostituiti dai due incrociatori pesanti {{nave|USS|Salt Lake City|CA-25|2}} e {{nave|USS|San Francisco|CA-38|2}}: con questo gruppo fu inserito nella Task Force 18 del [[contrammiraglio]] [[Leigh Noyes]], che nonostante l'urgente dispaccio del 23 agosto per unirsi alla Task Force 11 non fece in tempo a dare il proprio appoggio nel corso della [[battaglia delle Salomone Orientali]].<ref>{{Cita|Millot 1967|pagg. 331, 333}}.</ref> Il 9 ottobre un convoglio carico di truppe dell'[[United States Army|esercito]] partì da [[Nouméa]] e il comandante navale del teatro, ammiraglio [[Robert Ghormley]], allestì tre distinti gruppi navali volti a scongiurare azioni offensive nipponiche: la Task Force 64, incaricata di fornire protezione diretta ai trasporti e dunque di pattugliare il braccio di mare dinanzi [[Guadalcanal]], fu affidata al retroammiraglio Scott. L'11 ottobre, nel pomeriggio, venne avvistata da un ricognitore aereo una squadra giapponese diretta su Guadalcanal e Scott studiò subito un piano di battaglia per effettuare il [[taglio delladel T]] alle navi avversarie, che spesso nei mesi precedenti avevano agito in [[Linea di battaglia|linea di fila]] per meglio bombardare [[Henderson Field|l'aeroporto Henderson]] sull'isola. La [[Battaglia di Capo Speranza|battaglia navale notturna]] si svolse fin verso le 00:30 del 12 ottobre a ovest di [[Isola di Savo|Savo]] e Scott, a bordo dell'ammiraglia {{nave|USS|San Francisco|CA-38|2}}, ottenne un buon successo tattico per la marina statunitense, di solito carente in questo tipo di scontri. Non riuscì, però, a impedire che i giapponesi sbarcassero 800 soldati e attrezzature varie nei pressi di [[Kokumbona]].<ref>{{Cita|Millot 1967|pagg. 350-352, 358-359, 361}}.</ref>
 
==== La morte a Guadalcanal ====
[[File:Battaglia navale di Guadalcanal.png|thumb|La posizione delle navi giapponesi e statunitensi nella battaglia navale di Guadalcanal alle 01:45 del 13 novembre. Entrambe le flotte aprirono il fuoco alle 01:48 quando le formazioni si incrociarono tra loro e cominciarono a frammentarsi in gruppi separati, dando inizio ad una confusa battaglia]]
 
Per l'inizio del mese di novembre sia gli Stati Uniti che l'Impero nipponico decisero di inviare una serie di convogli per rafforzare i rispettivi schieramenti; in particolare i giapponesi previdero lo sbarco di un numeroso contingente tra il 12 e il 14 novembre da proteggere con una grande flotta, comprendente anche due [[Nave da battaglia|corazzate]]. In campo statunitense l'ammiraglio [[William Halsey]], a capo delle forze navali delle Salomone, dispose un arrivo del convoglio scaglionato tra l'11 e il 12 del mese: i primi tre trasporti d'assalto (''Libra'', ''Betelgeuse'', ''Zeilin''), facendo parte della più vasta Task Force 67 dell'ammiraglio [[Frank Fletcher]], compirono la traversata e giunsero a destinazione sotto la scorta del TG (Task Group) 62.4 di Scott. Ai suoi diretti ordini Scott aveva l'[[incrociatore leggero]] {{nave|USS|Atlanta|CL-51|2}} (sua nave ammiraglia) e i cacciatorpediniere ''Aaron Ward'', {{nave|USS|McCalla|DD-488|2}}, ''Lardner'' e ''Fletcher''.<ref>{{Cita|Millot 1967|pagg. 387-389}}.</ref> Il giorno 13 venne assemblata una formazione navale con due incrociatori pesanti ({{nave|USS|San Francisco|CA-38|2}} e {{nave|USS|Portland|CA-33|2}}), tre incrociatori leggeri ({{nave|USS|Helena|CL-50|2}}, {{nave|USS|Juneau|CL-52|2}} e ''Atlanta'') e otto cacciatorpediniere ({{nave|USS|Cushing|DD-376|2}}, {{nave|USS|Laffey|DD-459|2}}, {{nave|USS|Sterett|DD-407|2}}, {{nave|USS|O'Bannon|DD-450|2}}, {{nave|USS|Aaron Ward|DD-483|2}}, {{nave|USS|Barton|DD-599|2}}, {{nave|USS|Monssen|DD-436|2}} e {{nave|USS|Fletcher|DD-445|2}})., L'ammiraglioil Callaghan era alcui comando afu bordo della ''San&nbsp;Francisco''<ref>{{Cita|Hammel 1988|pp. 99-107}}.</ref>, compostaassunto dal TG 64.4 e dal TG 67.4 del [[retroammiraglio]]contrammiraglio [[Daniel J. Callaghan]], da poco giunto sul fronte del Pacifico ma in questo frangente suo superiore per anzianità,<ref name="kgbudge.com"/>, che iniziò il pattugliamento delle coste settentrionali di Guadalcanal alle 22:00 circa per intercettare una forza navale giapponese avvistata nel corso del 12 novembre.<ref>{{Cita|Millot 1967|pag. 396}}</ref> Il [[Battaglia navale di Guadalcanal|combattimento tra le due formazioni]] esplose d'improvviso alle 01:50 del 13 novembre, quando la squadra statunitense era inavvertitamente penetrata nello schieramento giapponese che le tagliava la T: una delle prime [[Salva (artiglieria)|salve]] nipponiche, sparate dalla breve distanza di 1.500 metri, investì in pieno l'incrociatore ''Atlanta'' uccidendo sul colpo Scott e gran parte del suo stato maggiore. Poco più tardi, anche il parigrado Callaghan perse la vita a bordo della sua ammiraglia.<ref>{{Cita|Millot 1967|pagg. 396-397}}.</ref> Nel dettaglio, una fonte riporta che fu un proietto da 356&nbsp;mm a distruggere il ponte di comando dell<nowiki>'</nowiki>''Atlanta'' provocando la morte di Scott.<ref name="kgbudge.com"/> Vi è anche una terza, autorevole fonte, che afferma invece la responsabilità dell'incrociatore ''San Francisco'', che avrebbe confuso l<nowiki>'</nowiki>''Atlanta'' per una nave giapponese e l'avrebbe cannoneggiata, uccidendo il comandante Scott.<ref>{{Cita|Morison 1958|pp. 246-247}}.</ref>
 
In memoria di Scott vennero varati due cacciatorpediniere: lo {{nave|USS|Scott|DD-690}}, che prestò servizio dal 1943 al 1973, e lo {{nave|USS|Scott|DD-995}} della [[Classe Kidd (cacciatorpediniere)|classe Kidd]], messo in servizio nel 1981 e attualmente operativo con la [[Zhōnghuá Mínguó Hǎijūn|marina militare di Taiwan]].<ref name="history.navy.mil"/>