Libarna: differenze tra le versioni
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#REDIRECT[[Area archeologica di Libarna]]
{{S|siti archeologici d'Italia|provincia di Alessandria}}
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|Nome = Libarna
|Immagine = Libarna (Serravalle Scrivia)-area archeologica e rinvenimenti città romana3.jpg
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|Didascalia = L'anfiteatro e i rinvenimenti archeologici della città romana, sullo sfondo [[Montespineto]] (453 m) con il santuario del XVII secolo.
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[[File:Libarna (Serravalle Scrivia)-area archeologica e rinvenimenti città romana21.jpg|thumb|Area archeologica e rinvenimenti della città romana]]
'''Libarna''' era una città romana situata sulla riva sinistra dello [[Scrivia]], sul tratto della [[via Postumia]] tra ''Genua'' e ''Dertona'', nelle vicinanze dell' odierna frazione Libarna del comune di [[Serravalle Scrivia]], in [[provincia di Alessandria]].
==La storia==
Villaggio fondato dai [[Liguri]] Dectunini, potrebbe essere uno dei quindici [[oppidum|oppida]] che, secondo [[Livio]], si arresero al console Q. Minucio Rufo nel 191 a.C. È menzionata per la prima volta nel II secolo a.C. L'apertura della [[via Postumia]] nel 148 a.C. ne favorì senza dubbio la crescita, trasformando Libarna in un importante centro economico e sociale. Ottenuto ben presto il riconoscimento giuridico della cittadinanza latina, fu eretta a colonia soltanto più avanti nel I secolo d.C., quando raggiunse il massimo splendore.
Caduta in declino in seguito alle [[invasioni barbariche]], fu definitivamente abbandonata nel 452 del V secolo, quando gli abitanti lasciarono le case ormai insicure, rifugiandosi sulle colline circostanti, aggregandosi alle comunità esistenti o fondandone di nuove, quali [[Vignole Borbera|Precipiano]], Serravalle e [[Arquata Scrivia|Arquata]].
Ricordata ancora in alcuni documenti del '''Monastero di Precipiano''' ([[Vignole Borbera]]) e del catasto di [[Varinella]] del [[1544]], se ne perdette ogni memoria, divenendo incerto perfino il luogo della sua ubicazione.
Identificata dal Settecento con varie località del [[Bobbio|bobbiese]] e del [[Tortona|tortonese]], solo nel secolo XIX, in corrispondenza dell'affiorare alla luce dei resti, grazie all'opera dell'abate Bottazzi, veniva accertato il suo inquadramento storico-topografico.
Libarna era un capoluogo autonomo di un vasto territorio che confinava a est con [[Velleia]], a sud con [[Genova|Genua]], a ovest con [[Acqui Terme|Aquae Statiellae]] e a nord con [[Tortona|Derthona]]. Situata in una zona particolarmente fertile, l'economia agricola era fondata sulla viticoltura, sulle colture arboricole per lo sfruttamento del legno, sull'allevamento del bestiame. Tra le altre attività vi troviamo la produzione della ceramica e l'industria laterizia. Grazie alla posizione geografica costituiva inoltre un importante nodo commerciale.
Pur mancando notizie certe sull'esistenza di edifici di culto nella città, dalle iscrizioni votive ritrovate si desume che i cittadini di Libarna erano devoti a [[Giove (divinità)|Giove]], [[Diana]], [[Ercole]]. Attestato anche il culto imperiale
== Gli scavi ==
La scoperta dell'antica città fu casuale, grazie all'affioramento di reperti, durante i lavori della cosiddetta strada regia (odierna [[Strada statale 35 dei Giovi]]) destinata a collegare [[Genova]], da poco entrata nel [[Regno di Sardegna]], con la capitale [[Torino]], a partire dal [[1820]].
Sono stati riportati alla luce due quartieri in prossimità dell'[[anfiteatro]], di 60x65m di lato, l'anfiteatro e il [[teatro]]. I reperti di scavo sono per la maggior parte conservati nel [[Museo di antichità]] di Torino, dove figurano tra le opere di maggior pregio, pavimenti [[musivi]], marmi, bronzi e ambre figurate.
La città sorgeva su un terreno pianeggiante, ricco di acque, circondato da colline. Era attraversata in senso longitudinale dalla [[via Postumia]], che ne costituiva il principale asse da Nord-Ovest a Sud-Est. Altro asse principale era il decumano che, orientato da Sud-Ovest a Nord-Est, conduceva all'[[anfiteatro]]. Le strade dividevano la città in tanti spazi di forma tendenzialmente quadrata, ma di dimensioni differenti. Esse erano lastricate, rettilinee con collettori di scarico convogliati verso l'odierno Rio della Pieve. La città riceveva acqua tramite un acquedotto, era ricca di sorgenti, pozzi e fontane.
Nel punto di incontro tra le due principali vie, sorgeva il [[Forum (luogo)|foro]], grande piazza lastricata su cui sorgevano portici ed edifici, che finora è stato solo parzialmente esplorato. Le terme erano situate nell'estremo settore Nord-Est e verso il limite settentrionale sorgeva il teatro.
==Voci correlate==
* [[Serravalle Scrivia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Libarna (Serravalle Scrivia)}}
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.comune.serravalle-scrivia.al.it/It/008/037/Area+archeologica+e+museale+di+Libarna.html Pagina dedicata a Libarna] sul sito del comune di [[Serravalle Scrivia]]
*{{cita web|http://www.appennino4p.it/libarna|Libarna su appennino4p.it}}
*{{cita web|http://archeo.piemonte.beniculturali.it/index.php/it/component/content/article/65-aree-arch-prov-di-alessandria/297-area-archeologica-di-libarna|Libarna su archeo.piemonte.beniculturali.it}}
{{portale|Archeologia|Antica Roma|Piemonte}}
[[Categoria:Liguri]]
[[Categoria:Città romane del Piemonte]]
[[Categoria:Siti archeologici italici]]
[[Categoria:Siti archeologici romani]]
[[Categoria:Siti archeologici della provincia di Alessandria]]
[[Categoria:Serravalle Scrivia]]
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