Storia dell'interruzione di gravidanza: differenze tra le versioni
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Nel dopoguerra l'aborto]] viene legalizzato nei Paesi comunisti dell'est legati all'URSS: in [[Ungheria]], [[Polonia]], [[Bulgaria]] e [[Romania]] nel 1956, in [[Cecoslovacchia]] nel 1957, in [[Yugoslavia]] nel 1970. La [[Cina]] popolare comunista autorizza l'aborto e la [[contraccezione]] nel 1957, mentre nel 1962 vengono imposti: ritardo obbligatorio dell'età del matrimonio, sterilizzazione, tecniche contraccettive spesso forzate. L'obbligo di un figlio solo a famiglia determina, oltre al precoce invecchiamento della popolazione, una strage delle figlie femmine: i genitori cinesi, potendo avere un solo figlio, spesso uccidono una eventuale figlia femmina, dal momento che non potranno giovarsi del suo aiuto nella lavorazione della terra; oppure è il governo stesso ad eliminarle, tramite aborti selettivi e infanticidi. Avviene addirittura che i medici vengano pagati dallo Stato a seconda delle sterilizzazioni forzate o degli aborti effettuati.
[[File:RussianAbortionPoster.jpg|thumb|upright=1.4|right|L'Unione Sovietica legalizzò l'aborto nel 1920. Questo poster mette in guardia contro l'[[aborto]] non sicuro. Traduzione titolo: Aborti eseguiti da delle ostetriche autodidatte non solo mutilano la donna, ma spesso la possono portare alla morte.]]
In questo panorama desolante si inserisce l'appoggio economico per l'incentivazione dell'aborto dato al governo cinese dall'agenzia Unfpa (dell'[[ONU]]) e dall'International Planned Parenthood Federation(Ippf): queste ultime, fino al luglio 2002, erano a loro volta finanziate dagli [[Stati Uniti]], che però hanno poi deciso di sospendere i versamenti, non volendo più collaborare a programmi di "aborto forzato o di sterilizzazione non voluta". Prontamente è intervenuta la [[Commissione
Tale tendenza ha determinato un forte squilibrio nella composizione della popolazione: la Cina ha quasi 50 milioni di uomini in più rispetto alle donne e l'[[India]] 43 milioni. Questi numeri sono tali da incidere sulle statistiche a livello mondiale, stando alle quali nel 2013 gli uomini superavano le donne di 58 milioni.<ref>{{cita web|url=http://qz.com/335183/heres-why-men-on-earth-outnumber-women-by-60-million/#int/explore--380_380_999|titolo=A story of drinkers, genocide and unborn girls|autore=David Bauer}}</ref>
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