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Posidippo:
* <del>Commedie tradotte dai commediografi latini (come anche per Menandro, Apollodoro [di Gela o di Caristo?], Alessi), ma ottenendo risultati meno brillanti degli originali greci (Aulo Gellio, II, 23);</del> v. anche rif. in [https://archive.org/stream/captivieditedwit00plauuoft#page/106/mode/2up Lindsay, p. 106], [https://archive.org/stream/archivfrlateini00wissgoog#page/n299/mode/2up Christ, p. 283], Walton (Plautus’ Menaechmi in English Translation [De Gr.])
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=== Cristianizzazione ===
[[File:Lavisse elementaire 009 blandine.jpg|alt=Martirio di santa Blandina|thumb|Martirio di [[Blandina di Lione|santa Blandina]]]]
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La [[cristianizzazione]] avviene precocemente: [[Potino di Lione|san Potino]], primo vescovo della [[Arcidiocesi di Lione|diocesi di Lione]], e [[Blandina di Lione|santa Blandina]], martirizzati nel [[177]] sotto [[Marco Aurelio]], figurano tra i primi martiri della città. [[Ireneo di Lione|Sant'Ireneo]] succede a Potino ed è uno dei primi teologi cristiani<ref name="historia francorum">{{cita libro|Gregorio|di Tours|[[Historia Francorum]]|posizione= libro I, 29|lingua=la}}</ref>. Lugdunum era un importante centro culturale cristiano, nel [[V secolo]] vi nacque [[Gaio Sollio Sidonio Apollinare|Sidonio Apollinare]].
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A Lugdunum è attestata la prima comunità cristiana di Gallia, risalente alla metà del II secolo. Essa si struttura attorno al vescovo [[Potino di Lione|Potino]], il primo della città, e raccoglie membri di provenienze diverse, anche se principalmente originari della [[Frigia]] e dell'area dell'impero di influenza greca<ref>{{Cita libro|autore = Glen W. Bowersock|titolo = Les églises de Lyon et de Vienne: relations avec l'Asie|anno = 1978|editore = |città = Lione|pp = 249-256|capitolo = Les martyrs de Lyon|lingua = fr}}</ref>. Nel [[177]] Potino muore durante la persecuzione contro i cristiani di cui rimane una descrizione fornita da [[Eusebio di Cesarea]]<ref>[[Eusebio di Cesarea]], ''[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia ecclesiastica]]'', libro V, 1-3.</ref>: con lui sono uccisi altri 47 cristiani, tra cui persone in vista come Vettio Epagato<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Marco Rizzi|titolo = Da testimoni a martiri. Pratiche di martirio e forme di leadership nella tradizione cristiana|rivista = Il martirio nell'esperienza religiosa di ebrei, cristiani e musulmani|url = https://books.google.fr/books?id=u-QUg6Y59V8C&pg=PA26&lpg=PA26&dq=Vettio+Epagato|accesso = 19 dicembre 2015|data = 13 novembre 2002|altri = atti del convegno|curatore = Patrizia Pozzi|editore = Mimesi Edizioni}}</ref>, ma anche schiavi come [[Blandina di Lione|Blandina]], genericamente ricordati come i [[martiri di Lione]]. Potino muore in prigione, mentre altri martiri, fra cui Blandina, vengono uccisi nell'anfiteatro.
[[Ireneo di Lione|Ireneo]] è il successore del vescovo Potino. È uno dei primi teologi cristiani di lingua greca e lotta contro le eresie che minacciano l'unità della comunità cristiana. Il suo scritto ''Contro le eresie'' testimonia dell'opposizione di Ireneo nella regione contro un certo Marco d'Egitto che professava lo [[Gnosticismo cristiano|gnosticismo]]. Ireneo partecipa anche con il vescovo di Roma [[Papa Vittorio I|Vittorio I]] ai dibattiti sulla scelta della data della [[Pasqua]] per fissare la data delle celebrazioni della [[Risurrezione di Gesù|resurrezione]], un tema che divide cristiani d'Occidente e d'Oriente.<ref>Eusebio di Cesarea, ''Storia ecclesiastica'', V, 24.</ref>
[[File:Grégoire de Tours Historia Francorum Fol. 79v initiale ornée A.jpg|alt= Pergamena della Historia Francorum|thumb|282x282px|Pergamena della ''Historia Francorum'' di Gregorio di Tours]]
Nel [[III secolo]], la comunità cristiana si sviluppa durante il periodo di pace che segue l'[[editto di Milano]]. Il vescovo di Ludgunum è in relazione epistolare con [[Cipriano di Cartagine]]<ref>[[Tascio Cecilio Cipriano]], lettera 68.</ref> e si preoccupa dello sviluppo dell'eresia di [[Antipapa Novaziano|Novaziano]] in Gallia. La comunità si cementa attorno alla figura dei martiri del 177; forniscono un racconto strutturante per l'identità locale ed una forma di celebrare la comunità ed un "passato esemplare" attraverso le feste dei santi martiri che si ripetono ogni anno. Ai 48 martiri del 177, si sono aggiunti Epipode e Alessandro di Lione ed il vescovo Ireneo. Lo stesso [[Gregorio di Tours]] trasforma le uccisioni che hanno accompagnato il sacco di Lugdunum sotto [[Settimio Severo]] in una persecuzione contro i cristiani<ref name="historia francorum"/>.
Ormai diventato il Cristianesimo una religione accettata ed ufficiale, il vescovo esercita un'autorità morale nella città ed un ruolo importante (anche economicamente). Le lettere di [[Gaio Sollio Sidonio Apollinare|Sidonio Apollinare]] forniscono la descrizione della cattedrale: circondata di portici, la cattedrale è decorata con pietre preziose, marmo, foglie d'oro e poemi<ref>Sidonio Apollinare, ''Lettere'' II, 10, 2-4 e IX, 3.</ref>.
La città antica è trasformata: i templi sono stati chiusi ed abbattuti alla fine del IV secolo ed un centro episcopale si è sviluppato sulla riva della Saona attorno ad un [[battistero]]<ref>{{Cita libro|autore = André Pelletier|titolo = Histoire et Archéologie de la France ancienne – Rhône Alpes|anno = 1988|editore = Horvath|città = |pp = 103-107|ISBN = 2-7171-0561-1|lingua = fr}}</ref>. I sacrifici sono stati proibiti e le messe e le processioni hanno soppiantato le celebrazioni religiose politeiste. Si parla della "visita dei luoghi santi della città di Lugdunum"<ref>{{Cita libro|autore = Gregorio di Tours|titolo = La gloria dei confessori|anno = |posizione = 62}}</ref>.
La città è anche uno dei luoghi culturali della cristianità; mentre il potere dei romani diminuisce e cresce quello dei [[Burgundi]] e poi dei [[Franchi]], i vescovi di Lione portano il titolo di metropolitani ed ospitano numerosi [[Concilio|concili]].
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