Edmondo De Amicis: differenze tra le versioni

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A sedici anni entrò al Collegio Militare ''Candellero'' di [[Torino]]<ref>[http://www.monarchia.it/archivio07.html U.M.I. - Unione Monarchica Italiana - Archivio News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, per preparare gli esami di ammissione all'[[Accademia militare di Modena]], che frequentò fino all'estate del 1865, licenziandosi con il grado di [[sottotenente]]. Nel [[1866]] poi, partecipò alla [[battaglia di Custoza (1866)|battaglia di Custoza]], assistendo alla sconfitta italiana.
 
Divenne quindi giornalista militare, trasferendosi a [[Firenze]] per assumere la direzione de ''L'Italia militare'', organo ufficiale del [[Ministero della difesa|ministero di guerra]]. Su questo giornale avviò la pubblicazione dei bozzetti militari<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Cepparrone|titolo=Patria e questione sociale nel primo De Amicis|rivista=|volume=in Aspettando il Risorgimento, Cesati, Firenze, 2010, pp. 109-132|numero=}}</ref>, poi editi anche in altri giornali e infine raccolti in volume sotto il titolo ''La vita militare'' ([[1868]]). In una edizione successiva, dell'anno seguente, vi aggiunse il bozzetto-reportage ''L'esercito italiano durante il [[colera]] del 1867'' che molti interpretarono come documento autobiografico, frutto di un'esperienza direttamente vissuta. Tuttavia, De Amicis {{chiarire|non fece per nulla parte della spedizione in Sicilia|quale?}}, né affrontò alcuna epidemia di [[colera]], come riportano erroneamente molti testi di letteratura e dizionari biografici. Si recò in [[Sicilia]] soltanto nel [[1865]], quando fece la sua prima guarnigione militare a [[Messina]], ripartendo col suo reggimento nell'aprile del [[1866]] per partecipare alla guerra contro l'[[Austria]]. Sull'isola poi, tornerà soltanto nel [[1906]], su invito del poeta [[Mario Rapisardi]]. Il viaggio del De Amicis in Sicilia durante il colera fu smentito in maniera chiara e incontrovertibile da Piero Meli nel suo articolo ''Edmondo De Amicis e i fantasmi letterari del colera in Sicilia'' [in "La Sicilia", 22 dicembre 2012].
 
Come giornalista De Amicis collaborò col giornale ''[[la Nazione]]'' di Firenze<ref>[http://www.lanazione.it/firenze/2009/01/18/145189-giornale_ragazzini_grandi_firme.shtml Notizia tratta da La Nazione del 18/01/2009]</ref> e raccontò la storica [[presa di Roma]] del [[1870]]. Successivamente, abbandonato l'esercito, viaggiò e scrisse vari libri-diari di viaggio: ''Spagna'' ([[1872]]), ''Ricordi di Londra'' ([[1873]]), ''Olanda'' ([[1874]]), ''Marocco'' ([[1876]]), ''[[Costantinopoli (romanzo)|Costantinopoli]]'' ([[1878]]/[[1879]]), ''Ricordi di Parigi'' ([[1879]]). Significativo il viaggio in Argentina, raccontato nel romanzo ''Sull'Oceano'' e in una serie di bozzetti dedicati agli emigranti italiani, poi raccolti nel volume ''In America''<ref>{{Cita libro|autore=Cfr. Luigi Cepparrone|titolo=Gli scritti americani di Edmondo De Amicis|anno=2012|editore=Rubbettino|città=Soveria Mannelli|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
 
=== Pinerolo ===
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L'unico figlio rimasto, Ugo, divenne avvocato e anche un modesto romanziere<ref>[http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF19418/ugo-de-amicis/ De Amicis Ugo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Si sposò con Vittoria Bonifetti, ma non ebbero figli; morì nel [[1962]], mentre Vittoria nel [[1971]]. La cospicua eredità dei De Amicis (più di due miliardi di lire), che doveva essere destinata sia al Comune di Torino che a borse di studio per studenti poveri, sparì misteriosamente dai conti correnti sul finire degli [[anni 1960|anni sessanta]]<ref>[http://www.corriere.it/cultura/speciali/2010/visioni-d-italia/notizie/02-scuola-de-amicis-rizzo-stella-tesoro-cuore_97182f10-cfbf-11df-8a5d-00144f02aabe.shtml E con il tesoro di «Cuore» sparì un po' di patria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/06/sparito-il-tesoro-di-edmondo-de.html È SPARITO IL TESORO DI EDMONDO DE AMICIS DOVE SONO I 2 MILIARDI? - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, scatenando delle cause legali<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/10/quanti-pretendenti-per-quell-eredita.html Quanti Pretendenti Per Quell' Eredità - La Repubblica.It<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/01/per-eredita-contesa-di-de-amicis.html Per L'Eredità Contesa Di De Amicis Ieri La Prima Udienza A Lugano - La Repubblica.It<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/22/ecco-il-tesoro-di-de-amicis-83.html ECCO IL 'TESORO' DI DE AMICIS 83 STERLINE D'ORO - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Da qualche anno l'opera di De Amicis viene nuovamente rivalutata, a partire dallo studio delle opere che erano state oscurate dal successo di ''Cuore''. Dopo che Italo Calvino ripubblicò il racconto ''Amore e ginnastica'', vari studi critici hanno esplorato gli scritti di quello che è stato chiamato "l'altro De Amicis"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Cepparrone|titolo=La ginnastica in condominio. Su «Amore e ginnastica» di De Amicis|rivista=«Studi e problemi di critica testuale», n. 80, aprile 2010, pp. 181-214.|volume=|numero=}}</ref>.
 
== Opere ==