Palazzo Fenzi: differenze tra le versioni

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{{tmp|nome edificio civile}}= Palazzo Fenzi
[[Immagine:|immagine = Palazzo Fenzi 10.JPG|thumb|Palazzo Fenzi]]
|didascalia = Palazzo Fenzi
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'''Palazzo [[Fenzi]]''' o '''Palazzo Fenzi-Marucelli''' è uno dei più importanti palazzi post-rinascimentali a [[Firenze]] e si trova in [[via San Gallo]].
 
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Durante il Settecento il palazzo visse il periodo di maggior splendore e venne arricchito di importanti affreschi nelle sale al pian terreno, tra i quali spiccano le opere di [[Sebastiano Ricci]], risalenti al [[1706]]-[[1707]]. Nel [[1747]] l'abate [[Francesco Marucelli]] iniziò la costruzione della [[Biblioteca Marucelliana]], su via Cavour, che, primo caso del genere a Firenze, venne aperta al pubblico nel [[1752]]. Il progetto della biblioteca venne curato dall'architetto [[Alessandro Dori]].
 
Estintasi anche la famiglia dei Marucelli il Palazzo fu acquistato nel [[1829]] da [[Emanuele Fenzi]], imprenditore arricchistosiarricchitosi poi straordinariamente con la ferrovia Firenze-[[Livorno]], in cerca di una sede prestigiosa per la sua Banca e per la numerosa famiglia. In questo periodo il palazzo venne riammodernato e dotato di nuove decorazioni.
 
In questo periodo il palazzo venne diviso in due, con il corpo di fabbrica su via Cavour e quello su via San Gallo che da allora ebbero destini diversi.
 
Sul finire dell'Ottocento la famiglia conobbe un periodo di crisi e vendette il palazzo alla [[Banca Nazionale Toscana]], che poi lo cedette alla società [[Pirelli (azienda)|Pirelli]], prima di pervenire all'attuale ente proprietario, l'[[Università degli Studi di Firenze]], che vi tiene il dipartimento di Studi storici e geografici della facoltà di Lettere e Filosofia.
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[[Immagine:Palazzo fenzi, sala 3, angelo 1 in stucco 01.JPG|thumb|Una sala al piano terra, tipicamente decorata con pitture e stucchi]]
[[Immagine:Palazzo fenzi, sala 5, stucchi 002.JPG|thumb|Stucchi]]
 
Il pian terreno, come già accennato, venne decorato da [[Sebastiano Ricci]] tra il [[1706]] e il [[1707]], a partire dalla sala che prospetta il giardino interno, che presenta sul soffitto ''La sconfitta di Marte e l'instaurarsi dell'Età dell'oro''. Notevoli sono anche le figure grandi in stucco che decorano gli spigoli della stanza: ''Tritoni e nereidi'' di [[Giovan Martino Portogalli]]. Completano la decorazione quattro tele seicentesche a tema idilliaco e pastorale entro ricche cornici dorate.
 
La sala successiva presenta il tema della ''Giovinezza la bivio'', dipinto forse dal nipote di Sebastiano, [[Marco Ricci]]. La seguente ''"Camera dell'Alcova''" è divisa in due zone mediante un arco ribassato e presenta nella prima metà decorazioni in stile [[rococo]]. Da qui si poteva accedere alla ''"Sala dell'Amore punito''", centralmente dislocata rispetto alle altre sale e che anticamente forse faceva da anticamera. Qui si trova incassata tra gli stucchi del soffitto la tela di Sebastiano Ricci con l''<nowiki>'</nowiki>Amore punito'', che dà il nome alla sala. La sala seguente ha invece un ''Trionfo della Sapienza e delle Arti sull'Ignoranza'', sempre su tela applicata al soffitto.
 
Il ''Salone di Ercole'' è quello che forse presenta le pitture più belle, con scene del mito di [[Ercole]] che, raccordate dalle quadrature in ''[[trompe-l'œil]]'' eseguite da [[Giuseppe Tonelli]], coprono tutte le pareti.
 
Dall'atrio si sale tramite lo scalone monumentale in marmo, progettato da [[Mariano Falcini]] nel [[1860]] in stile [[neoclassico]], si accede al piano nobile, dove sono presenti sale meno sfarzose ma comunque pregevoli, dovute soprattutto alle ristrutturazioni di [[Giuseppe Martelli (architetto)|Giuseppe Martelli]] eseguite verso il [[1860]]. Il grande Salone da Ballo, oggi ''Aula Magna'', ha fregi con soggetti mitologici a ''[[grisaille]]'', opera di [[Antonio Marini]].
 
In una sala sul lato nord rispetto al cortile sono stati messi in luce sotto l'intonaco alcuni resti di affreschi seicenteschi attribuiti a [[Cosimo Ulivelli]], probabilmente facenti parte di un ciclo più ampio, in quello che doveva essere un salotto, oggi completamente stravolto dalla suddivisione in studi per i professori.
 
La ''"Saletta del Bagno Veneziano''" è decorata in stile [[neogotico]] ricreando l'effetto del marmo bianco su sfondo azzurro. Le altre sale del primo piano presentano quasi tutte soffitti a lacunari con stucchi dipinti con motivi naturalistici (fiori e frutta), scene mitologiche e allegoriche in uno stile tipicamente ottocentesco.
 
Anche il secondo piano presenta affreschi del Setto-Ottocento.
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{{Portale|architettura|Firenze}}
 
[[Categoria:Palazzi di Firenze|Fenzi]]