Utente:Rossetto Ilaria/Sandbox2: differenze tra le versioni

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Nei primi giorni di ottobre avvenne la prima mossa offensiva sferrata da Malga Melegna e Malga Pioverna contro il nudo dosso del Plaut e del vicino [[Durer]]: fu un completo fallimento.
"Il 7 ottobre alle otto entrano in azione le nostre artiglierie. Sparano anche le batterie da montagna. Alla nostra sinistra inizia il fuoco di fucileria. A mezzogiorno vengono distribuite le granate a mano, le S.I.P.E. Dunque, attaccheremo anche noi. Questa notte i nostri andranno a tagliare i reticolati del Durer con le pinze a mano. … 8 ottobre, riprende il fuoco, questa volta violento, furioso, impressionante, sì che la valle ne rintrona. I soldati sono alle feritoie in attesa dell’attacco, mentre sul versante orientale di valle Fonda si sente crepitare la fuciliera e “cantare” le mitragliatricimitragl

iatrici nemiche. Sono impegnati i nostri compagni del terzo battaglione con gli alpini ed i bersaglieri". Ecco le parole tratte dal diario di Luigi Gasparotto, che sintetizzò così l'accaduto. <ref name=":0" />
Il 18 ottobre riprese l'offensiva, che si prolungò fino al 22. Il 5° Corpo d'armata continuò inutilmente l'attacco sull'altopiano di Folgaria. Il 79° Reggimento Fanteria "Brigata Roma" assaltò la linea Plaut-Bocca di Val Orsara, affiancato dal 41° Battaglione Bersaglieri. Il trincerone in cemento della ridotta del Durer venne attaccato dalla Brigata "[[Milano]]" con i Reggimenti 159° e 160°. Nonostante l'aiuto del 153° Reggimento Fanteria Brigata "[[Novara]]", le ostilità compiute fino al 22 ottobre non portarono a dei cambiamenti. Negli stessi mesi, a Vezzena, si svolsero azioni secondarie. <ref name=":2" /><ref name=":3" />
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1. ↑ Fritz Weber nacque a Vienna il 4 giugno 1895. Nel maggio del 1915 fu arruolato come alfiere nel 6^ battaglione d'artiglieria in servizio al Forte Busa Verle. Egli fu testimone del bombardamento sul Fronte Verle; dimostrò il suo coraggio durante la resa e per questo venne premiato con la medaglia d'argento a valor militare. Morì nel 1972, dopo la pubblicazione della sua autobiografia ''Das Ende einer Armee,'' opera di denuncia degli orrori della Guerra.
 
 
== Bibliografia ==
* Mariano de Peron, ''Siti di Guerra settore Posina-Leogna-Astico'', Studio Immagine srl, pp. 13-21
* Giuseppe Testolin, ''La I guerra nel vicentino'', 2007
* Gianni Pieropan, ''Sentieri di guerra dal Pasubio al Grappa'', pp. 15-21
* Delmo Stemphele, ''Storia Fotografica: La Grande Guerra nella Valle dell'Astico,'' Tema di Confine Zoro, 2010
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