Utente:Rossetto Ilaria/Sandbox2: differenze tra le versioni

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Nel 1882 tra il Regno d'Italia e gli Imperi Austriaco e Tedesco si formò un alleanza che venne definita “Santa”. In realtà tra le due parti esisteva una forte rivalità: l’Italia desiderava Trento e Trieste, mentre l’Austria voleva riconquistare il Veneto. Precisamente l’Altopiano dei Fiorentini, per gli austriaci, era considerato un ottimo punto di partenza per la sua conformazione orografica e, una strategica testata di ponte che dal Tirolo penetrava nel Regno di Italia. Gli italiani, quindi, avevano la necessità di bloccare l’avanzata nemica, che ipotizzava di scendere al piano. Vennero fabbricati cannoni e fucili a ripetizione più potenti e moderni. Furono in oltre costruite nuove strade di servizio ai forti.
In Alta Valdastico, presso Lastebasse, la valle venne divisa in due parti dal confine a causa di un capriccio politico.
Gli austriaci poi crearono una nuova strada per far sì che la loro ascesa diventasse il più semplice possibile. L’inizio del 1900 fu caratterizzato dalla preparazione dell’ultima guerra di quel plurisecolare scontro tra Austria e Italia: la prima pronta a difendere il suo impero, mentre la seconda con scopo l’estensione territoriale, sollecitata da inviti e pressioni politico-militari di Francia e Inghilterra. Nell’estate del 1914, il 28 giungo, si verificò il tragico casus belli: un irredentista bosniaco uccise l’erede al trono dell’Impero Austroungarico, l’arciduca Francesco Ferdinando. Subito l'Europa si divise in due schieramenti: gli Imperi centrali, Austria e Germania, e l’Intesa, formata da Russia, Francia, Inghilterra, Serbia e Belgio. Tra il re italiano e quello di Austria ci fu uno scambio di messaggi, che sancirono la momentanea neutralità dell’Italia. Scrisse Francesco Giuseppe: “''la Russia ha mobilitato il suo esercito e la sua flotta e minaccia la pace in Europa … sono costretto a rispondere con la mobilitazione delle nostre forze .. sono felice di poter contare sull’appoggiosull'appoggio dei miei alleati e dei loro potenti eserciti'' … ” . Ad esso rispose : “''ho ricevuto il telegramma di Vostra Maestà, assicuro che l’Italia ha fatto e farà di tutto per mantenere la Pace … osserverà con gli alleati una attitudine cordialmente amichevoleamche in considerazione degli interessi che l’Italia deve tutelare'' ”. La neutralità italiana continuò per un anno, nonostante fosse continuamente lusingata con proposte da entrambi gli schieramenti, fino a quando firmò, nel maggio 1915, il Patto di Londra, con cui si impegnava in battaglia solo con l’Austria, e non contro la Germania.
 
 
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1. ↑ Fritz Weber nacque a Vienna il 4 giugno 1895. Nel maggio del 1915 fu arruolato come alfiere nel 6^ battaglione d'artiglieria in servizio al Forte Busa Verle. Egli fu testimone del bombardamento sul Fronte Verle; dimostrò il suo coraggio durante la resa e per questo venne premiato con la medaglia d'argento a valor militare. Morì nel 1972, dopo la pubblicazione della sua autobiografia Das Ende einer Armee, opera di denuncia degli orrori della Guerra.
 
<ref>Gianni Pieropan ''Sentieri di Guerra dal Pasubio'' al Grappa</ref>
<ref>Mario Deperon ''Fucilieri Imperiali all'assalto'' Studio Immagine</ref>
<ref>Fascicolo Liceo Quadri 2007</ref>
<ref>Umberto Mattalia ''La guerra dei forti 1915-1916''</ref>
<ref>Delmo Stemphele ''Storia fotografica. La Grande Guerra nella vale dell'Astico'' tema di confine, Zolo</ref>
<ref>Mariano De Peron ''Siti di Guerra Settore Posina-Leogna-Astico'' Edizione Studio Immagines srl</ref>