Italia all'Eurovision Song Contest: differenze tra le versioni
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L'[[Italia]] è tra i paesi fondatori dell'[[Eurovision Song Contest]], che si ispira al [[Festival della Canzone Italiana di Sanremo|Festival di Sanremo]]. Molti artisti italiani hanno partecipato all'Eurovision Song Contest nel corso degli anni come rappresentanti di altre nazioni. L'Italia ha vinto la competizione due volte: la prima volta nell'[[Eurovision Song Contest 1964|edizione 1964]] svoltasi a [[Copenaghen]] con l'allora sedicenne [[Gigliola Cinquetti]] e la canzone ''[[Non ho l'età (per amarti)]]'', la seconda nel [[Eurovision Song Contest 1990|1990]] a [[Zagabria]] con [[Toto Cutugno]] e la canzone ''[[Insieme: 1992]]''. A seguito di queste vittorie l'Italia ha acquisito il diritto di organizzare l'edizione successiva della manifestazione, precisamente l'[[Eurovision Song Contest 1965|edizione 1965]] a [[Napoli]], e l'[[Eurovision Song Contest 1991|edizione 1991]] a [[Roma]].
La [[RAI]], dopo il 1997, ha interrotto la sua partecipazione all'[[Eurovision Song Contest]] e ne ha sospeso anche la trasmissione. L'[[Unione europea di radiodiffusione|UER]], il 2 dicembre == Storia ==
=== Anni
[[File:Eurovision Song Contest 1958 - Domenico Modugno.png|thumb|left|[[Domenico Modugno]] al Gran Premio Eurovisione della Canzone 1958, terzo con ''[[Nel blu dipinto di blu]]''.]]
La prima partecipazione dell'Italia coincide con la prima edizione dell'[[Eurovision Song Contest]], svoltasi a [[Lugano]] nel [[Eurovision Song Contest 1956|1956]]; da quella volta ottenne discreti risultati, senza mai piazzarsi nelle ultime posizioni e raggiungendo anche un terzo posto grazie a [[Domenico Modugno]] e alla sua ''[[Nel blu dipinto di blu]]''.
Nei primi anni di questo decennio le canzoni italiane continuarono a non sfigurare, raggiungendo un terzo posto con il brano ''[[Uno per tutte]]'' interpretato da [[Emilio Pericoli]] nel [[Eurovision Song Contest 1963|1963]], che fu seguito dalla vittoria del [[Eurovision Song Contest 1964|1964]] a [[Copenaghen]], dove si impose [[Gigliola Cinquetti]] con ''[[Non ho l'età (per amarti)]]''. [[Eurovision Song Contest 1965|L'anno successivo]] vide [[Bobby Solo]] raggiungere a [[Napoli]] il quinto posto con la canzone ''[[Se piangi se ridi]]'', dopo il quale arrivò un periodo di scarsi risultati per il tricolore, il primo dei quali fu un ultimo posto nel [[Eurovision Song Contest 1966|1966]] ottenuto da [[Domenico Modugno]], seguito da altre tre edizioni in cui il miglior risultato fu una decima piazza, nonostante le partecipazioni di artisti quali [[Claudio Villa]], [[Sergio Endrigo]]
=== Anni '60 ===▼
▲Nei primi anni di questo decennio le canzoni italiane continuarono a non sfigurare, raggiungendo un terzo posto con il brano ''[[Uno per tutte]]'' interpretato da [[Emilio Pericoli]] nel [[Eurovision Song Contest 1963|1963]], che fu seguito dalla vittoria del [[Eurovision Song Contest 1964|1964]] a [[Copenaghen]], dove si impose [[Gigliola Cinquetti]] con ''[[Non ho l'età (per amarti)]]''. [[Eurovision Song Contest 1965|L'anno successivo]] vide [[Bobby Solo]] raggiungere a [[Napoli]] il quinto posto con la canzone ''[[Se piangi se ridi]]'', dopo il quale arrivò un periodo di scarsi risultati per il tricolore, il primo dei quali fu un ultimo posto nel [[Eurovision Song Contest 1966|1966]] ottenuto da [[Domenico Modugno]], seguito da altre tre edizioni in cui il miglior risultato fu una decima piazza, nonostante le partecipazioni di artisti quali [[Claudio Villa]], [[Sergio Endrigo]] ed [[Iva Zanicchi]].
=== Anni '70 ===▼
La situazione cominciò a migliorare nel decennio successivo, con un ottavo posto di [[Gianni Morandi]] nel [[Eurovision Song Contest 1970|1970]] con il brano ''[[Occhi di ragazza]]'', seguito da un quinto posto di [[Massimo Ranieri]] (nel [[Eurovision Song Contest 1971|1971]] con ''[[L'amore è un attimo]]'') ed una sesta piazza di [[Nicola Di Bari (cantante)|Nicola Di Bari]] ([[Eurovision Song Contest 1972|1972]], ''[[I giorni dell'arcobaleno]]'') e ancora una volta [[Massimo Ranieri]] nel [[Eurovision Song Contest 1973|1973]] con ''[[Chi sarà con te]]'', classificatosi tredicesimo. Nel [[Eurovision Song Contest 1974|1974]] l'Italia sfiora la sua seconda vittoria, nuovamente con [[Gigliola Cinquetti]], la cui canzone ''[[Sì]]'' fu seconda solo a ''[[Waterloo (singolo ABBA)|Waterloo]]'' degli [[ABBA]]. Questa edizione fu trasmessa in Italia solo qualche mese dopo lo svolgersi della manifestazione, per la sua prossimità con il referendum per l'abrogazione della [[legge sul divorzio]]: la decisione venne presa dai vertici della [[RAI]] che ritenevano che il titolo della canzone che rappresentava il paese potesse influenzare il voto degli italiani.▼
▲La situazione cominciò a migliorare nel decennio successivo, con un ottavo posto di [[Gianni Morandi]] nel [[Eurovision Song Contest 1970|1970]] con il brano ''[[Occhi di ragazza]]'', seguito da un quinto posto di [[Massimo Ranieri]] (nel [[Eurovision Song Contest 1971|1971]] con ''[[L'amore è un attimo]]'')
[[File:Gigliola Cinquetti (1966).jpg|thumb|upright|[[Gigliola Cinquetti]], dopo la vittoria del 1964 con ''[[Non ho l'età (Per amarti)]]'', ottenne un secondo posto nel 1974 grazie a ''Sì''.]]
[[Eurovision Song Contest 1975|L'anno seguente]] l'Italia ottenne il secondo podio consecutivo, grazie al terzo posto della coppia [[Wess & Dori Ghezzi]] che cantò il brano ''[[Era]]''. L'ultimo risultato di rilievo, per quanto riguarda questo periodo, fu ottenuto nel [[Eurovision Song Contest 1976|1976]] da un'altra coppia, quella formata da [[Al Bano]] e [[Romina Power]], alla loro prima partecipazione con ''[[We'll Live It All Again]]'' (cantata parte in italiano e parte in inglese), giunta al settimo posto. Poi, solo piazzamenti fuori dalla ''top ten'' da parte di [[Mia Martini]] (13°), [[Ricchi e Poveri]] (12°) e [[Matia Bazar]] (15°).
Questo decennio iniziò con un buon sesto posto, ottenuto nel [[Eurovision Song Contest 1980|1980]] da [[Alan Sorrenti]] con la sua ''[[Non so che darei]]''. Nel
▲Questo decennio iniziò con un buon sesto posto, ottenuto nel [[Eurovision Song Contest 1980|1980]] da [[Alan Sorrenti]] con la sua ''[[Non so che darei]]''. Nel [[1981]] la [[RAI]] decise, per la prima volta dall'introduzione della manifestazione nel [[1956]], di non partecipare, adducendo questioni di scarso interesse. L'assenza italiana terminò nel [[Eurovision Song Contest 1983|1983]], quando il paese fu rappresentato da un brano interpretato da [[Riccardo Fogli]], ''Per Lucia'', arrivato undicesimo. In questo periodo l'Eurovision Song Contest ebbe la sua maggiore popolarità in Italia: nel [[Eurovision Song Contest 1984|1984]] [[Alice (cantante)|Alice]] e [[Franco Battiato]] arrivarono quinti con il brano ''I treni di Tozeur''; [[Eurovision Song Contest 1985|l'anno seguente]] vide [[Al Bano]] e [[Romina Power]] classificarsi settimi interpretando la canzone ''Magic, Oh Magic''. Nel [[1986]] la [[RAI]] si ritirò nuovamente per motivi interni, facendo poi ritorno all'[[Eurovision Song Contest 1987]], quando [[Umberto Tozzi]] e [[Raf]] arrivarono terzi con il brano ''[[Gente di mare/Lascia che sia il tuo cuore|Gente di mare]]''. Chiusero questo decennio le partecipazioni di [[Luca Barbarossa]] ([[Eurovision Song Contest 1988|1988]], ''Ti scrivo''), dodicesimo, e della coppia [[Anna Oxa]]-[[Fausto Leali]] ([[Eurovision Song Contest 1989|1989]], ''Avrei voluto'') che chiuse nona.
Nel [[Eurovision Song Contest 1990|1990]] l'Italia tornò a vincere, a [[Zagabria]] (nell'allora [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]) con [[Toto Cutugno]], autore e interprete del brano ''[[Insieme 1992]]''. Fu così che l'[[Eurovision Song Contest 1991|edizione 1991]] venne ospitata in Italia. Inizialmente questa doveva svolgersi a [[Sanremo]], ma per motivi di sicurezza (dovuti alla [[guerra del Golfo]] e a tensioni in Jugoslavia) la sede fu spostata a Roma, dove fu scelto come teatro della manifestazione un capannone di [[Cinecittà]]. A detta della maggior parte dei commentatori europei ci fu un buon grado di improvvisazione, e la presentazione (affidata ai due vincitori italiani [[Toto Cutugno]] e [[Gigliola Cinquetti]]), fu non troppo brillante per varie ragioni, tra cui la scenografia, la disorganizzazione (che portò quell'edizione a durare quasi un'ora più del previsto) e la scarsa dimestichezza che Toto Cutugno aveva con l'[[Lingua inglese|inglese]]. Per organizzare la manifestazione furono spesi 12 miliardi di lire e la diretta televisiva registrò tra i 6 e i 7 milioni di spettatori. L'Italia fu rappresentata da [[Peppino Di Capri]], scelto direttamente dalla [[RAI]], e per la prima volta il brano fu interpretato in [[lingua napoletana|napoletano]]: si tratta della canzone ''Comme è ddoce 'o mare'', piazzatasi al settimo posto. Quest'edizione fu vinta dalla [[Svezia all'Eurovision Song Contest|Svezia]], che l'anno successivo ospitò l'[[Eurovision Song Contest 1992|edizione 1992]], alla quale l'Italia prese parte con [[Mia Martini]], che fece una buona impressione con il brano ''Rapsodia'', tanto da ottenere un buon quarto posto. Nel [[Eurovision Song Contest 1993|1993]] fu la volta di [[Enrico Ruggeri]], che, svantaggiato anche dal sorteggio (dovette esibirsi per primo) ottenne solamente un dodicesimo posto.▼
[[File:Toto Cutugno.jpg|thumb|left|[[Toto Cutugno]], primo classificato all'edizione del 1990 con ''[[Insieme 1992]]''; rimane questa la seconda e fin qui ultima vittoria italiana all'ESC.]]
▲Nel [[Eurovision Song Contest 1990|1990]] l'Italia tornò a vincere, a [[Zagabria]] (nell'allora [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]) con [[Toto Cutugno]], autore e interprete del brano ''[[Insieme 1992]]''. Fu così che l'[[Eurovision Song Contest 1991|edizione 1991]] venne ospitata in Italia. Inizialmente questa doveva svolgersi a [[Sanremo]], ma per motivi di sicurezza (dovuti alla [[guerra del Golfo]] e a tensioni in Jugoslavia) la sede fu spostata a Roma, dove fu scelto come teatro della manifestazione un capannone di [[Cinecittà]]. A detta della maggior parte dei commentatori europei ci fu un buon grado di improvvisazione, e la presentazione (affidata ai due vincitori italiani [[Toto Cutugno]] e [[Gigliola Cinquetti]]), fu non troppo brillante per varie ragioni, tra cui la scenografia, la disorganizzazione (che portò quell'edizione a durare quasi un'ora più del previsto) e la scarsa dimestichezza che Toto Cutugno aveva con l'[[Lingua inglese|inglese]]. Per organizzare la manifestazione furono spesi 12 miliardi di lire e la diretta televisiva registrò tra i 6 e i 7 milioni di spettatori
Nel [[1994]] la [[RAI]] si ritirò nuovamente dall'Eurovision Song Contest, sempre motivando la propria scelta con uno scarso interesse da parte del pubblico. Tale assenza durò per altri due anni, fino all'[[Eurovision Song Contest 1996|edizione 1996]], al termine della quale l'[[Unione Europea di Radiodiffusione|UER]] non risparmiò delle critiche alla televisione di stato italiana per il suo comportamento<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/20/Italia_soltanto_snobbi_Eurofestival_co_0_9605206452.shtml Italia, soltanto tu snobbi l'Eurofestival<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Forse a causa di ciò, e probabilmente anche per le pressioni delle case discografiche, nel [[Eurovision Song Contest 1997|1997]] la RAI tornò a partecipare all'Eurovision Song Contest: accadde in [[Irlanda]], con i [[Jalisse]] che, tra i favoriti della vigilia, conquistarono il quarto posto con ''[[Fiumi di parole (Jalisse)|Fiumi di parole]]'', canzone vincitrice di [[Festival di Sanremo 1997|Sanremo]] quello stesso anno. Il commentatore fu [[Ettore Andenna]], fautore delle trasmissioni europee, mentre [[Peppi Franzelin]] dava conto dei voti assegnati agli altri paesi dall'Italia (la stessa coppia era presente 4 anni prima, sempre in Irlanda). Si trattò senza dubbio di un ottimo risultato, non senza ombre secondo lo stesso Andenna, il quale sostenne che la RAI non sembrasse soddisfatta dei pronostici e che volesse a tutti i costi evitare di vincere<ref name=nota2>[http://www.giochisenzafrontiere.net/intervista_andenna02.htm Intervista a Ettore Andenna<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. In ogni caso, quella del 1997 fu per l'Italia l'ultima partecipazione alla competizione per molto tempo: vane furono infatti le proteste di [[Annalisa Minetti]] e delle case discografiche, che nel [[1998]] volevano prendere parte all'[[Eurovision Song Contest 1998|edizione di quell'anno]]. Da allora però, nessuna motivazione venne più addotta dalla RAI.▼
L'Italia fu rappresentata da [[Peppino Di Capri]], scelto direttamente dalla [[RAI]], e per la prima volta il brano fu interpretato in [[lingua napoletana|napoletano]]: si tratta della canzone ''Comme è ddoce 'o mare'', piazzatasi al settimo posto. Quest'edizione fu vinta dalla [[Svezia all'Eurovision Song Contest|Svezia]], che l'anno successivo ospitò l'[[Eurovision Song Contest 1992|edizione 1992]], alla quale l'Italia prese parte con [[Mia Martini]], che fece una buona impressione con il brano ''Rapsodia'', tanto da ottenere un buon quarto posto. Nel [[Eurovision Song Contest 1993|1993]] fu la volta di [[Enrico Ruggeri]], che, svantaggiato anche dal sorteggio (dovette esibirsi per primo) ottenne solamente un dodicesimo posto. Nel 1994 la [[RAI]] si ritirò nuovamente dall'Eurovision Song Contest, sempre motivando la propria scelta con uno scarso interesse da parte del pubblico. Tale assenza durò per altri due anni, fino all'[[Eurovision Song Contest 1996|edizione 1996]], al termine della quale l'[[Unione Europea di Radiodiffusione|UER]] non risparmiò delle critiche alla televisione di stato italiana per il suo comportamento<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/20/Italia_soltanto_snobbi_Eurofestival_co_0_9605206452.shtml Italia, soltanto tu snobbi l'Eurofestival<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
A più riprese sono state gettate delle ombre, mai provate né smentite, sul comportamento della [[RAI]] all'Eurovision Song Contest. Già per l'[[Eurovision Song Contest 1993|edizione 1993]] fu avanzato qualche sospetto nei confronti dell'emittente pubblica, rea di aver ostacolato [[Enrico Ruggeri]] al fine di non vincere la manifestazione, onde evitare di dover ospitare l'edizione 1994; a farlo fu lo stesso Ruggeri, nel libro ''Piccoli mostri'', nel quale dedica un capitolo alla vicenda; nel 2001, poi, il conduttore di quell'edizione, [[Ettore Andenna]], chiamato a commentare queste dichiarazioni in un'intervista<ref name=nota2/>, afferma che▼
{{Nota
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|titolo = 1993 e 1997: possibili boicottaggi?
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▲A più riprese sono state gettate delle ombre
Ma le polemiche più grandi
Le parole di Andenna non andarono mai giù ai Jalisse;<ref>[http://www.eurosongitalia.altervista.org/intervista_jalisse_02.php Eurosong Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> il duo, in particolare, sostenne che al rientro dall'Irlanda fu vittima di una "caccia alle streghe", e che anche a causa di questo venne successivamente emarginato dalla scena musicale. In riferimento alla mancata vittoria del 1997, dichiararono inoltre che «fummo silurati perché la RAI non ne voleva sapere di organizzare la manifestazione in Italia»<ref name=nota3>[http://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/2010/02/02/news_5460.shtml Striscialanotizia.it: 'Il Gazzettino' - Jalisse... fiumi di rabbia]</ref> e, in riferimento al loro immediato futuro, «tornati dall'Eurofestival fummo "cancellati". Dovevamo fare il [[Festivalbar 1997|Festivalbar]], tornare a Sanremo [...] Niente. Ci hanno messo contro tutti».<ref name=nota3/> La vicenda venne ripresa nel libro dell'ex direttore di ''[[TV Sorrisi e Canzoni]]'' [[Gigi Vesigna]], ''Vox Populi, voci di sessant'anni della nostra vita'', ben accolto dai diretti interessati, che ripercorre le varie controversie.<ref>[http://euromusica.wordpress.com/2010/02/04/esce-il-libro-di-gigi-vesigna-jalisse-boicottati-dalla-rai-alleurofestival-1997-attacchi-alle-giurie-di-sanremo/ Esce il libro di Gigi Vesigna: "Jalisse boicottati dalla Rai all'Eurofestival 1997″. Attacchi alle giurie di Sanremo]</ref>
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=== La lunga assenza degli anni 2000 ===
Avvenne così che in Italia non si sentì più parlare di Eurovision Song Contest, se non in rare occasioni e quasi sempre da fonti estere, così la manifestazione cadeva sempre più nell'oblio, tanto che alcuni artisti italiani che vi hanno partecipato credevano addirittura che la manifestazione fosse stata soppressa<ref>{{cita web|url=http://www.eurofestival.ws/2010/06/01/eurofestival-2010-leco-nei-media-italiani|titolo=Eurofestival 2010: l'eco nei media italiani|editore=Eurofestival News|accesso=1º giugno 2010}}</ref>. Solo nel
L'[[Unione Europea di Radiodiffusione|UER]], con l'intenzione di avere il maggior numero possibile di partecipanti, fece di tutto affinché anche l'Italia tornasse a partecipare<ref>[http://www.esctoday.com/news/read/12899 Eurovision Song Contest Oslo 2010 | News - EBU working for Eurovision full house in 2010<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. In particolare, nel 2008 l'allora responsabile dell'Eurovision Song Contest [[Svante Stockselius]] ha annunciato, durante l'incontro con l'OGAE Serbia che, nel caso di un ritorno, il paese entrerà a far parte dei ''Big'' (ovvero nazioni che, per il loro contributo fondamentale all'UER, possiedono uno status intoccabile che concede loro di accedere direttamente in finale).<ref>[http://www.oikotimes.com/v2/index.php?file=articles&id=234 Svante Stockselius meets members of OGAE Serbia]</ref>
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[[File:Raphael Gualazzi cropped.jpg|thumb|upright|left|[[Raphael Gualazzi]], secondo con ''[[Madness of Love]]'' all'edizione del 2011, che segnò il ritorno in gara dell'Italia all'ESC dopo quattordici anni d'assenza.]]
Il 6 settembre
La scelta, poi, è avvenuta nell'ambito del [[Festival di Sanremo 2011]], ed è caduta sul giovane [[Raphael Gualazzi]] (vincitore per altro della categoria ''Giovani''); l'annuncio è stato dato nel corso della puntata finale della manifestazione canora dal presentatore [[Gianni Morandi]] e dal direttore di [[Rai 1]] [[Mauro Mazza]], che ha anche dichiarato che la finale del 14 maggio sarebbe stata trasmessa da [[Rai 2]]<ref name=3rep>{{cita web|lingua=en|url=http://www.eurovision.tv/page/news?id=25943&_t=and_finally..._italy_is_back_with_raphael_gualazzi|titolo=and finally... Italy is back with Raphael Gualazzi!!|editore=Eurovision.tv|autore=Victor M. Escudero|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref><ref name=4rep>{{cita web|url=http://www.soundsblog.it/post/13274/raphael-gualazzi-partecipera-alleurosong-2011|titolo=Raphael Gualazzi parteciperà all'Eurosong 2011|editore=SoundsBlog.it|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref><ref name=5rep>{{cita web|url=http://www.davidemaggio.it/archives/35948/eurovision-song-contest-2011-raphael-gualazzi-vincitore-del-festival-di-sanremo-2011-sezione-giovani-rappresentera-litalia|titolo=EUROVISION SONG CONTEST 2011: RAPHAEL GUALAZZI, VINCITORE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2011 SEZIONE GIOVANI, RAPPRESENTERA' L'ITALIA|editore=Davide Maggio.it|autore=Daniele Pasquini|data=19 febbraio 2011|accesso=20 febbraio 2011}}</ref>, mentre la seconda semifinale (dove l'Italia deve votare) è andata su [[Rai 5]]. La prima partecipazione ha avuto risultati contrastanti: Gualazzi, all'ultima votazione, ha strappato il secondo posto finale a [[Eric Saade]], finendo dietro soltanto alla coppia [[Azerbaigian|azera]] vincitrice [[Eldar Qasımov|Ell]] & [[Nigar Camal|Nikki]], e ha ricevuto per quattro volte i 12 punti (da San Marino, Albania, Spagna e Lettonia) ma in [[televisione]] lo show è stato seguito da 1.291.000 milioni di persone (6,43% di share).
Nonostante ciò, la RAI ha partecipato anche all'edizione 2012 a Baku; la scelta è ricaduta su una concorrente del [[Festival di Sanremo 2012]], [[Nina Zilli]], che con la versione bilingue di ''L'amore è femmina'' è arrivata nona, mentre gli ascolti sono leggermente migliorati con 1.410.000 milioni e 7,43% di share. Già
[[File:20150520 ESC 2015 Il Volo 8866.jpg|thumb|upright=1.4|[[Il Volo (gruppo musicale anni 2010)|Il Volo]] rappresenta l'Italia a Vienna nel 2015, raggiingendo il terzo gradino del podio e guadagnando il maggior numero di punti per il Paese nella storia della manifestazione.]]▼
▲Nonostante ciò, la RAI ha partecipato anche all'edizione 2012 a Baku; la scelta è ricaduta su una concorrente del [[Festival di Sanremo 2012]], [[Nina Zilli]], che con la versione bilingue di ''L'amore è femmina'' è arrivata nona, mentre gli ascolti sono leggermente migliorati con 1.410.000 milioni e 7,43% di share. Già ad ottobre 2012 la RAI annuncia la partecipazione per l'anno dopo, e la scelta ricade sul vincitore di [[Sanremo 2013]] [[Marco Mengoni]] con il brano [[L'essenziale (Marco Mengoni)|L'essenziale]]. Per la prima volta il 18 maggio 2013 il concorso è stato trasmesso anche su [[Rai HD]]. La semifinale su [[Rai 5]] (che rispetto a 2011 e 2012 ha una migliore copertura del territorio, pur se ancora vacante in alcuni territori) raggiunge 150.000 spettatori e lo 0,65% di share, più del doppio rispetto alla media di rete. Anche la finale migliora gli ascolti con 1.878.000 milioni e 9,17% di share, e Mengoni conquista il settimo posto (terza Top 10 di fila per l'Italia).
▲[[File:20150520 ESC 2015 Il Volo 8866.jpg|thumb|upright=1.4|[[Il Volo (gruppo musicale anni 2010)|Il Volo]] rappresenta l'Italia a Vienna nel 2015, guadagnando il maggior numero di punti per il Paese]]
Per il 2014, la RAI annuncia la trasmissione di entrambe le semifinali, cambiando inoltre rete e spostandosi su [[Rai 4]], ed esse, grazie a una migliore copertura del territorio, ottengono una media di poco più di 300.000 spettatori. In questa edizione verrà scelta [[Emma Marrone|Emma]] che si piazza al ventunesimo posto, mentre l'audience si assesta su 1.747.000 milioni e 8,77% di share.<ref>{{cita web|titolo= Eurovision 2014: Emma Marrone 21esima, peggior risultato nella storia d'Italia!| url= http://www.melty.it/eurovision-2014-emma-marrone-21esima-peggior-risultato-nella-storia-d-italia-a125839.html|data= 11 maggio 2014|opera= Melty|accesso= 11 maggio 2014}}</ref>
Nel 2015, per la prima volta dal ritorno italiano, il vincitore del [[Festival di Sanremo]] ha, per regolamento, il diritto di rappresentare l'Italia al contest europeo salvo rinuncia: i vincitori dell'[[Festival di Sanremo 2015|edizione 2015]], [[Il Volo (gruppo musicale anni 2010)|Il Volo]], accettano subito l'opportunità, e qualche giorno dopo, confermano che canteranno la stessa canzone vincitrice a Sanremo, ''[[Grande amore]]'', portata a 3', con cui il 23 maggio conquistano il terzo posto nella finale di Vienna con 292 punti ricevuti da tutti i paesi, di cui nove assegneranno i 12 punti; inoltre gli ascolti hanno una netta salita rispetto all'anno precedente (792.000 con 3,09% di share per la seconda semifinale su Rai 4 dopo la mancata trasmissione live della prima per improvvisi motivi di palinsesto e 3.292.000 telespettatori con 16,35% di share <ref>{{Cita web|url = http://eurofestivalnews.com/ascolti-tv-eurovision-song-contest-in-italia/|titolo = Ascolti TV Eurovision in Italia|accesso = 2015-10-02}}</ref> per la finale su Rai 2). Prima dell'evento Rai 4 ha anche trasmesso lo speciale Eurovision Story, commentato da Filippo Solibello e Marco Ardemagni.
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Il [[Festival della canzone italiana|Festival di Sanremo]] ha spesso rappresentato la gara di preselezione italiana all'[[Eurovision Song Contest]]: molte delle partecipazioni italiane sono canzoni che hanno vinto [[Festival della canzone italiana|Sanremo]], o comunque interpretate dai vincitori dell'edizione più recente dello stesso.
Dal
Per l'edizione [[Eurovision Song Contest 2011|2011]] la [[RAI]] ha delegato la scelta del concorrente per l'Italia al Festival di Sanremo, precisamente
La vittoria o il piazzamento
==Partecipazioni==
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