SMS Goeben: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 80398447 di Demostene119 (discussione)parametro non supportato |
template citazione; fix formato data; Corretti parametri ref duplicati |
||
Riga 96:
La ''Yavuz'' rispose al fuoco e colpì la ''Evstafi'' nel fumaiolo centrale; il proietto esplose dopo aver trapassato il fumaiolo e distrusse le antenne dell'impianto radio per la trasmissione dei dati di tiro, così la ''Evstafi'' non poté correggere i dati [[telemetro|telemetrici]] errati della ''Ioann Zlatoust''. Le altre navi russe o utilizzarono i dati errati della ''Ioann Zlatoust'' o non riuscirono a vedere la ''Yavuz'' e non misero a segno nessun colpo. La ''Yavuz'' colpì la ''Evstafi'' altre quattro volte, uno dei proiettili non esplose,<ref name=m1>McLaughlin, pp. 131.</ref> prima che il contrammiraglio [[Wilhelm Souchon]] decidesse di rompere il contatto dopo 14 minuti di combattimento.<ref>McLaughlin, pp. 129–30.</ref> I quattro proiettili da 280 mm uccisero 34 persone e ne ferirono 24.<ref>McLaughlin, pp. 131, 133.</ref>
Il mese successivo, il 5 e 6 dicembre, scortarono un convoglio di trasporto truppe, ed il 10 dicembre, la ''Yavuz'' bombardò [[Batumi]].<ref name="Staff19"/> Il 23 dicembre, la ''Yavuz'' e l'incrociatore ''Hamidiye'' scortarono tre navi da trasporto a Trebisonda. Tornando da un'altra missione di scorta, il 26 dicembre, la ''Yavuz'' urtò una mina che esplose al di sotto della torre di comando, dal lato di dritta, un miglio a largo del Bosforo.<ref name=Halpern228>Halpern, p. 228.</ref> L'esplosione creò uno squarcio di 50 m<sup>2</sup> nello scafo, ma la [[controcarena anti-siluro]] tenne. Due minuti dopo, la ''Yavuz'' urtò una seconda mina, sempre sul lato di dritta, all'altezza dell'estremità anteriore della [[barbetta]] della batteria principale; aprendo una falla di 64 m<sup>2</sup>. Le lamiere della camera stagna si curvarono di 30 cm, ma mantennero la tenuta al mare. A causa delle esplosioni la nave imbarcò 600 t di acqua.<ref name="Staff19"/> Solo all'appello fu scoperta l'assenza di due marinai che poi risultarono rimasti intrappolati negli scompartimenti allagati dalle mine.<ref>{{Cita libro|nome=Gary|cognome=Staff|titolo=German Battlecruisers of World War One: pdf|url=https://books.google.com/books?id=3Xg7CQAAQBAJ|accesso=
==== 1915 ====
Riga 108:
Il primo maggio, la ''Yavuz'' si diresse verso la baia di Beykoz, all'interno del Bosforo, poiché la flotta russa aveva bombardato i forti all'ingresso del Bosforo. Intorno al 7 maggio, fece una sortita verso Sebastopoli, cercando di intercettare delle navi russe, senza esito. Avendo scarsità di munizioni per le batterie principali, non bombardò Sebastopoli. Mentre tornava, la mattina del 10 maggio, le vedette della ''Yavuz'' individuarono due corazzate russe ''pre-dreadnoughts'', la ''Tri Sviatitelia'' (dal russo: Три Святителя, i tre sacri gerarchi) e la ''[[Potëmkin (nave da battaglia)|Pantelimon]]'', ed aprì il fuoco. Nei primi 10 minuti, fu colpita due volte dalla risposta russa e nonostante non fosse seriamente danneggiata, l'ammiraglio Souchon decise di rompere il contatto e tornare verso il Bosforo, inseguito dal naviglio leggero di scorta alle due navi russe.<ref>Langensiepen and Güleryüz, pp. 47–48.</ref>
Nel maggio due dei cannoni da 150 mm furono sbarcati per essere usati contro le truppe alleate nella [[Campagna di Gallipoli|penisola di Gallipoli]],<ref name="Staff 12"/><ref>{{Cita libro|nome = Gary|cognome = Staff|titolo = German Battlecruisers of World War One: Their Design, Construction and Operations|url = https://books.google.it/books?id=3Xg7CQAAQBAJ&pg=PT17&dq=german+battlecruisers+of+world+war+one+their+design+construction+and+operations&hl=it&sa=X&ei=SwOFVajiKIXaU_GFgdgF&ved=0CCAQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false|accesso =
[[File:Bundesarchiv Bild 134-B0032, Großer Kreuzer Goeben.jpg|thumb|left|La ''Yavuz'' procede a tutto vapore.]]
Riga 151:
La ''Yavuz'' rimase in servizio per tutta la durata del conflitto. Nel novembre [[1939]], insieme alla ''Parižskaja Kommuna'', erano le uniche navi da battaglia presenti nel Mar Nero. Secondo fonti dell'epoca la ''Yavuz'' era superiore alla nave sovietica poiché quest'ultima era in cattive condizioni generali.<ref>{{Cita news|url=http://books.google.com.au/books?id=9kEEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&dq=Yavuz+life+magazine&lr=&cd=3#v=onepage&q=Yavuz%20&f=false|titolo=Turkey Bestrides the Dardanelles|pubblicazione=Life|cognome=Eliot|nome=George Fielding|data=6 novembre 1939|editore=Time Inc|issn=00243019|accesso=17 febbraio 2010}}</ref> Nel [[1941]], le batterie antiaeree furono potenziate a quattro cannoni da 88 mm, dieci da 40 mm, e quattro da 20 mm. Quest'ultima dotazione fu aumentata successivamente a 22 cannoni da 40 mm e 24 da 20 mm.<ref name=Conways391/>
Dopo la guerra, il 5 aprile [[1946]], la corazzata statunitense ''[[USS Missouri (BB-63)|USS Missouri]]'', l'incrociatore leggero ''USS Providence'', ed il cacciatorpediniere ''USS Power'' arrivarono ad Istanbul per riportare le spoglie dell'ambasciatore turco [[Münir Ertegün]].<ref>Stillwell, pp. 99–101.</ref> La ''Yavuz'' salutò le navi nel Bosforo, con 19 salve a cui rispose la ''Missouri''.<ref>Stillwell, p. 102.</ref>
Dopo il 1948, la nave fu basata a İzmit<ref name=Conways391/> o a [[Gölcük (District), Kocaeli|Gölcük]].<ref name="Whitley241"/> fu ritirata dal servizio il 20 dicembre [[1950]] e radiata il 14 novembre 1954.<ref name=Conways391/><ref name="Whitley241"/> Quanto la Turchia aderì alla [[NATO]], nel 1952, alla nave fu assegnato il numero di scafo ''B70''.<ref name="Sturton, p. 147"
== Note ==
|