Archistar: differenze tra le versioni
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Eliminazione nomi poco noti nei media e dunque non identificabili come "archistar" |
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Spesso si dà al termine un'accezione negativa, a sottolineare la tendenza di certi architetti contemporanei a lavorare più sull'immagine che sul concetto architettonico<ref>[[Franco La Cecla]], ''Contro l’architettura'', Bollati Boringhieri, Torino 2008.</ref>.
Tra gli architetti abitualmente indicati come archistar vi sono, tra gli altri, [[Rem Koolhaas]], [[Zaha Hadid]], [[Coop Himmelb(l)au]], [[Frank Gehry]], [[Jean Nouvel]], [[Renzo Piano]], [[Santiago Calatrava]], [[Steven Holl]], [[Herzog & de Meuron]], [[Daniel Libeskind]], [[Massimiliano Fuksas
In [[Italia]], il fenomeno delle ''archistar'' rimane poco conosciuto, non essendo gli architetti di fama internazionale presenti nei media come lo sono in altri Paesi. Il fenomeno delle archistar è tipico di una società che ha fatto dello spettacolo uno dei centri culturali e mezzi di produzione. Come le archistar infatti, esistono diverse super star in ogni categoria professionale creativa e non: si pensi agli chef, agli stilisti o ad alcuni artisti. Per questo motivi {{Chiarire|alcuni critici|chi?}} hanno cominciato a rivedere l'accezione del termine dandone un valore neutro in quanto questi architetti sono quelli che promuovono il lavoro dell'architetto e alcune ricerche tecnologiche e formali avanzate al pubblico di massa usando i mass-media.
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