Fornaci romane di Alcamo: differenze tra le versioni

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===Le fornaci===
Nella struttura della fornace "A" di Alcamo Marina si può riconoscere la tipologia della c.d. fornace "a muffola"<ref>N. CUOMO DI CAPRIO, Fornaci e officine da vasaio tardo-ellenistiche, IIIª ed., Princeton New Jersey, Morgantina Studies, 1992.</ref> di cui esistono pochi elementi nell'Italia e Europa di età romana e su cui la dottrina archeologica mantiene un comprensibile riserbo.<ref>Dario Giorgetti, Le fornaci romane di Alcamo : rassegna, ricerche e scavi 2003-2005 / a cura di Dario Giorgetti; prefazione di Antonio Carile ; testi di Claudio Capelli ... [et al.], Roma, Aracne editrice, 2006.p.20</ref> Risulta ben visibile la struttura del ''praefurnium'' e parte del corridoio (di forma rettangolare, largo 60 cm. e profondo mt.2,70) che serviva per l'inserimento della legna nella camera di combustione.
 
Nel corso delle ricerche relative alla terza campagna di scavi archeologici (settembre 2005), oltre alla scoperta della terza fornace "C", di notevole interesse è risultato il ritrovamento di una struttura che costituisce un vano di passaggio o un corridoio fra un ambiente dove si lavorava la ceramica e la camera di cottura di una delle fornaci. Il complesso di fornaci di età romana ha rivelato la sua storia, caratterizzata da almeno due diverse fasi di utilizzo avvenute nel corso del periodo di dominazione romana, che hanno comportato, ad ogni ristrutturazione, un progressivo restringimento della camera di cottura dei forni. Inoltre, lo scavo esteso al settore sud-orientale, ha fatto emergere le tracce di un'altra possibile struttura per la produzione della ceramica. Questo impianto produttivo dell'antichità di anno in anno rileva tutta la sua importanza, anche sul piano internazionale, per estensione e qualità della conservazione.<ref>http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=14854</ref>