Intavolatura: differenze tra le versioni
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Queste notazioni si differenziano da quella vocale polifonica perché, invece di rappresentare l'altezza relativa delle note, ne rappresenta solo la posizione delle mani sullo strumento. Spesso i brani hanno origine vocale e le composizioni servono solamente per accompagnamento del ''cantus''; successivamente si pubblicano riduzioni per strumento (es. [[liuto]] o a tastiera) di detti brani polifonici. Successivamente, con la graduale e lenta emancipazione di questi strumenti, appaiono le prime raccolte di pezzi completamente dedicati a questi strumenti, cercando di valorizzare le loro caratteristiche musicali e discostandosi dalla pratica vocale. Questi sono:
* ''"Musica instrumentalis deudsch"'' di '''[[Martin Agricola
* ''"la Fontegara la quale insegna a sonare di flauto"'' e ''"la Regola rubentina [...] che insegna sonar de viola l'archo tastada"'' di '''[[Silvestro Ganassi]]'''
* ''"Trattado de glosas [...] en la musica de violones"'' di '''[[Diego Ortiz]]'''
* ''"il Fronimo [...] nel quale si contengono le ver, et necessarie regole del intavolare la musica nel liuto"'' di '''[[Vincenzo Galilei]]'''
* ''"Il transilvano dialogo sopra il vero modo di sonar organi, er istromenti da penna"'' di '''[[Girolamo Diruta]]'''
La notazione varia da scuola a scuola, da strumento a strumento, da nazione a nazione. Questa è esprimibile in:
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