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<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Strassler | nome= H.E. | coautori = Weiner | titolo = "Long Term clinical Evaluation of Etched Porcelain Veneers" | rivista = Journal of Dental Research | anno = 2001}}</ref>.
 
Al giorno d'oggi l'uso di faccette estetiche in ceramica risulta l'alternativa preferibile nel trattamento di molti casi clinici che in passato avrebbero previsto il ricorso a corone totali e, grazie ai più recenti progressi nella ricerca sull'adesione delle faccette, in casi particolari è possibile impiegarle anche in circostanze critiche che vedono incisivi fratturati e denti non vitali. Le situazioni d'uso più comuni sono però quelle che vedono la correzione di discromie, diastemi, difetti dello smalto e anomalie di forma e posizione. <ref name="balicchia">http://www.balicchia.it/i-servizi/faccette-estetiche-in-ceramica.html</ref>
 
==Tipi di ceramica==
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Come adesivo sono utilizzate resine idrofobe, caratterizzate da forte [[tensione superficiale]] e individuate mediante la misura dell'[[angolo di contatto]], applicate su superfici perfettamente asciutte.
 
===adesione allo smalto e alla dentina===
Lo smalto non trattato non si presta per il legame poiché, oltre a essere ricoperto di una biopellicola che interferirebbe con l'adesione, ha una tensione superficiale molto bassa. Il legame con la dentina risulta ancora più complesso: l'unico legame permanente possibile è di tipo micromeccanico.
 
Per affrontare tali problemi si sono messe a punto in [[odontoiatria conservativa#Adesione]] specifiche procedure, in cui ricopre un ruolo principale la tecnica della [[mordenzatura]].
 
===adesione alla ceramica===
Il processo fondamentale per ottenere un legame affidabile fra resina e ceramica è l'irruvidimento della superficie ceramica, ovvero la creazione di microritenzioni in cui può penetrare il composto adesivo.
 
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La necessità di una buona adesione è data dal fatto che la superficie interna delle faccette, come anche quella di altri restauri di ceramica, è soggetta, sotto carico occlusale, a uno stress da tensione paragonabile a quello di una barra in un test di piegatura a tre punti. La ceramica è infatti un materiale fragile e, a causa dei processi di finitura, presenta già in partenza numerose microscrepolature superficiali, che possono propagarsi sotto un carico e provocare la rottura della faccetta. Poiché ceramiche dalle caratteristiche meccaniche migliori risultano anche più opache e dunque meno adatte, ad eccezione di casi particolari, al loro utilizzo per faccette estetiche, generalmente translucide, si mira a ridurre il numero dei microdifetti. Diverse pubblicazioni supportano l'ipotesi che la mordenzatura agisca in questo senso; altre sostengono che sia efficace rinforzare la superficie ceramica mediante ioni. Gli studi clinici svolti durante un decennio di pratica hanno dimostrato che le faccette permettono di restaurare completamente la resistenza originale dei denti e che è possibile prevedere la percentuale di fratture, microinfiltrazioni e distacchi.
 
==Colore==
==composto adesivo==
Il colore del restauro concluso è determinato dall'interazione fra il colore del moncone, ovvero della struttura dentale preparata, il colore del composto adesivo e il colore delle faccette. Sul risultato non influisce solamente il tipo di ceramica scelto, ma anche l'adesivo, che può essere miscelato a specifici coloranti. 199-200
Normalmente si preferiscono
 
La scelta del colore viene effettuata in un ambiente adeguatamente adeguatamente illuminato, in presenza di una temperatura cromatica ideale di 5500 gradi Kelvin 170 e possibilmente di un colore ambientale grigio, in base alle preferenze del paziente. Nel caso in cui si vogliano applicare unità multiple si tiene conto nella scelta del tono di capelli, occhi, pelle. Nel caso di unità singole, invece, si presta più attenzione agli elementi delle arcate dentali che non verranno coperti e che risulteranno affiancati alle faccette. Si ricorre per queste operazioni valutative a tavole campione o anelli di resina che riportano le tonalità disponibili.
==Quando sono utilizzate==
 
Si può ricorrere all'uso di faccette estetiche per la correzione di discromie, diastemi, difetti dello smalto, anomalie di forma e posizione. <ref name="balicchia">http://www.balicchia.it/i-servizi/faccette-estetiche-in-ceramica.html</ref>
La valutazione inizia con l'individuazione della tonalità originale della struttura dentaria non preparata, presa come punto di riferimennto, e prosegue con quella della tonalità del moncone dopo la preparazione. Prima della cementazione definitiva della faccetta viene sempre usato un cemento di prova per ottenere un'anteprima del risultato finale, utile sia all'odontoiatra sia al paziente che deve dare la propria approvazione alla tonalità.
 
==Vantaggi==
La reazione tessutale è eccellentemolto positiva: si verificano meno infiammazioni rispetto a quanto accade in presenza di materiali metallici e i margini dalla finitura liscia delle faccette permettono di mantenere più facilmente l'igiene orale. Inoltre,La nonostanteceramica infatti è il loromateriale più simile allo smalto dentale, risultando così biocompatibile, e trattiene meno placca dello smalto naturale per via della sua superficie più liscia.

Nonostante lo spessore assai ridotto delle faccette e la loro conseguente fragilità prima dell'applicazione, una volta fissate sul dente queste si integrano con la struttura dentale e danno luogo a restauri solidi e duraturi: hanno una vita che va dai 18 mesi ai 15 anni e presentano una resistenza all'abrasione e una stabilità cromatica soddisfacenti.
 
La loro applicazione è minimamente invasiva e salvaguarda perciò quanto più possibile i denti originali.