Tolomeo V: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 65:
Tolomeo era nato all'interno della dinastia tolemaica, che regnava sull'Egitto dal [[305 a.C.]], quando il suo trisavolo [[Tolomeo I|Tolomeo I Sotere]] si era proclamato faraone.<ref>{{cita|Hazzard 2000|pag. 164}}.</ref> Era figlio di [[Tolomeo IV|Tolomeo IV Epifane]] ed [[Arsinoe III]], che erano fratelli; i suoi nonni erano quindi [[Tolomeo III|Tolomeo III Evergete]] e [[Berenice II]], i suoi zii Lisimaco, Alessandro, [[Magas d'Egitto|Magas]] e Berenice. Era inoltre anche un lontano discendente dei [[Dinastia seleucide|Seleucidi]], sovrani dell'[[Impero seleucide]].<ref>{{cita|Clayman 2014|pag. 173}}.</ref>
=== Giovinezza e ascesa al potere (210-201 a.C.) ===
[[File:Tetradrachm Ptolemy V.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Tetradramma]] con l'immagine di Tolomeo V Epifane]]
Pochi mesi dopo la nascita venne nominato coreggente insieme al padre a partire già dal [[210 a.C.]]<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 133}}; {{cita|Clayman 2014|pag.173}}.</ref> Tolomeo IV morì nella primavera o nell'estate del [[204 a.C.]] e, essendo il nuovo sovrano ancora molto giovane, i due potenti ministri reali [[Agatocle (ministro)|Agatocle]] e [[Sosibio]] acquisirono subito il potere.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 134}}.</ref> I due, per evitare che la madre [[Arsinoe III]] prendesse la reggenza, la fecero subito assassinare, in modo da assicurarsi la loro posizione. Convocarono quindi un consiglio con le guardie reali e i generali di cavalleria e fanteria, annunciando la morte della coppia, e leggendo il testamento, probabilmente falso, di Tolomeo IV: loro due sarebbero stati i guardiani del giovane re, che sarebbe stato affidato alle cure di [[Agatoclea]], l'amante di Tolomeo IV.<ref>{{cita|Polibio|XV, 25}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 134}}.</ref>
Riga 75:
Intanto ad Alessandria cresceva il malcontento verso il ministro e si distinse [[Tlepolemo (reggente)|Tlepolemo]], stratego di [[Pelusio]]; alla fine del [[203 a.C.]] Agatocle fu massacrato insieme alla sua famiglia in una rivolta popolare e Tlepolemo assunse quindi la carica di nuovo reggente.<ref>{{cita|Polibio|XVI, 21.1}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 135}}.</ref> Tlepolemo fece uscire dalla vita politica i due figlio di Sosibio, Tolomeo (che era tornato in Egitto) e [[Sosibio (figlio di Sosibio)|Sosibio]], quest'ultimo membro della guardie reale di Tolomeo; tuttavia, mostrando di non avere grandi capacità amministrative, venne anche lui sostituito nel [[201 a.C.]] da [[Aristomene di Alyzia]], un amico del vecchio ministro Agatocle.<ref>{{cita|Polibio|XVI, 22}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 135-136}}.</ref>
=== Guerre contro Filippo V e Antioco III (201-197 a.C.) ===
Quando ancora Tlepolemo amministrava il regno, il re seleucide Antioco III entrò con il suo esercito, sostenuto da quello macedone di Filippo V, nei territori tolemaici della [[Celesiria]], conquistando [[Damasco]] e iniziando la [[quinta guerra siriaca]]; Tlepolemo allora invocò l'aiuto di Roma inviando un'ambasciata in Italia. Antioco conquistò tutta la Siria nel [[201 a.C.]] e a Tolomeo restarono solamente le città costiere della [[Fenicia]]; il generale tolemaico in Siria, [[Tolomeo (figlio di Trasea)|Tolomeo]], passò dalla parte dei Seleucidi e venne nominato governatore di Celesiria e Fenicia. Nell'inverno tra il 201 e il [[200 a.C.]] i tolemaici si riorganizzarono sotto il comando di [[Scopas (generale)|Scopas]] che riconquistò molte città, compresa [[Gerusalemme]], ma venne poi sconfitto nella [[battaglia di Panea]]. Antioco conquistò quindi [[Sidone]], l'ultima roccaforte egizia, e Scopas andò in [[Etolia]], per reclutare un esercito in caso Antioco avesse invaso l'Egitto stesso; il seleucide rimase però in Celesiria, consolidando il potere nella regione appena acquisita.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 136}}.</ref>
Riga 84:
L'ambasciata romana raggiunse quindi [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] nel 200 a.C. ma non perpetrò la causa di Tolomeo e anzi lasciò libero Antioco di occupare i territori tolemaici in Asia Minore a patto che non si schierasse con Filippo V contro Roma.<ref name="Hölbl 137" /> Antioco completò quindi la totale annessione della Celesiria nel [[198 a.C. ]] e dalla primavera dell'anno successivo invase l'Asia Minore: iniziando dalla [[Cilicia]], si mosse con l'esercito e con la flotta lungo tutto il territorio tolemaico arrivando a [[Efeso]], un potente base tolemaica, nell'autunno del [[197 a.C.]] Riuscendo a giungere sul suolo europeo, Antioco fece dell'[[impero seleucide]] la più importante potenza ellenistica del tempo.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 138}}.</ref>
=== Età adulta e fine (197-180 a.C.) ===
Nel [[197 a.C.]] Tolomeo fu dichiarato maggiorenne e nel [[193 a.C.]] sposò la principessa [[Dinastia seleucide|seleucide]] [[Cleopatra I]].
|