Onciale: differenze tra le versioni

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Le parole, inizialmente, non erano separate, ma un piccolo spazio inserito o un [[Punto fermo|punto]] facevano talvolta da separatore delle frasi. La punteggiatura era, escluso il punto, quasi totalmente assente e la scrittura non distingueva tra maiuscole e minuscole, inserendo talvolta una lettera più grande per far risaltare l'inizio della pagina, ma senza tracciare caratteri differenti.
 
Le [[abbreviazione|abbreviazioni]] erano rare negli antichi manoscritti: riguardavano più che altro i ''[[nomina sacra]]'' e la sospensione nasale (la ''M'' a fine riga veniva sostituita da un trattino sovrascritto che poteva essere o meno accompagnato da un punto, la ''N'' da un trattino sottoscritto). La [[congiunzione (grammatica)|congiunzione]] enclitica ''-que'' (che significa "e" in [[lingua latina|latino]]) e la [[desinenza]] ''-bus'' del [[dativo]]/[[ablativo]] [[plurale]] della terza e quarta [[Declinazione (grammaticalinguistica)|declinazione]] erano, come nella capitale, talvolta abbreviate con ''Q.'' e ''B.''; i manoscritti di diritto, comunque, si presentavano già ricchi di abbreviazioni.
 
Le [[legatura (tipografia)|legature]] alla fine della riga, così come la [[E caudata]] (''[[Ę]]''), che può sostituire ''AE'', fanno la loro apparizione a partire dal [[VI secolo]].
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* {{cita web|http://www.hist-hh.uni-bamberg.de/hilfswiss/paleogrdoku3_it.html|Esempi di onciale sul sito dell'Università di Bamberg}}
{{portale|letteratura|medioevo|bisanzio}}
 
[[Categoria:Scrittura latina]]