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===Stephan Getzin===
 
Stephan Getzin, un ecologista alall' Helmhotlz Centre for Environmental Research in [[Lipsia|Leipzig]] in [[Germania]], sostiene che il fenomeno dei cerchi delle fate non sia una conseguenza dell’eruzione di un gas tossico presente nel sottosuolo in grado di uccidere le piante e gli insetti che abitano i terreni sabbiosi del deserto.
 
L’ecologista sostieneritiene quindi che i cerchi sarebbero quindi, il risultato di una riorganizzazione nel terreno di specie vegetali che competono tra loro per arrivare alle risorse necessarie alla loro sopravvivenza, come l’acqua(in modo analogo in cui giovani alberi si distribuiscono nelle foreste per assicurarsi di avere abbastanza nutrimenti per crescere).
 
Tale fenomeno prende il nome di organizing spatial vegetation pattering.
 
Per confermare tale ipotesi Getzin ha analizzato delle immagini satellitari scattate diin un’area a nord ovest della [[Namibia]], dove compaiono i cerchi. Getzin e la sua equipe hanno osservato per l’appunto che queste strutture si formano in zone aride, al confine tra i terreni erbosi e le aree deserte.
 
I cerchi quindi sarebbero strutture dinamiche. In sostanza essi si formano e scompaiono secondo un ciclo vitale che si ripete anche se alcuni di essi sonosonogià spariti,morti o altri invece lentamente stanno scomparendo.
 
===Michael Cramer e Nicole Barger===
 
IlL'equipe gruppocomposta di lavoro che includeda Michael Cramer, un biologo dell’universitàdell’Università deldi [[Città del Capo]], e Nicole Barger un ecologista all’universitàdell’Università del [[Colorado]], hanno sostenuto che i cerchi delle fate si vengano a formare non a causa di emissioni sotterrane di gas. In accordo con Stephan Getzin ritengono che i cerchi siano modelli della vegetazione naturali risultanti dalla competizione per le scarse risorse presenti nel terreno.
 
Per verificare tale ipotesi il team ha iniettato [[Isotopo|isotopi]] nel centro dei cerchi per mappare il flusso dell’acqua.
 
Cramer e Barger, inoltre hanno pubblicato un documento dichiarandonel quale dichiarano che i 'heuweltjies', tumuli circolari di terra, che si trovano in [[Sudafrica]], sono creati da un sistema di auto-organizzazione, piuttosto che dalle termiti, ipotesi sostenuta da altri ricercatori.
 
====Esperimenti====
 
Gli esperimenti sono stati fatti nel 2012 nel deserto della Namibia a circa 110 km dalla costa, tra il mare vicino il deserto della Namibia a ovest e il Great Namibian Escarpment a est. Un minuzioso campionamento è stato eseguito a 4 livelli differenti di profondità e ad un intervallo dal centro di ogni cerchio delle fate. Il terreno è stato prelevato mediante una trivella e in seguito collezionato da 15 diversi centri dei cerchi. Immediatamente esso vieneè stato imbustato in contenitori di plastica in modo da mantenere invariata l’umidità presente.
 
Alcune buche vengonosono state create dalla matrice al centro del cerchio ed inoltre per ognuno dei cinque siti l’area e la distanza tra i cerchi e gli 11 cerchi vicini vengono misurate.
Per completare queste misurazioni sul campo riguardanti la distribuzione dei cerchi, lo strumento di misurazione di Google Earth è stato utilizzato per definire una zona di 100 x 100m per ogni sito.
 
Per quanto riguarda l’analisi del terreno l'umidità e la densità didella massa sono stati determinati con il metodo gravimetrico medianteessicando il metodo del l'essiccazionedei sotto-campioni di suolo per 48 ore a 105 ° C in un forno diper l'essiccazione. La capacità del campo è stata misurata bagnando il suolo, permettendo al team di lavoro di pesare, ed essiccare il terreno per 48 ore a 105 ° C in un essiccamento forno e in seguito ripesandolo. Alcuni sottocampioni sono stati separati ed essiccati a 40 ° C per 36 ore e utilizzati per l'analisi dei nutrienti e degli isotopi.
 
L’ analisi per spettrometro di massa è stata condotta presso il Dipartimento di Archeometria (Università di Città del Capo). Circa 40 mg di terreno è stato pesato in capsule di stagno e bruciati in un EA Thermo Flash 1112. Un sottocampione del terreno è stato anche acidificato con 11ml Mdi HCl per 24 ore per rimuovere carbonati.
 
Un altro esperimento effettuato nel 2010 riguarda la germinazione di alcune piante che alnel momento in cui sono arrivarearrivate ad essere alte 0.06m sono state trapiantate in vasi contenti 1.5kg di sabbia raccolta dalla superficie di cinque cerchi e cinquein matricivasi dila cerchicui terra è stata prelevata da cinque matrici associateartificiali.
 
Le piante sono state mantenute ad temperatura costante di circa 27° C in una serra presso l'Università di Città del Capo, innaffiando le piantine tutti i giorni e spostandole tre volte a settimana all'internoesterno per garantire la parità diuguale esposizione ai gradienti ambientali. Dopo 53 giorni, le piante sono state raccolte rimuovendo accuratamente il suolo dalle radici e separando le parti della pianta in germogli vegetativi, infiorescenze e radici e poi essiccandole a 80 ° C per 48 h in un essiccatoreforno a fornoessiccazione.
 
Il gruppo di lavoro di Cramer e Barger ha realizzato un’analisi analisi fotografia aerea. Utilizzando le informazioni pubblicate come guida, per ogni sito una nuvola di punti a caso è stata generata in un raggio di 50 km. Per ognuno di questi punti sono state ottenute dal server di Google Static Map immagini terrestri satellitari con la scala = 1, zoom = 17, e dimensione = 640 × 640.
 
Queste immagini sono state poi esaminate per determinare se vi fossero dei cerchi delle fate che fossero evidenti nelle immagini. Ciò è stato fatto in modo minuzioso e alla fineinfine sono state mantenute un totale di 1 921 immagini, 80 delle quali avevanopresentavano i cerchi. Questi luoghi di presenza / assenza sono stati utilizzati per l'analisi ad albero di regressione potenziato.
 
Per ogni immagine opportuni parametri sono stati impostati manualmente perbasandosi ilsul numero di elementi collegati, lae sulla porzione di immagine da utilizzare, mentre i casi più problematici sono stati scartati. Da questa analisi immagine le distanze tra i cerchi delle fate e la densità dei cerchi sono stati calcolati. Questi valori sono stati trovati per confrontarli meglio con quelli di campionamento del suolo.
 
===Norbert Juergens===
 
Norbert Juergens, ricercatore del Biozentrum Klein Flottbek di [[Amburgo]], ha concentrato le sue ricerche in una fascia di deserto lunga 2.000 km che va dall’[[Angola]] al [[Sudafrica]], studiando i cerchi nelle loro diverse fasi di vita. Le ricerche del biologo sono iniziate circa un anno dopo quelle di Tschinkel. Ha iniziato viaggiando attraverso l’[[Africa]] nel 2006 comprese nellele zone più remote dell'[[Angola]].
 
[[File:Namibia-1111.jpg|thumb|Deserto della Namibia]]
 
Ha registrato ogni segno di vita animale presente dentro e fuori dai cerchi, come tracce, escrementi, resti. Ha inoltre scavato delle buche al centro dei cerchi verso l’esterno in modo da poter trovare organismi sotterranei che potrebbero nascondersi nel sottosuolo.
Juergens ha osservato numerose specie che vanno dagli [[Insecta|insetti]] agli [[Aves|uccelli]] ai [[Mammalia|mammiferi]] che passano del tempo nei cerchi, mangiando le [[Isoptera|termiti]] unica loro fonte di nutrimento, nell'erba alta perimetrale, oppure predando altre specie che si aggregano nelle vicinanze.
 
Quel che ha particolarmente interessato Juergens è stato il fatto che le [[Isoptera|termiti]] della specie ''Psammotermes allocerus'' sono gli unici animali presenti nel suolo quando i cerchi iniziano a formarsi. Le [[Isoptera|termiti]] si cibano delle radici della vegetazione che cresce dopo le piogge; esse infatti creano le condizioni ideali per garantire il mantenimento dell’umidità in modo da trattenerla per lunghi periodi nel sottosuolo, assicurando così la sopravvivenza degli insetti nell’ambientein un ambiente desertico.
 
Il biologo, infatti, ha trovato che nei primi 100 [[Metro|cm]] di suolo si concentrano ben 5 [[Metro|cm]] di acqua la quale rimane persino durante la stagione secca. Dentro l’anello l’acqua piovana non viene persa perché non evapora attraverso le piante ma viene conservata nelle profondità del suolo sabbioso. L’accumulo d’acqua aiuta l’erba a crescere e a prosperare lungo i margini del cerchio trasformando in breve un deserto in un prato permanente.
 
===Willem Jankowitz===
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Willem Jankowitz presso l'Università della [[Namibia]], ha lavorato con i sudafricani, Gretel van Rooyen e Noel van Rooyen, per testare le varie ipotesi comuni.
 
Ha proposto un’ altra teoria, ossia il [[Metano|gas metano]], un gas semivolatile prodotto dal sottosuolo nel momento in cui sale in superficie inibisce la crescita delle piante all’interno dei cerchi creando così queste formazione simmetriche. Questo fa sì che una maggiore concentrazione di acqua sotto la superficie attiri le termiti.
 
====Esperimenti====
 
Due differenti cerchi sono stati selezionati nel NamibRand Nature Reserve. Il sito A è stato dislocato in un’area sopraelevata mentre il sito B è stato disposto in una zona meridionale su una duna con una pendenza di circa 4°. Entrambi i siti sono stati recintati per evitare chel'intrusione vi entrinodi sciacalli e per impedire il pascolo di animali erbivori.
 
Nel seguente esperimento la vitalità della pianta Stipagrostis ciliata è stata analizzata incon differenti trattamenti. Tre fattori differenti sono stati considerati:
 
*L’origine del terreno: l’effetto del terreno all’interno del cerchio è stato comparato con quello del suolo dalla matrice tra i cerchi;
*Contenitori sigillati: la presenza del gas è stata verificata mettendo a confronto la crescita delle piante nei contenitori dal fondo sigillato econ la crescita di quelle nei contenitori dal fondo aperto;
*La posizione dei recipienti: questo si riferisce ai contenitori piazzati dentro i cerchi o dentro le matrici tra i cerchi.
 
Una piantina del tipo S.ciliata, che è una delle piante perenni del deserto della Namibia, è stata piantata in ogni contenitore. I recipienti che sono stati inseriti nei cerchi sono stati disposti a croce ed ogni raggio della croce non rappresenta altro che un trattamento diverso.
 
Il trattamento nelladella matrice è stato messo in righe parallele a meno di 2 cm dal cerchio del sito A, dove ogni riga rappresenta un differente trattamento. Il trattamento non è stato replicato nel sito B.
Prima di trapiantare le piante, le radici sono state lavate per fare in modo che non vi sia alcuna traccia di terra.
Per evitare che il terreno si bagni troppo durante l’irrigazione delle piante, la quantità di acqua cheda deve essere datadare alle piantine deve essere proporzionale al volume del terreno contenuto nei contenitori.
 
È stato determinato che la quantità giusta per l’irrigazione è di 500 ml di acqua penetrata quasi in fondo dei contenitori senza effettivamente raggiungerlo. Per evitare un ulteriore inumidimento del terreno le piante vengono annaffiate solo due volte a settimana.
 
Per misurare la vitalità e la crescita delle piante trapiantate una valutazione di ogni pianta è stata fatta basandosi su di una scala che va da 0 a 10. Questi misurazioni sono state effettuate ogni due settimane dain un periodo di tempo che va dal 5 Maggio 2005 al 14 Giugno 2005. I risultati ottenuti sono stati poi analizzati utilizzando il Proc Glm per capire quali sono gliin effettibase dell’origine del suolo, suiai tipi di contenitore e lain base alla posizione di quest’ultimi.
 
Il risultato di questa investigazione in sitositu indica che il terreno dei cerchi non mantiene la sua capacità di inibire la crescita delle piante quando sonoè immessiimmesso in contenitoriun contenitore nella matrice. Allo stesso modo il terreno delle matrici non continua a supportare la buona crescita delle piante quando viene piazzato nei cerchi.
Queste osservazioni non spiegano le ipotesi su fossili delle termiti, composti allelopatici rilasciati dalle piante del genere E. damara, o termiti che consumano il materiale vegetale.
 
Il fatto che le piante inserite nei contenitori chiusi ottengano migliori risultati delle piante inserite nei contenitori aperti può essere interpretato come un risultato che confermerebbe chela ilpresenza di un gas-semivolatile prodotto dal terreno dei cerchi inibisceche inibirrebbe la crescita delle piante.
 
==Curiosità==
 
Da circa 10 anni la NamibRand Nature Reserve in [[Namibia]] ha messo in vendita i cerchi ai turisti per 50 dollari: i proprietari non ne possiedono davvero il terreno, ma ne adottano la formazione favorendofavorendone la conservazione naturalistica e paesaggistica<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.wolwedans.com/destination/fairy-circles/|titolo=Fairy Circles|sito=
Wolwedans,simply out of this world}}</ref>.
 
Ogni cerchio venduto viene contrassegnato dallacon la data del suo acquisto e il titolare ottiene così la latitudine e la longitudine per poterlo in seguito controllareosservare da Google Earth.
 
== Note ==