Tolomeo V: differenze tra le versioni
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==== Le rivolte in Tebaide e sul Delta (206-185 a.C.) ====
Nel [[206 a.C.]], nella [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]], la popolazione nativa egizia elevò a faraone [[Haruennefer]], appoggiato dalla classe sacerdotale di [[Amon-Ra]] in opposizione a quella filo-tolemaica di [[Ptah]]. Nel [[200 a.C.]] a Haruennefer successe [[Ankhuennefer]], la cui relazione con il predecessore non è chiara. Subito dopo la morte di Haruennefer le truppe tolemaiche iniziarono un'avanzata di riconquista: nell'agosto del [[199 a.C.]] assediarono [[Abido (Egitto)|Abido]] e la conquistarono, così come [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]] stessa alla fine dello stesso anno.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 155}}.</ref> Nel [[196 a.C.]], comunque, Ankhuennefer ricevette aiuto militare dai re di [[Meroe]] della [[Nubia]], che stanziarono il loro esercito a [[Assuan|Syene]] e permisero al ribelle di riconquistare Tebe. Ankhuennefer riuscì a spingersi molto più a nord del suo predecessore ma, dal [[187 a.C.]], la situazione iniziò a tornare a favore di Tolomeo: i nubiani abbandonarono l'Egitto e il generale tolemaico [[Comano (generale)|Comano]] riuscì ad avanzare fino a [[Ermopoli]]. I sacerdoti simpatizzanti del faraone ribelle dovettero abbandonare l'Egitto e rifugiarsi in Nubia. Tra il 27 e il 28 agosto del [[186 a.C.]] Comano riuscì a sconfiggere Ankhuennefer e suo figlio in una battaglia: il re fu imprigionato mentre il suo erede ucciso. Il prigioniero fu portato nella capitale e, grazie all'intercessione dei sacerdoti, riuscì a ricevere la grazia da Tolomeo.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 156}}.</ref>
Altre rivolte ci furono nel [[delta del Nilo]]: furono continue dal [[197 a.C.]], quando i ribelli furono assediati a [[Asyūṭ|Licopoli]] e infine giustiziati a [[Menfi (Egitto)|Menfi]], al [[185 a.C.]], quando [[Policrate di Argo]] portò alla resa gli ultimi ribelli.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 155-156}}.</ref> Quest'ultima rivolta fu portata a termine promettendo il perdono === Morte e successione (180 a.C.) ===
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