Operazione Compass: differenze tra le versioni

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A differenza delle sue pubbliche dichiarazioni trionfalistiche (nel suo telegramma del 18 settembre), Graziani era evidentemente cosciente delle difficoltà e invitava alla prudenza giungendo fino a scontrarsi duramente con il [[Duce]] e a sollecitare (nel suo messaggio del 29 ottobre) una sua eventuale sostituzione con un altro generale in cui il Comando Supremo riponesse maggiore fiducia. Lo stesso Mussolini, dopo una fase di grave disappunto e di pesanti critiche rivolte a Graziani, aveva infine deciso di soprassedere da ogni nuova avanzata (comunicazione a Graziani del 1º novembre [[1940]]); aveva inoltre rifiutato, per motivi propagandistici e di prestigio, l'aiuto tedesco sollecitato da [[Adolf Hitler]] e pianificato fin dal viaggio del generale [[Wilhelm Ritter von Thoma|von Thoma]] in Libia (rinviandone il concorso a dopo la sperata conquista di Marsa Matruh), e aveva invece dirottato la sua attenzione verso un nuovo teatro bellico, indirizzando le sue mire verso la [[Campagna italiana di Grecia|Grecia]], la cui invasione era iniziata già il 28 ottobre [[1940]].
 
Dopo la decisione di arrestare le operazioni offensive, quindi, le forze italiane si erano schierate intorno a Sidi Barrani organizzando una serie di grandi campi trincerati, dotati di numerosa artiglieria ma scarsamente forniti di riserve corazzate (con l'esclusione di un centinaio di carri leggeri [[L3/35|L3CV35]] e di un battaglione di mediocri carri medi [[M11/39|M11]]) e soprattutto non collegati tra loro e quindi incapaci di sostenersi reciprocamente e vulnerabili a eventuali penetrazioni meccanizzate delle forze mobili britanniche.
 
=== Rafforzamento britannico in Medio Oriente ===