Forno Stassano: differenze tra le versioni

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== Storia ==
L’ideaL'idea di costruire un forno elettrico per siderurgia viene a Stassano nel 1896, mentre lavora a Pont Saint Martin (AO) su forni elettrici di [[Riduzione (siderurgia)|riduzione]] per la produzione di [[carburo di calcio]].
 
Spostatosi a Roma presso le officine di S. Maria dei Cerchi, nel 1898 Stassano svolge i primi esperimenti per ottenere acciaio dai minerali di [[ferro]] attraverso un piccolo forno a tino, dotato di due [[Elettrodo|elettrodi]] in grado di riscaldare il minerale tramite un [[Arco elettrico|arco]] indiretto da 95kW95 kW di potenza. Nello stesso anno, a Darfo (BS), egli porta a termine altre prove su un forno simile, ma a tre elettrodi e da 370  kW di potenza. A seguito dei suoi esperimenti, Stassano modifica la struttura del forno, restringendo la parte sovrastante gli elettrodi e separando la parte destinata all'alloggio degli elettrodi da quella per la produzione del materiale. Egli passa inoltre da un’alimentazione del forno esclusivamente con minerali ad una carica mista composta da minerale, rottame e [[ghisa]]. Tutte queste modifiche permettono a Stassano di ottenere acciaio di elevata qualità a partire da cariche costituite all'80% di rottame e al 20% di ghisa, rendendo così concorrenziali i costi del prodotto rispetto a quelli dell'acciaio di importazione.
 
Nel 1898 Stassano brevetta i principi e le soluzioni tecniche dei suoi forni in Italia, Austria, Spagna, Lussemburgo, Belgio, Norvegia, Inghilterra, Svezia, Germania e USA. Nel 1901 è il turno di Francia e Ungheria , mentre nel 1902 il brevetto coinvolge anche la Svizzera.
 
Sulla base del forno di Darfo, nel 1901 Stassano produce il forno nella sua configurazione definitiva e lo installa all'Arsenale di Torino.