Antonio Bardellino: differenze tra le versioni

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== Le tesi sull'omicidio ==
Diversi collaboratori di giustizia parlarono della morte di Bardellino. Tutti affermarono di averne conosciute le circostanze direttamente da [[Mario Iovine]], o da persone a lui vicine. Non esiste al giorno d'oggi una versione coincindente con l'altra. Siffatte circostanze hanno alimentato, e tuttora alimentano la leggenda di una morte fasulla, una messinscena creata ad arte per permettere a Bardellino di lasciare il potere nelle mani delle altre cosche malavitose, in cambio della sopravvivenza dei suoi familiari. Questi, dopo la diffusione della notizia della morte del loro congiunto, lasciarono le loro abitazioni, e i propri paesi d'origine, per rifugiarsi a [[Formia]], dove tuttora risiedono.
 
Nel giugno [[2008]] un articolo de ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', scritto da [[Giuseppe D'Avanzo]], riportava la tesi secondo la quale l'assassinio di Bardellino venne eseguito da uomini del [[clan dei Corleonesi]]. Tale notizia è completamente falsa, priva di ogni fondamento e riscontro, e ignora le dichiarazioni della totalità assoluta dei collaboratori di giustizia. Se Bardellino morì, morì per mano di [[Mario Iovine]], cofondatore del [[clan dei casalesi]] e sempre originario di [[San Cipriano d'Aversa]], a titolo di vendetta per l'assassinio di suo fratello [[Domenico Iovine]], stante, almeno, a quanto riportato fra le pagine dei verbali degli interrogatori. Sulla fine di Bardellino si è espresso recentemente anche il boss pentito [[Antonio Iovine]], il quale ha dichiarato di sapere con certezza che è morto<ref>[http://napoli.repubblica.it/cronaca/2014/05/28/news/iovine-87455782/ Il capo di Gomorra pentito, le prime confessioni di Iovine: "Non c'è solo la camorra...Politici, sindaci e imprenditori avevano i loro vantaggi"]</ref>.
 
A riscontro di ciò, vi sono le dichiarazioni di [[Giovanni Brusca]] e di suo fratello [[Vincenzo Brusca|Enzo]]. Secondo i fratelli Brusca, [[Totò Riina]] desiderava ardentemente l'eliminazione di Bardellino e, in virtù di ciò, ordinò ai [[clan Nuvoletta|Nuvoletta]] di ammazzarlo. Quando costoro gli palesarono la volontà di stringere una pace col boss di [[San Cipriano d'Aversa|San Cipriano]] (maturata dopo lo scotto terribile determinato dalla "[[strage di Torre Annunziata]]"), i rapporti fra i [[Clan dei Corleonesi|Riina]] e i [[clan Nuvoletta|Nuvoletta]], fino ad allora sempre idilliaci ([[Salvatore Riina|Riina]] soleva spesso trascorrere la propria latitanza all'interno della tenuta dei [[clan Nuvoletta|Nuvoletta]]), si raffreddarono. Le due famiglie infatti, come segno di reciproco affetto, si scambiavano ogni anno numerose cassette di prodotti locali, scambi che cessarono dopo il mancato assassinio di Antonio Bardellino.
 
== Note ==