Regno d'Italia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
| Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile | |||
| Riga 46: Successivamente allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], l'Italia, a causa della propria incapacità militare, proclama lo stato di non belligeranza. Nel [[1940]] [[Mussolini]], che da più parti era stato consigliato di non entrare in guerra, decide però lo stato di guerra dell'Italia a fianco della Germania, convinto della brevità della guerra e dalla velocità di conquista dei vari territori europei da parte della Germania. Si susseguono tuttavia gli insuccessi italiani e questo compromette il rapporto fra popolo e fascismo. Nel [[1943]] il fascismo cade e il re riprende per breve tempo la centralità del ruolo politico come guida di uno Stato allo sbando. Ma poi gli eventi di un'imminente invasione nazista dell'Italia a causa del voltafaccia nella guerra, convincono Vittorio Emanuele III  Successivamente, nonostante il ritiro di Vittorio Emanuele in favore del figlio Umberto - prima come reggente durante la fase finale del conflitto e poi come re nel maggio del 1946 -, la monarchia perde il referendum istituzionale del 2 giugno [[1946]], (referendum peraltro contestato per presunte irregolaritá) dopo il quale il regno diventerà la [[Repubblica Italiana]]. Si conclude così la storia del regno d'Italia dopo 85 anni di esistenza. I Savoia saranno banditi dalla repubblica (esilio non inflitto però ai membri di governo,che appoggiarono le politiche fasciste e le leggi razziali) per un lungo periodo conclusosi con la riforma costituzionale del [[2002]]. ==Il dibattito== | |||