Banca d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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[[William Paterson]] presentò il progetto di banca centrale al governo nel [[1693]], progetto che prevedeva tra l'altro la stampa di cartamoneta per coprire una parte del prestito di 1.2 milioni di sterline.
Per convincerli a partecipare al prestito, i sottoscrittori dovettero essere associati sotto il nome di ''Governor and Company of the Bank of England''. La Banca ricevette la gestione del [[bilancio dello stato]] e del [[debito pubblico]], nonché il privilegio di stampare [[cartamoneta]]<ref>{{citeCita booklibro|lastcognome=Bagehot|firstnome=Walter|titletitolo=Lombard Street : a description of the money market|yearanno=1873|publishereditore=Henry S. King and Co.|___locationcittà=Londra|url=http://www.gutenberg.org/ebooks/4359}}</ref>. I creditori avrebbero versato allo Stato moneta metallica in cambio di titoli di stato.
 
Il ''Bank of England Charter'' fu concesso nel [[1694]]<ref>H. Roseveare, ''The Financial Revolution 1660–1760'', Longman, 1991, pag. 34</ref>. date le cattive condizioni delle finanze statali, il prestito era restituito con un interesse annuo dell'8%. Il brevetto durava dodici anni e fu rinnovato nel [[1742]], nel [[1764]] e infine nel [[1781]].
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===XVIII secolo===
[[File:The Old Lady of Threadneedle St.png|thumb|right|Vignetta satirica contro l'introduzione della cartamoneta]]
La banca si trasferì in Threadneedle Street nel [[1734]]<ref>{{citeCita web|titletitolo=Bank of England: Buildings and Architects|url=http://www.bankofengland.co.uk/about/Pages/history/buildings.aspx#|publishereditore=The Bank of England|accessdateaccesso=31 luglio 2015}}</ref> e lentamente acquisì i terreni circostanti, sui quali fu costruito l'attuale edificio.
 
In base alla concessione del [[1781]] la Banca d'Inghilterra doveva mantenere riserve auree sufficienti a pagare le banconote a vista. La convertibilità fu sospesa fra il [[1797]] e il [[1821]] a causa delle guerre napoleoniche.
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Il ''[[Bank Charter Act]]'' del [[1844]] collegò la quantità di cartamoneta stampata alle riserve auree conservate e diede alla Banca d'Inghilterra diritti esclusivi riguardo alla emissione delle banconote. Le banche private che avevano ricevuto il diritto di stampare cartamoneta, lo conservarono a patto che avessero sede furoi Londra e che depositassero il controvalore delle banconote stampate. Cosicché solo poche banche continuarono a stampare moneta fino a che l'ultima fu rilevata nel [[1927]]: tali banconote ebbero corso legale fino al [[1964]]. Le banche private d'emissione [[Scozia|scozzesi]] e [[Irlanda del Nord|nordirlandesi]] conservano tutora il diritto di emissione.
 
La Banca d'Inghilterra funse da [[prestatore di ultima istanza]] per la prima volta durante il panico del [[1866]]<ref>{{citeCita web | url= http://www.voxeu.org/article/lender-last-resort-global-currency-sterling-lessons-dollar| titletitolo= From lender of last resort to global currency?. Sterling lessons for the US dollar| publishereditore=VOX| datedata=23 luglio 2011| accessdateaccesso=8 maggio 2014}}</ref>
 
===XX secolo===
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Nel [[1981]] fu abolita la [[riserva obbligatoria]] che le altre banche dovevano depositare presso la banca centrale in misura proporzionale ai loro depositi.
 
Nel [[1998]] il ''Bank of England Act'' garantì alla Banca d'Inghilterra indipendenza rispetto alla politica monetaria da adottare<ref>{{cita web |url=http://www.bankofengland.co.uk/publications/Pages/foi/disc091106.aspx |titolo=Freedom of Information – disclosures |editore=Bank of England |data=2013 |accesso=25 ottobre 2014 |lingua=en}}</ref>, in particolare in merito ai tassi d'interesse per conseguire il risultato dell'[[inflazione]] annua al 2,5%<ref>{{citeCita web |titletitolo=Key Monetary Policy Dates Since 1990 |publishereditore=Bank of England |accessdateaccesso=20 settembre 2007 |url=http://www.bankofengland.co.uk/monetarypolicy/history.htm |archiveurl urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070629143630/http://www.bankofengland.co.uk/monetarypolicy/history.htm <!-- Bot retrieved archive --> |archivedate dataarchivio= 29 giugno 2007}}</ref>. L'obiettivo fu successivamente modificato in un'inflazione programmata al 2%<ref>{{citeCita web |titletitolo=Remit of the Monetary Policy Committee of the Bank of England and the New Inflation Target |publishereditore=HM Treasury |accessdateaccesso=20 settembre 2007 |datedata=10 dicembre 2003 |url=http://www.bankofengland.co.uk/monetarypolicy/pdf/chancellorletter031210.pdf|formatformato=PDF| archiveurlurlarchivio= https://web.archive.org/web/20070926052337/http://www.bankofengland.co.uk/monetarypolicy/pdf/chancellorletter031210.pdf| archivedatedataarchivio= 26 settembre 2007 | deadurlurlmorto= no}}</ref>. Se l'inflazione si discosta di più dell'1% da quanto programmato, il Governatore deve scrivere una lettera al [[Cancelliere dello Scacchiere]] spiegandone le ragioni e dichiarando che provvedimenti intende prendere.
 
Durante gli anni '90 la stessa Banca d'Inghilterra fu candidata alla privatizzazione.