Deformità: differenze tra le versioni

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Il concetto medioevale di deformità viene elaborato in epoca medioevale da San Bernardo verso il 1125 nella sua ''Apologia all'abate Guglielmo'', sintetizzato nella formula «formosa deformitas» per significare che accanto ai casi di deformità ripugnante vi sono esempi meravigliosi, che destano meraviglia per la loro singolarità.
 
La deformitas per Bernardo è qualcosa che ha deviato dalla formosità, dalla bellezza e quindi dalla bontà e quindi poiché come insegnava la kalokagathia greca, ciò che è bello è anche buono e non può che provenire da Dio mentra la bruttezza, la malvagità è tipica del deforme marchiato dal demonio.<ref>Gian Maria Varanini, ''Deformità fisica e identità della persona tra medioevo ed età moderna: atti del XIV Convegno di studi organizzato dal Centro di studi sulla civiltà del tardo medioevo'': san Miniato 21-23 settembre 2012, Firenze University Press, 2016 pp.316-324</ref>
 
==Rinascimento==