Pascal Quignard: differenze tra le versioni

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Il suo primo libro è consacrato a [[Leopold von Sacher-Masoch]] (''L'Être du balbutiement'', [[1969]]). Viene quindi invitato da [[Louis-René des Forêts]] a collaborare alla rivista ''"[[L'Éphémère]]"'', dove scrivono [[Yves Bonnefoy]], [[André du Bouchet]], [[Philippe Jaccottet]] o [[Michel Leiris]] e diventa lettore presso la casa editrice [[Gallimard]] (al suo interno farà carriera fino al [[1994]] quando all'improvviso si allontana dalla casa editrice e smette anche di suonare).
 
Pubblica diversi saggi, su [[Maurice Scève]]<ref>Sul quale ha anche curato un'ed. delle ''Œuvres complètes'' presso Mercure de France, nel 1974.</ref>, [[Licofrone]] e [[Michel Deguy]], e nel [[1976]], il suo primo [[romanzo]], ''Le Lecteur'', considerato come una specie di biografia letteraria di [[Maurice Blanchot]]. Nel [[1980]] il secondo romanzo ''Carus'' riceve il "[[Prix des Critiques]]".
 
Dal [[1990]] al [[1991]] ha presieduto il "Concert des Nations" a fianco di [[Jordi Savall]]. Nel [[1997]] ha un arresto cardiaco però si salva e racconta l'esperienza dell'ospedale in ''Vie secrète'' ([[1998]]), libro dalla forma complessa che unisce diversi generi e quasi ne fonda uno suo.