Famila Basket Schio: differenze tra le versioni

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Gli anni duemila e i primi scudetti: elimino parti da cronaca sportiva e sintetizzo testo
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Nella [[Serie A1 1998-1999 (pallacanestro femminile)|stagione seguente]] Pasini viene sostituito dalla ex giocatrice del [[Associazione Sportiva Vicenza|Vicenza]] [[Beverly Smith]] e il Famila affronta ancora in finale la [[Ginnastica Comense 1872|Pool Comense]], perdendo nuovamente; la squadra scledense si aggiudica però la sua seconda [[Coppa Italia di pallacanestro femminile|Coppa Italia]], conquistata sconfiggendo il [[Giuseppe Rescifina Messina|Messina]]. Ancora sotto la guida di Smith lo Schio sfiora nuovamente la vittoria nella stagione [[Serie A1 1999-2000 (pallacanestro femminile)|1999-2000]] subendo la sconfitta nella finale dei play-off ad opera del [[Isab Priolo|Priolo]].
 
=== Gli anni duemila e i primigli scudetti ===
La stagione [[Serie A1 femminile FIP 2000-2001|2000-2001]] vede l'arrivo a Schio dell'allenatore [[Aldo Corno]], protagonista delle numerose vittorie del [[Ginnastica Comense 1872|Como]] e [[Associazione Sportiva Vicenza|Vicenza]] degli anni passati: a fine stagione il Famila si piazza al terzo posto e ai [[play-off]] viene fermato dalla Comense alle semifinali; il [[Cerve Parma|Parma]] si aggiudica lo scudetto ai danni di Como.
Schio continua a arrivare in finale senza mai aggiudicarsi la vittoria: anche la stagione [[Serie A1 femminile FIP 2001-2002|2001-2002]] vede vittoriosa Como che sconfiggendo 3 a 1 il Famila si aggiudica il suo quattordicesimo titolo. Durante queste stagioni la squadra diventa più competitiva e, pur non riuscendo a vincere il campionato, raggiunge comunque risultati di rilievo: si aggiudica 2 trofei della competizione [[Coppa Ronchetti]], uno nel 2001 sconfiggendo la squadra [[Turchia|Turca]] Botasspor Club Adana, il secondo nel 2002 - l'ultima edizione del torneo - imponendosi contro le francesi del [[Tarbes Gespe Bigorre]].
Meno brillante la stagione [[Serie A1 femminile FIP 2002-2003|2002-03]] dove il Famila arriva settimo al termine della [[stagione regolare]], ma viene eliminata durante i [[play-off]] per lo scudetto.
 
LaCon la stagione [[Serie A1 femminile FIP 2003-2004|2003-04]] inizia con un piccolo colpo di scena per tutti i tifosi scledensi, sulla panchina arancione arriva [[Santino Coppa]], per anni allenatore del [[Trogylos Priolo.|Priolo]]; Lela premessesocietà perscledense fareacquista beneinoltre cigiocatrici sono tutte anche perché il mercato estivo èdi faraonicorilievo: da [[Basket Spezia Club|La Spezia]] arriva a[[Penny SchioTaylor]], una[[Susanna giocatriceBonfiglio]] cheda negliPriolo, anniinoltre ala seguirefrancese farà[[Nicole innamorareAntibe]] tuttie gli[[Slobodanka sportiviTuvić|“Boba” di Schio, “Penny” TaylorTuvić]]. OltreIl allaFamila campionessasi australianaappresta nellaa squadrainiziare diuna patronstagione Marcello Cestano giungono due pivot di granda blasoneprotagonista: laa francese[[Napoli]] NicoleSchio Antibevincendo econtro “Boba”l'[[Reyer TuvicVenezia oltreMestre allaFemminile|Umana guardiaReyer [[Susanna BonfiglioVenezia]] dasi Priolo.aggiudica Illa Familaterza parteCoppa laItalia stagionedella moltosua bene,storia. leMa vittoriein giungonocampionato, unavinto dopoancora l'altrada eComo, trala iserie tifosisi c'èconclude chiancora iniziauna avolta sognareai e ad entusiasmarsiplay-off.
Il 7 e l'8 a [[Napoli]] si svolge la ''final six'' di Coppa Italia dove Schio con una splendida prestazione si aggiudica la terza Coppa Italia della sua storia. Il Famila a questo punto è il candidato numero uno per la vittoria anche del Campionato. La marcia trionfale di Schio continua inarrestabile, il Famila vince e convince e questo sembra davvero l'anno buono. In semifinale scudetto le avversarie sono quelle di sempre: Como (quest'anno però le arancioni sembrano essere decisamente più forti). Il Famila vince gara 1 al Campagnola poi il buio. Un black-out inspiegabile. Una, due e infine tre sconfitte di fila costringono il Famila a rinunciare ai sogni di gloria anche per questa stagione. In finale ci va il Como.
La delusione neanche a dirlo è immensa, quest'anno c'era la convinzione di essere davvero superiori alle rivali delle lariane (che poi conquisteranno l'ennesimo titolo contro Parma in finale). La soddisfazione per la vittoria in Coppa Italia c'è, ma la delusione per questo scudetto che non arriva è mille volte più grande.
 
StagioneVista la delusione per l'esito del campionato appena finito il Famila per la stagione [[Serie A1 femminile FIP 2004-2005|2004-2005]] ennesimo anno negativo. ''Roster'' rivoluzionato e mercato estivo molto movimentato. La delusione peresonera il pessimo finale di stagione precedente è ancora sentita. Per la società un altro insuccesso è impensabile visti anche i forti investimenti fatti. Prima mossa del nuovo corso è l'esonero di coach Santino Coppa (che tornerà a Priolo), alche suoviene postorimpiazzato arriva un allenatore di alto spessore tecnico e dalla grande esperienza nazionale e internazionale:da [[Fabio Fossati]] (reduce da una stagione in Russia, a Mosca). IlLa nuovosquadra ''coach''viene chiederinforzata tre giocatrici a patron Cestaro: la riconferma di Taylor econ l'arrivoacquisto di [[Elisabetta Moro]] da [[Taranto Cras Basket|Taranto]] e [[Raffaella Masciadri]] da Como.[[Ginnastica LeComense richieste vengono accolte e la squadra1872|Como]], indi effetti,[[Cíntia appareSilva subito competitiva, visti anche gli innesti di Cintia Dosdos Santos]] e Bethany Donaphin sotto le plance.[[File:Donaphin.JPG|upright=0.6|thumb|Bethany Donaphin arriva a Schio nella stagione 2004/2005]].
[[File:Donaphin.JPG|upright=0.6|thumb|Bethany Donaphin arriva a Schio nella stagione 2004-2005]]
Il nuovo gruppo dimostra tutto il suo valore in campionato inanellando una lunga serie di vittorie. A marzo arriva poi la prima soddisfazione stagionale: Schio vince la sua quarta Coppa Italia e seconda di fila (battuto in finale Napoli 63-51). Terminata la ''regular season'' al secondo posto dietro Napoli, ai quarti le arancioni si sbarazzano con facilità di Priolo in due gare e approdano in semifinale dove l'avversaria è la Meverin Parma di Gordana Grubin e Michelle Snow. Bastano però due gare per capire chi è il più forte e chi deve approdare in finale: è Schio (75-64 e 68-66 il risultato delle due gare). C'è chi dice che una squadra così forte da queste pari non si sia mai vista, ma in società la cautela è massima vista l'esperienza non sempre positiva degli anni trascorsi. Subito le sorprese: l'avversaria in finale non sarà Napoli(crollata nel finale di stagione) come tutti si attendevano, bensì la Penta Faenza di Coach Paolo Rossi, squadra di classe e ottima tecnica, dove militano talenti del calibro di Simona Ballardini, Adriana Moses Pinto, [[Maria Chiara Franchini]], Graziane Coelho ed Emilja Podrud. Famila con vantaggio del campo e gara uno che si gioca dunque a [[Faenza]]. Faentine quasi sempre davanti ma Famila che non molla e resta sempre incollato all'avversaria che cerca il colpaccio. A pochi secondi dalla fine un fallo di Podrug su un tiro da tre di Lorenza Arnetoli consentono a Schio, grazie ai 3 tiri liberi realizzati dalla stessa Lorenza, di portare a casa la vittoria. Palazzetto dello sport di Faenza a dir poco infuriato per la decisione arbitrale, ma fallo che sembra esserci e anche piuttosto netto.
Schio vince la sua quarta [[Coppa Italia di pallacanestro femminile|Coppa Italia]] (battendo in finale [[Phard Napoli|Napoli]]). Terminata la ''regular season'' al secondo posto dietro Napoli, il Famila in una finale contro [[Club Atletico Faenza|Faenza]] si impone 3-0 e, dopo esser stata sconfitta in ben cinque finali nelle passate stagioni, conquista il suo primo scudetto.
Gara-2 si gioca in un PalaCampagnola con pubblico delle grandissime occasioni [[File:Tifoseria Famila Schio2.jpg|thumb|left|La curva scledense]] ed è un'altra gara accesa. Sostenitori faentini giunti in massa e gara molto equilibrata. Alla fine Schio vince 63 a 55. Il sogno è a un passo, mai la Pallacanestro femminile Schio era stata tanto vicina ad essere, almeno per una stagione, la più forte squadra d'Italia. La situazione vede infatti il Famila in vantaggio per 2 a 0 nella serie finale, con gara 3 da giocarsi ancora al Campagnola. La partita è preceduta da un clima di fervida attesa e in città non si parla d'altro, c'è chi dice che lo Scudetto è ormai già vinto e chi invece, memore delle troppe delusioni patite tiene i piedi ben saldi a terra. Questa è però un'occasione troppo ghiotta per le ragazze di Cestaro, occasione che infatti non si fanno sfuggire. Le scledensi iniziano gara 3 subito con il piglio giusto, (Moro, Donaphin, Taylor, Masciadri, Dos Santos lo starting five) con un parziale di 23-8 nel primo quarto. Faenza ci crede comunque fino in fondo, ma il cuore, le testa e la forza di queste ragazze sono un ostacolo insormontabile da superare per le romagnole. Il Famila Schio per la prima volta vince lo Scudetto ed entra di diritto nella storia della pallacanestro italiana. Il Palazzetto dello Sport strapieno (circa 3000 spettatori) è in visibilio e la città scoppia in una festa che durerà per le strade del centro tutta la notte.
[[File:Tifoseria Famila Schio2.jpg|thumb|left|La curva scledense]]
Il 2004 inizia, per la prima volta nella storia del basket, con lo scudetto cucito sulle maglie del Famila Wuber Schio. Squadra ovviamente quasi tutta riconfermata (Taylor sarà sostituita da Grubin fino a gennaio per rifiatare dopo la lunga stagione estiva [[WNBA]]), ad eccezione delle due veterane: una, Nico Caselin, lascia il basket dopo avere dato tutta sé stessa a questa società, l'altra, Lorenza Arnetoli, passa alla Germano Zama Faenza. Acquisti eclatanti non sono necessari (arrivano [[Federica Ciampoli]] da Parma ed Emanuela Ramon da Faenza), ma del resto c'è la piena convinzione che questa squadra è già forte così com'è. Quest'anno oltre a dover difendere Scudetto e Coppa Italia ci sarà anche l'impegno europeo con l'Eurolega, dunque la panchina andava comunque un po' allungata, in modo tale da permettere a tutte le giocatrici di riposare. Arriva subito, la prima vittoria importante: è la Supercoppa Italiana vinta in gara unica al Campagnola contro Faenza. L'inizio di Campionato è buono viste anche le energie, fisiche e mentali, che si porta via l'Eurolega e il Famila si piazza saldamente nelle parti alte della classifica.
A marzo c'è la Coppa Italia di cui il Famila è detentore e la final six è organizzata proprio a Schio (per la prima volta nella storia del basket femminile italiano si gioca una competizione ufficiale con i canestri più bassi rispetto al maschile). Ai quarti l'avversaria è già di quelle impegnatve: Faenza. La partita è equilibratissima e fino alla fine si gioca sul filo del pari. Il pubblico, numerosissimo, si aspetta un guizzo finale da Pozzan e compagne, ma alla fine, in maniera del tutto inaspettata, è Faenza a portare a casa la vittoria e dunque l'accesso alle semifinali. Schio esce subito di scena tra lo stupore di tutti. Una sconfitta nelle fasi d'avvio della manifestazione non era certo prevedibile, anche in considerazione del fatto che le gare si sarebbero svolte tutte con il sostegno del pubblico di casa. Il Famila si rituffa nel campionato, che lo vedrà chiudere la regular season al primo posto davanti Priolo.
I play-off iniziano quasi subito e dopo aver facilmente sconfitto La Spezia ai quarti in semifinale l'avversaria è di quelle fortissime: è [[Taranto Cras Basket|Taranto]], guidata questa stagione dall'ex Aldo Corno. Gara 1 si gioca a Taranto dove il Famila si impone per 70 a 63, ma è in gara 2 al Campagnola che succede l'inimmaginabile. La partita è equilibrata (25-22 e 43-44 i primi due parziali) ma a fine terzo quarto Taranto tenta l'allungo (68-63 per le pugliesi). Alla fine però, come succede spesso nel basket, la squadra che in campo si dimostra più forte vince, e soprattutto i campioni veri dimostrano di poter fare la differenza. Penny Taylor, la campionessa australiana, sfodera una prestazione personale ai limiti dell'immaginabile: 42 punti (8/10 da 3 punti!) e 45 di valutazione finale.
Seconda stagione consecutiva con il Famila Schio in finale, in pole position per giocarsi il massimo trofeo nazionale. La città, dopo la prestazione della squadra contro Taranto, vive un'attesa spasmodica, fatta di pettegolezzi da bar e dei quotidiani resoconti e indiscrezioni sulla squadra di Paolo Terragin sul “Giornale di Vicenza”. L'ultima avversaria da battere è la squadra giunta seconda dietro il Famila nelle regular season, è il Priolo di Santino Coppa.
Gara-1 si gioca a Priolo, campo “caldissimo” e tradizionalmente ostico per qualsiasi formazione. Il Famila infatti perde, ed anche abbastanza nettamente, 77-68 il risultato. Dopo tre giorni si gioca gara due al Campagnola e non c'è storia. Il primo quarto si chiude 28-10 con vittoria conseguita (83-57 il risultato finale: Moro 17, Taylor 13 e Masciadri 21). In gara 3 sempre a Schio il copione non cambia, con un famila tonico e in gran forma che si impone per 77 a 46 sulle siciliane (Donaphin 16, Taylor 15 e Cintia 13). Il Famila si porta sul 2-1 e può quindi giocarsi due ''match-point'', primo dei quali in gara 4 a Priolo. La partita è molto tesa ma allo stesso tempo equilibrata, Priolo non vuole dire addio ai sogni scudetto, in casa Famila invece si vuole evitare a tutti i costi gara 5 che seppure da giocarsi a Schio, comporta non pochi rischi.
[[File:Secondo scudetto schio.jpg|upright=1.4|thumb|Grande festa per il secondo scudetto!]]Il finale è da film con il risultato dopo i tempi regolamentari che è di 74 pari. Dopo un supplementare concitato e con qualche decisione arbitrale se non altro discutibile Priolo si aggiudica gara 4 valida per la finale scudetto col punteggio di 83-81. Quello che tutti temevano si è avverato, giocare gara 5 in casa e senz'altro un vantaggio enorme, ma quando si arriva ad un certo punto il tifo di casa influisce sempre in maniera relativa e i rischi aumentano.
La tensione si taglia col coltello sugli spalti gremiti (più di 3.000 paganti) del PalaCampagnola. Mai una partita è stata tanto attesa qui a Schio. La cornice di pubblico è favolosa e le ragazze nel pre-partita sembrano concentratissime. Il mach neanche a dirlo è molto equilibrato e il primo quarto termina 26 pari. Tutti si accorgono immediatamente che la serata al tiro di Penny non è certo delle migliori, e gli scledensi cominciano un po' a preoccuparsi visto che a metà partita il risultato vede Priolo avanti 47-39. Fossati decide, vista la brutta serata di Penny (solo 5 punti alla fine per lei) di privilegiare le azioni in cui a tirare sarà “Mascia”. Gli schemi mutati danno i loro risultati col Famila che a fine terzo quarto si rifà sotto 59-61. L'ultimo quarto è un'autentica bolgia, le ragazze ci mettono il cuore e anche di più, ma anche i tifosi fanno la loro gran parte. Un tifo assordante trascina queste splendide ragazze alla conquista del secondo scudetto consecutivo e consacrano di fatto il Famila Schio nel gotha del basket italiano. Campo invaso e giocatrici e prese d'assalto con richieste d'autografi e foto-dedica. Poi la festa si sposta per le strade del centro.
 
Per la [[Serie A1 femminile FIP 2005-2006|stagione successiva]], la squadra viene quasi tutta riconfermata, ad eccezione delle due veterane: [[Nicoletta Caselin|Caselin]] che lascia il basket, e [[Lorenza Arnetoli]], che passa al Faenza. Gli acquisti sono [[Federica Ciampoli]] ed Emanuela Ramon. Inaspettatamente la squadra, impegnata anche in Eurolega, viene eliminata dalla Coppa Italia già nelle fasi iniziali del torneo, ma il campionato si chiude con il famila in prima posizione e ai [[play-off]] riesce ad imporsi sull'[[Acer Priolo]] dopo una serie molto combattuta aggiudicandosi il secondo scudetto.
TABELLINO GARA 5 FINALE SCUDETTO STAGIONE 2005/2006
 
FAMILA WUBER SCHIO: Moro 9(3/3;1/5), Ramon 1, Donaphin 18(7/8), Pozzan ne, Taylor 5(0/3;0/2), Masciadri 31(2/3;7/12), Rezoagli, Dos Santos 13(5/12), Lascala (0/1 da tre), Ciampoli 6(3/4)
 
ACER ERG PRIOLO: Bonfiglio 18(5/11;0/1), Palie 9(3/6;1/4), Gianolla 11(2/3;2/5), Seino 14(7/11;0/2), Sciacca 8(1/1:2/2), Pascalau 13(6/12), Meneghel 3(1/1;0/2)
 
La stagione [[Serie A1 femminile FIP 2006-2007|2006-2007]] vede innanzitutto, dopo l'abbandono del basket di Anna Pozzan, Betta Moro nuovo capitano della squadra arancione[[File:Elisabetta Moro.jpg|upright=0.6|thumb|left|Betta Moro, capitana del Famila Wuber Schio fino al 2011]]. La società quest'anno ha grandi ambizioni, si vuole ben figurare anche in Europa (la stagione precedente il Famila esce di scena ai sedicesimi di finale contro il Valenciennes) e pertanto è necessario aumentare lo spessore tecnico della squadra. Il reparto dove Schio soffre di più è quello delle lunghe, Dos Santos è sicuramente una giocatrice d'esperienza, ma in campo europeo non riesce a contrastare il gioco molto fisico delle avversarie. La società decide quindi di investire molto del budget per la campagna acquisti estiva su una vera fuoriclasse, è il pivot congolese Bernadette Ngoyisa, già vista in Italia due stagioni prima a [[Pallacanestro Ribera|Ribera]]. Oltre a “Bernie” arriva anche Gianolla, che ben si era comportata la stagione precedente a Priolo. L'annata parte benissimo con la vittoria della Supercoppa Italiana a spese del Banco di Sicilia Ribera, poi inizia il calvario. Una lunga serie di infortuni colpisce le scledensi tagliandole fuori la squadra arancione innanzitutto dai giochi europei, ma rendendo la situazione molto complicata anche in campionato. Ngoyisa si infortuna subito, e il responso medico è di quelli che fa tremare i tifosi: rottura del [[Articolazione scapolo-omerale|cercine]] della spalla, fuori 5 mesi. Poi come se non bastasse Penny Taylor si rompe una mano durante gli allenamenti e Betta Moro subisce un grave infortunio muscolare alla gamba sinistra.