Discussione:Strage del Duomo di San Miniato: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 420:
Vediamo una volta per tutte se riesco a soddisfare le tante domande dell'utente Bramfab.Alcune sono già nella voce esplicitamente chiare, altre sono ovvie, alcune da precisare meglio.Es. quando chiede Bramfad la data del ritiro dei tedeshi basta leggere la prima riga del paragrafo Accertamento delle Responsabilità: " I tedeschi lasciarono definitivamente San Miniato la notte del 23 luglio dopo aver distrutto la torre..." Ma andiamo con ordine:
A) Motivo del raduno: '''allontanamento della popolazione dalla città'''. I tedeschi lo avevano chiesto già il 17 e ripetuto il 18 ma le autorità civili non avevano provveduto. Ci pensarono i tedeschi stessi il 22 informando la popolazione tramite l'aiuto del vescovo che mandò nei vari rifugi i suoi preti a comunicare l'ordine di trovarsi entro le ore 8 in piazza dell'Impero e del Duomo.Circa questa piazza va detto che fu indicata successivamente all'ordine originario del tenente tedesco dietro richiesta del vescovo che fece presente che per quell'ora non sarebbe stato possibile far arrivare la gente anche per le difficoltà d'accesso causate dalle macerie delle case abbattute tra il 20 e il 21 luglio.( le fonti di quanto sopra sono nel libro di Paoletti alle pagg: 113/122 con elencazione di testimoni e relative dichiarazioni degli stessi alla commissione di inchiesta.) Non potendo trasferire tutta quella gente fuori di San Miniato fu accolta dal comandante la richiesta del vescovo di riunire tutti in chiesa.Don Campigli che chiede alla guardia della porta del duomo il perchè, riceve questa risposta" Quello era l'unico modo per tenere la gente lontana dalle strade che sarebbero state interessate dai movimenti delle truppe tedesche" Per la gente invece presente in piazza di San Domenico successe questo: dichiarazione de frate Alberto Daraz il 31.10.44 alla commissione: " Quando cominciò il cannoneggiamento da sud chiesi che la popolazione potesse scendere nei sotterranei; il soldato di guardia disse che doveva aspettare l'ordine del tenente, ma dopo permise che la popolazione si rifugiasse nei sotterranei e vi venne egli pure insieme ai suoi compagni" pag.121.Interessante la testimonianza di Armando Colombini del 31 ott.44 alla commissione. Sintetizzo: "La mattina del 22 venne l'ordine di sgombrare San Miniato. Mi recai in piazza duomo e sentii il vescovo che diceva di aspettare gli ordini ed esortava alla calma. Mi avvicinai ad un sottufficiale che mi disse che era pericoloso stare in San Miniato e che la popolazione si doveva allontanare; tirò fuori la bussola e mi indicò la direzione che era verso Cigoli...Io entrai in chiesa con i bambini...Udii un primo colpo vicino alla Chiesa al di là delle sacrestia, mi nascosi nel confessionale e subito dopo uscii, mentre salivo al Miravalle ( albergo in cui era alloggiato che si trova adiacente al duomo ) scoppiò una granata sul tetto del miravalle: Mi rifugiai in cantina dove trovai anche una sentinella tedesca a cui detti da bere del cognac che accettò e poi si allontanò. Quindi anche la versione delle porte chiuse non è vera se il Colombini potè uscire con la famiglia all'inizio del cannoneggiamento.--[[Speciale:Contributi/109.52.81.15|109.52.81.15]] ([[User talk:109.52.81.15|msg]]) 15:44, 26 ott 2012 (CEST)
La versione delle porte chiuse dai tedeschi è una paradossale menzogna: le porte della chiesa (come del resto quelle di tutte le chiese) si chiudono da dentro, quindi se i tedeschi chiusero le porte anche loro si sarebbero trovati chiusi all'interno della cattedrale. Verosimilmente forse accostarono le porte i militari che le custodivano appena cominciarono le cannonate a cadere nella vicinanze della chiesa per riparare le persone dalle schegge dei proiettili che cadevano sul sagrato. I soldati stessi pare si fossero riparati nel sottopasso del palazzo vescovile adiacente alla chiesa--[[Utente:Ha-Nozri|Ha-Nozri]] ([[Discussioni utente:Ha-Nozri|msg]]) 18:02, 9 mag 2016 (CEST)
 
 
Ritorna alla pagina "Strage del Duomo di San Miniato".