Colonialismo spagnolo: differenze tra le versioni

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In tutta la società degli [[amerindi]] infine è presente molto prima della conquista, il [[mito]] di dei che hanno portato benefici agli uomini poi sono scomparsi promettendo di ritornare. Certo non ci volle molto per capire agli indios che gli spagnoli erano tutt'altro che dei, ma è un fatto che il fallimento delle religioni indigeni ha favorito la conquista.
 
Il potere religioso e quello temporale nelle civiltà indigene erano infatti tutt'uno e la caduta del potere politico ha trascinato con sé quello religioso, lasciandosi facilmente e superficialmente sostituire da quello dei colonizzatori. Eppure i battesimi avvenivano in gran numero e senza difficoltà ma questo era dovuto non tanto a convinzione quanto alla rigida [[gerarchia]] di quelle società per cui se la [[Classe (sociale)|classe]] dirigente passava alla nuova religione le [[massa (filosofia)|masse]] la seguivano pedissequamente. <ref> ''Terra Ameriga'', Edizioni 41-45, Associazione italiana studi americanistici, 1980 p.16</ref>
 
Un osservatore, Antonio de Zuinga, notava come pure molto tempo dopo l'evangelizzazione "«gli indigeni di questo paese, benché si insegni loro il [[vangelo]] da molto tempo, non sono più cristiani ora che al momento della conquista, perché, per ciò che riguarda la [[fede]], essi non ne hanno di più ora di quanta ne avessero allora, e per ciò che riguarda i [[tradizione|costumi]], essi sono peggiori ''en lo interior y oculto''; e se sembrano praticare alcune cerimonie formali –entrare in chiesa, inginocchiarsi, pregare, confessarsi ed altro – lo fanno a viva forza"
Gli indigeni che non si sono potuti difendersidifendere dalla spada cercano ''en lo interior y oculto'' (nell'intimità e di nascosto) di difendersi, sia pure ingenuamente, dalla croce.<ref>Ruggero Romano, ''Op. cit.''</ref>
 
===... e la fame===