Lingua ebraica: differenze tra le versioni

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Nei secoli seguenti, gli ebrei della [[diaspora]] continuarono ad adoperare questa lingua solo per le [[religione ebraica|cerimonie religiose]]. Nella vita di tutti i giorni, gli ebrei si esprimevano invece in lingue locali o in altre lingue ebraiche come lo ''[[lingua yiddish|yiddish]]'' o il [[ladino (giudeo-spagnolo)|ladino]], che sono in realtà dei miscugli di ebraico e di altre lingue, scritte spesso con l'[[alfabeto ebraico]].
 
Dopo la nascita del [[Sionismo]], si propose da più parti di riprendere l'ebraico come lingua quotidiana per gli ebrei che immigravano nella [[Palestina]]. Il linguista che mise in pratica la proposta fu [[BenjaminEliezer Ben EliezerYehuda]], un ebreo [[Lituania|lituano]] che emigrò in [[Palestina]] nel [[1881]]. Fu lui a creare nuove parole per i concetti legati alla vita moderna, che nell'Ebraico classico non esistevano.
 
Gli ebrei ortodossi non accettarono inizialmente l'idea di usare la "lingua santa" ebraica per la vita quotidiana, e tutt'oggi in Israele alcuni gruppi di ebrei ultra-ortodossi continuano ad usare lo Yiddish per la vita di ogni giorno.
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Le comunità ebraiche della diaspora continuano a parlare altre lingue, ma gli ebrei che si trasferiscono in Israele hanno sempre dovuto imparare questa lingua per potersi inserire.
 
L'[[alfabeto ebraico]], come quello [[alfabeto arabo|arabo]], non esprime le [[vocale|vocali]], se non sotto forma di piccoli segni posti al di sopra o al di sotto delle parole, che comunque di solito non vengono utilizzati. Le parole si riconoscono in una radice, solitamente di tre lettere, che viene modificata con prefissi, suffissi, inserimenti e variazioni vocaliche assumendo significati diversi. Ad esempio, dalla radice KShR, che esprime il concetto di collegamento, derivano i vocaboli KaShéR (adatto), KéSheR (contatto personale), tiKShoRet (comunicazione); dalla radice KTV (incidere) deriva liKToV (scrivere), miKTaV (dettato), KToVet (indirizzo), KeTuVa (contratto). I verbi sono esprimibili in sette forme, che solitamente modificano il significato (attivo, fattitivo, iterativo ciascuno con i relativi passivi, e riflessivo). Esistono un tempo presente, di tipo participiale, un passato ed un futuro. Oltre a singolare e plurale, numerosi vocaboli ammettono una forma duale.
 
[[Categoria:Ebraismo]]