La [[locuzioniLocuzioni latine|locuzione]] [[lingualatina|latina]] '''Sit tibi terra levis''', tradotta letteralmente, significa ''che la terra ti sia lieve''.<ref>{{Cita web|http://www.latin-dictionary.org/Sit_tibi_terra_levis|Sit tibi terra levis|28 maggio 2016|lingua=en}}</ref>
QuestaDurante iscrizionel'epoca del [[Paganesimo]] era moltoun frequenteauspicio sullefrequentemente utilizzato come [[epigrafe]] per le [[Tomba|tombe]] in[[Lingua epocalatina|latine]] e [[paganesimoLingua greca|paganagreche]].<ref>{{Cita web|http://www.efira.it/locuzioni_latine/index_s.htm|Locuzioni latine|28 maggio 2016}}</ref> L'origine della [[locuzione]] è da ricercare nell'immagine del peso della terra sul corpo del [[Cadavere|defunto]], che dà a chi ne piange la perdita un senso di angoscia, e di oppressione,.<ref>{{Cita daweb|http://www.senecio.it/sag/terra.pdf|Sit cuitibi l'auspicio.terra levis|28 maggio 2016|autore=Francesca Santucci|data=2003|formato=pdf}}</ref>
Vi si può leggere un'analogia con il saluto [[Cristianesimo|cristiano]] ''[[requiescat in pace]]'', che tuttavia richiama indirettamente alla credenza in una nell'[[vita dopo la morteoltretomba]]. Proprio per questo motivo la locuzione in oggetto è oggi spesso utilizzatapreferita da coloro che, per varie e legittime motivazioni, desiderano porgere al defunto (o più che altro i suoi congiunti) un ultimo omaggio "[[laico]]", o quantomeno spogliato da ogni connotazione religiosa.
La locuzione ricorre anche nella poesia ''Che la terra ti sia finalmente lieve'' di [[Alda Merini]].