Lancia nei rally: differenze tra le versioni
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[[File:Lanciaq delta 16v biasion.jpeg|thumb|La [[Lancia Delta]] – qui in versione [[Lancia Delta Integrale|Integrale]], e con l'iconica livrea [[Martini Racing]] – rimane la vettura più vincente nella storia del [[campionato mondiale rally]], coi record di vittorie di gara (46) e titoli costruttori (6) maturati a cavallo degli
La storia di '''[[Lancia (azienda)|Lancia]] nei [[rally]]''' ha inizio nei primi
In questo lasso di tempo quarantennale, la [[Casa automobilistica|casa]] [[italia]]na si è affermata come una delle più vincenti nella categoria, stabilendo il record tuttora in essere di 11 titoli costruttori – 1 [[Campionato internazionale costruttori|campionato internazionale]] e 10 mondiali (di cui 6 consecutivi dal
Nel corso dei decenni, Lancia ha schierato competitive auto da rally come la [[Lancia Fulvia Coupé HF|Fulvia Coupé]], la [[Lancia Stratos|Stratos]] e la [[Lancia Rally 037|037]], affidate a piloti come [[Sandro Munari]], [[Juha Kankkunen]] e [[Miki Biasion]]; tuttavia, la più titolata di esse è stata la [[Lancia Delta (1979)|Delta]] che, nel corso delle sue varie evoluzioni, a tutt'oggi detiene ancora i record di successi in prove valide per il mondiale (46) – sia in assoluto (in coabitazione con la [[Subaru Impreza]]) che nel [[Gruppo A]] – e di trionfi nella classifica costruttori (6).
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[[File:B20 acropoli 58.jpg|thumb|left|L'[[Lancia Aurelia B20|Aurelia B20]] di [[Gigi Villoresi]] impegnata nell'[[Rally dell'Acropoli|Acropoli]] del 1958]]
Dal
Agli inizi degli
Negli anni seguenti arrivarono altre vittorie che culminarono con l'affermazione dello svedese Harry Kallstrom nel [[campionato europeo rally]] del
[[File:Festival automobile international 2011 - Vente aux enchères - Lancia Fulvia - 002.jpg|thumb|La [[Lancia Fulvia Coupé HF|Fulvia Coupé HF]], auto che nel 1969 diede a Lancia il suo primo titolo internazionale nei rally.]]
Lancia debuttò nel [[Campionato del mondo rally|mondiale rally]] nato nel
L'
[[File:Chelsea Auto Legends 2012 (7948682538).jpg|thumb|left|La [[Lancia Stratos|Stratos HF]] motorizzata [[Ferrari]], l<nowiki>'</nowiki>''
Il campionato del
La Stratos, guidata ancora da Munari, da altri piloti italiani come [[Amilcare Ballestrieri]] e [[Raffaele Pinto]], e da stranieri come Andruet, Valdegaard, [[Bernard Darniche]] e [[Markku Alén]], riuscì così a vincere i successivi tre mondiali costruttori nonché tre edizioni consecutive del Monte Carlo, nel 1975, '76 e '77 (sempre per merito del "Drago" Munari). Anche se nel palmarès della vettura mancarono sempre alcune affermazioni di prestigio come il RAC e il Safari, la vettura si imporrà abbastanza facilmente a ogni latitudine, guadagnandosi soprannomi come la
===La fusione con la FIAT===
[[File:Fiat 131 Abarth 001.JPG|thumb|La [[Fiat 131 Abarth Rally]] che, all'interno del [[Gruppo Fiat]], si avvicendò nelle gare rally con la Stratos.]]
L'epopea della [[Lancia Stratos|Stratos]] s'interruppe bruscamente alla vigilia del mondiale rally del
[[Sandro Munari]] ebbe ancora il tempo però, di vincere per la terza volta consecutiva il [[Rally di Monte Carlo]] e la prima [[Coppa FIA piloti|Coppa FIA]] (in poche parole, il mondiale piloti), mentre l'iride per le marche andò alla FIAT, che bissò il successo nel '78, stavolta oltre che come costruttore anche nei piloti, con il finlandese [[Markku Alén]] alla guida della 131. Tuttavia, lo stesso Alén vinse il Sanremo proprio alla guida di una Stratos poiché, nel biennio 1977-1978, la [[berlinetta]] a motore [[Ferrari]] (che per il '77 mantenne i colori tricolori dello sponsor [[Alitalia]], mentre nel '78 passò alla livrea gialloblù [[Pirelli (azienda)|Pirelli]]-Olio Fiat) era ancora affidata, meno frequentemente della 131, ai piloti ufficiali del gruppo, in alcuni selezionati rally del campionato mondiale e in molte prove dell'europeo piloti. Nella stessa stagione 1978 erano alla guida della 131 anche i futuri campioni del mondo [[Walter Röhrl]] e [[Ari Vatanen]], oltre alla pilota [[Michèle Mouton]].
[[File:LanciaAbarthSE037fronte.jpg|thumb|left|Il prototipo [[Abarth]] SE 037 del
Nel
Nel
===Durante il Gruppo B===
[[File:LanciaRally037.jpg|thumb|La [[Lancia Rally 037|Rally 037]], ultima vettura a [[trazione posteriore]] a conquistare, nella stagione 1983, il mondiale rally.]]
Dal
Nel bennio 1984-1985 la 037 non riuscì invece a ripetere l'impresa, ormai ardua nei confronti del dominio delle trazioni integrali (all'[[Audi Sport|Audi]] si era nel frattempo affiancata la [[Peugeot Sport|Peugeot]] con la sua [[Peugeot 205 Turbo 16|205 Turbo 16]]), tuttavia Alén e Bettega, assieme ai nuovi arrivati [[Miki Biasion]] e [[Henri Toivonen]], riuscirono ancora a cogliere piazzamenti sul podio in numerose prove. I campionati si conclusero con un secondo posto nel 1984, dietro l'Audi, e un terzo nel 1985, in cui Lancia decise di non partecipare ad alcune prove, nella parte centrale della stagione. L'ultima vittoria fu quella di Alén, in Corsica nell'84, ma vi fu anche la tragica scomparsa di Bettega, un anno dopo, sempre al Tour de Corse.
[[File:Lancia Delta S4 010.JPG|thumb|left|La performante ed estrema [[Lancia Delta S4|Delta S4]] del 1985, prima Lancia a [[trazione integrale]] e con motore [[Sovralimentazione tramite compressore volumetrico|sovralimentato]].]]
Ma alla Lancia si stavano preparando grandi cambiamenti, con lo sviluppo e l'esordio (subito vincente, al [[Rally di Gran Bretagna|RAC Rally]] del
La stagione della Delta S4 fu però assai breve: il
===La Delta Integrale e i 6 titoli consecutivi===
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[[File:2006-03-03 Motorshow Geneva 012.JPG|thumb|La Delta Integrale Evoluzione, vincitrice nel 1992 dell'ultimo titolo mondiale Lancia nei rally.]]
Nei primi
Il programma di partecipazione al mondiale, pur col sostegno economico del nuovo sponsor [[Repsol YPF|Repsol]] (arrivato al seguito dell'iridato spagnolo) fu tuttavia ridotto: il Jolly Club riuscì a schierare per tutto il campionato unicamente la vettura di Sainz, affiancandogli le presenze di [[Andrea Aghini]] e [[Alex Fiorio]] soltanto in alcune gare, e ottenendo globalmente risultati mediocri, con alcuni secondi e terzi posti come migliori piazzamenti in una stagione priva di vittorie.
Si trattò dell'ultimo anno in cui furono iscritte delle Lancia al via del mondiale: la Delta, priva di sviluppo, era divenuta ormai poco competitiva rispetto alle più moderne vetture schierate dai costruttori rivali, anche se per tutto il decennio le Lancia Delta continuarono a correre, affidate a privati, in giro per il mondo; gli ultimi successi mondiali di Lancia (in gare valide per il campionato due litri, a due ruote motrici) furono quelli conquistati nel
==Palmarès==
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