Renato Carosone: differenze tra le versioni

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Nell'autunno dello stesso anno, in vista della prima [[tournée]] internazionale, Carosone decise di trasformare il quartetto in sestetto. Oltre a Piero Giorgetti, cantante ormai più che collaudato, Carosone affiancò a Gegè il chitarrista [[Raf Montrasio]], il clarinettista [[Toni Grottola]] e il sassofonista [[Gianni Tozzi (sassofonista)|Gianni Tozzi]], scoperti rispettivamente nei locali notturni di Milano, Napoli e [[Sanremo]].
 
Nel [[1957]] nacque ''Torero'', il maggiore successo di Nisa e Carosone. La canzone, rimasta per due settimane al primo posto della [[hit parade]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]], fu [[arrangiamento|arrangiata]] in trentadue incisioni americane e [[traduzione|tradotta]] in dodici [[lingua (linguistica)|lingue]]. Il nuovo repertorio carosoniano, insieme a ''[[Chella llà]]'' (successone del 1956 di [[Marino Marini (cantante)|Marino Marini]]) e a ''Il pericolo numero uno'' ([[Festival di Sanremo 1957|hit sanremese]] di Gino Latilla e [[Claudio Villa]] in [[duetto (musica)|duetto]]), andò a formare il ''[[Carosello Carosone nº 5]]'', 33 giri edito proprio nel 1957.
[[File:Carosone e comp.jpg|upright=1.4|thumb|Il Sestetto Carosone alla [[Carnegie Hall]] di [[New York]] il 6 gennaio [[1958]]]]
Dopo una lunga serie di concerti in [[Europa]], il Sestetto Carosone, con l'aggiunta del bravo [[percussionista]] [[Aldo Pagani]], sbarcò a [[Cuba]], inaugurando una memorabile tournée americana. Dopo [[Caracas]] e [[Rio de Janeiro]], il 6 gennaio [[1958]] il gruppo di Renato Carosone approdò alla [[Carnegie Hall]] di New York, fino ad allora riservata alla [[musica classica]], con un'eccezione fatta soltanto per il clarinetto jazz del mitico [[Benny Goodman]], che aveva presentato il suo quartetto nel 1938.