Pittura: differenze tra le versioni
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== La questione pittorica ==
[[File:Raffael 058.jpg|thumb|[[La scuola di Atene]], [[Raffaello Sanzio]], 1509-1511, Città del Vaticano, Musei Vaticani]]
La pittura intesa come forma artistica<ref>Escludendo il caso delle avanguardie novecentesche, dove sono entrati in gioco tutt'altri valori.</ref> non è una meccanica apposizione di colore a un disegno, ma è un'arte che pone dei problemi più complessi: la resa del colore, le variazioni di tono, lo studio di luci ed ombre, l'illusione di spazi naturalistici, la ricchezza della tecnica (con [[smalto|smalti]], impasti, velature
== Pittura come ''arte maggiore'' ==
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{{vedi anche|Pittura a olio}}
La pittura ad olio fa la sua comparsa solo verso la metà del secolo XV, nella regione delle [[Fiandre]]. Gradatamente sostituisce la tecnica pittorica dominante fino a quel momento, la tempera (su tavola o su tela). In realtà sembra che già nell'antica Grecia esistesse qualcosa di simile all'olio, come si evince anche da alcuni passi della ''Naturalis Historia'' di [[Plinio il Vecchio]]. Tuttavia la sua invenzione storica va attribuita a [[Jan van Eyck|Jan]] ed [[Hubert van Eyck]], fratelli pittori di [[Bruges]], tanto che [[Giorgio Vasari]], nella sua Introduzione alle "Vite de' più celebri pittori, scultori e architettori"
In realtà sono note opere di artisti fiamminghi di datazione antecedente a quelle dei dipinti del primo periodo di Jan van Eyck, eseguite ugualmente con la tecnica in questione, come per esempio la tavola raffigurante ''Il buon ladrone crocifisso'' attribuita ad un pittore noto come [[Maestro di Flémalle]] ([[Robert Campin]]), risalente al [[1410]] circa.
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