Castello di Montalto in Chianti: differenze tra le versioni

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Montalto oggi
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|Tipologia = [[Castello]]
|Stile = [[Architettura medievale|medievale]] e [[Architettura neogotica|neogotico]]
|Inizio costruzione = [[XIIXI secolo]]
|Termine costruzione = restaurato nell'[[secolo XIX|Ottocento]] e nel [[secolo XX|Novecento]]
|Costruttore =
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Il '''castello di Montalto''' (o di '''Montalto Palmieri''') si trova nel comune di [[Castelnuovo Berardenga]], ad est di [[Siena]], in una zona conosciuta come “la Berardenga” <ref>Dal nome di un'importante famiglia medievale di [[Franchi Sali|origine salica]] che dominò a lungo questi territori, i conti [[Berardenga]] detti anche [[Berardeschi]].</ref>, un vasto territorio nella regione del [[Colline del Chianti|Chianti]] in [[Toscana]].
 
La maggior parte del castello è di origine medievale, con alcune parti precedenti all'anno mille[[XI secolo|1000]]. Il fortilizio ebbe grande importanza strategica dal [[XIII secolo|XIII]] al [[XV secolo]] per la sua posizione sul confine fra [[Siena]] e [[Firenze]]. Varie opere di restauro furono eseguite nel [[1500]] e nel [[1800]].
 
== Descrizione ==
[[File:Montalto saladarmi.jpg|thumb|La Sala d'Armi, il salone centrale del castello]]
Montalto si innalza su una collina sovrastante il [[Ambra (torrente)|fiumetorrente Ambra]]. Oltrepassando un grande arco sormontato da una torre con [[caditoia|caditoie]] si accede al cortile interno con al centro un pozzo. Sulla destra si erge la chiesa dedicata a [[san Martino di Tours]], e sulla facciata interna delladel torretorrione d'ingresso si trova un grande affresco che ritrae la famosa scena del Santo che offre il proprio mantello ad un mendicante.
 
Sul lato sinistro del cortile si apre un loggiato con quattro archi, dal quale si accedeentra allanella grandevasta Sala d'Armi caratterizzata da un grande camino e da una ricca collezione di lance, armature e armi sia bianche che da fuoco provenientirisalenti dalal [[XIV secolo]] ine avantisuccessivi. Negli spazi tra i capitelli che sorreggono le grandi travi di legno del soffitto si osservano pitture che raffigurano stemmi gentilizi, scene di vita quotidiana (caccia, agricoltura) e i poderi che erano legati al castello nel [[XVI secolo]].
 
I [[Merlo (architettura)|merli]] e le [[Feritoia|feritoie]] della torre di guardia con base a [[Scarpa (architettura)|scarpa]] attestanodimostrano alil suo ruolo di fortezza difensiva sul confine fra le perenni rivali Siena e Firenze. Sei altri edifici completano il piccolo villaggio, ed il complesso è circondato da una cinta di mura in pietra e mattoni che nel corso dei secoli hanno subito numerosi rifacimenti.
 
== Storia ==
=== Prime notizie ===
La torre fu probabilmente eretta dai [[Longobardi]] nel [[VI secolo|VI]] o [[VII secolo]], ma la parte principale del castello fu costruita verso la fine del primo millennio dai discendenti di [[Winigi]], primo [[Legge salica|conte salico]] di Siena sotto i [[Franchi]] nel [[IX secolo]], e di suo figlio Berardo dal quale la zona della Berardenga prende il nome. Troviamo frequenti riferimenti alla famigliacasata dei Berardenghi (discendenti dida Berardo) nei vari documenti relativi a Montalto e alla zona circostante, e in particolare al vicino [[Monastero di San Salvatore (Badia Monastero)|monastero di San Salvatore a Fontebona]] che fu fondato da Winigi nell'[[867]] e in seguito ampliato dai suoi figli Ranieri e Berardo.<ref>E. Casanova (a cura di), “Il cartulario della Berardenga”, 1927, anno 867, LIII, e anno 1003, II.]</ref>.
 
La notizia più antica che abbiamo sul castellomaniero risale all'[[XI secolo]]<ref>E. Casanova (a cura di), “Il cartulario della Berardenga”, 1927 (anno 1090, DXIII). Il documento registra la vendita nel [[1090]] di un appezzamento di terreno con vigna posto al di sotto del castello ''(subtus castro de Monte Alto)'', da parte di Berardo IV figlio di Ildebrando versonei confronti di Enizello figlio di Ubaldino.</ref>, e suggerisce che a quel punto Montalto era già una comunità ben stabilita. Un censimento del [[1202]]<ref>“Il Caleffo vecchio del comune di Siena”, a cura di G. Cecchini, I-II, Firenze 1932-1934</ref> conta più di 40 famiglie abitanti in quella [[Corte (architettura)|corte]] (la quale includeva non solo il castello ma anche i terreni che vigli appartenevano); ma numerosi documenti rogati a Montalto in un lasso di tempo di oltre un secolo, dal 1104 al 1212<ref>E. CASANOVA, op. cit.</ref>, registrano inizialmente donazioni e in seguito vendite di beni fondiari ad altri (incluso il Monasteromonastero), forse segnali di difficoltà economiche per i Berardenghi signori di Montalto, indotti ad alienare beni[[Bene immobile|immobili]] per ottenere denaro liquido.
 
=== La battaglia di Montalto ===