Il ladro (Maupassant): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m piccole correzioni
Trama
Riga 1:
{{S|racconti}}
{{Libro
|tipo = umoristico
Riga 14 ⟶ 13:
|sottogenere =
|lingua = fr
|ambientazione = [[Barbizon]], [[anni 1850|anni cinquanta dell'800]]
|personaggi = {{sp}}
̈* Il narratore
* Jean Sorieul
* Eugène Lepoittevin
̈ Il ladro
|protagonista =
|coprotagonista =
Riga 29 ⟶ 32:
== Genesi dell'opera ==
''Il ladro'' fu pubblicato dapprima sul supplemento settimanale illustrato del quotidiano ''[[Gil Blas]]'' del 21 giugno 1882, con lo pseudonimo di "Maufrigneuse". Venne incluso nell'edizione accresciuta della raccolta di racconti ''[[Mademoiselle Fifi (raccolta)|Mademoiselle Fifi]]'' del 1883<ref>Volume ''Maupassant, Contes et nouvelles'', Bibliothèque de la Pléiade, p. 1439''</ref>. Nel decennio successivo conobbe almeno cinque ristampe su ''La Semaine populaire'', ''L'Intransigeant illustré'', ''[[Le Petit Parisien]]'', ''[[La Lanterne]]'' e le edizioni Ollendorff<ref name = Newton327>Volume ''Maupassant, Tutte le novelle e i racconti''; a cura di Lucio Chiavarelli, Grandi Tascabili Economici Newton, p. 327 (nota)</ref>.
 
== Trama ==
Il narratore, un vecchio pittore, rievoca un episodio della sua gioventù in compagnia di due suoi colleghiː il pittore Jean Sorieul (1824-1871), autore di apprezzati dipinti a soggetto storico, e il pittore impressionista Eugène Lepoittevin (1806-1870). I tre, riuniti nell'abitazione di Sorieul a Barbizon, dopo parecchie ore trascorse allegramente a mangiare e a bere, hanno l'impressione di una presenza estranea nello stanzone che serve da studio a Sorieul. In preda ai fumi dell'alcool, rivestiti di vecchie uniforme napoleoniche, organizzano una specie di spedizione militare al termine della quale riescono a catturare un ladro anziano e cencioso. I tre organizzano una specie di processo al termine del quale il ladro viene condannato alla pensa capitale. L'esecuzione della pena risulta tuttavia difficile, per cui i tre liberano il ladro e lo fanno partecipe della loro festa. Infine, all'alba, il ladro li saluta affermando di dover tornare a casa e, nonostante le vivaci proteste dei tre amici i quali non vorrebbero privarsi della sua compagnia, se ne va.
 
Questo racconto è «comunemente stimato un capolavoro del genere comico»<ref>[[Mario Bonfantini]], ''''Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, cit.'' p. 5150</ref>.
 
== Edizioni ==