'''Marco Cavallo''' è una scultura di legno e cartapesta in forma di "installazione" e "macchina teatrale". Fu realizzata nel 1973 all'interno del manicomio di Trieste da un'idea di Giuseppe dell'Acqua, Dino e Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia. E' però considerata un'opera collettiva realizzata con il contributo dei laboratori artistici creati all'interno della struttura nosocomiale da Franco Basaglia, allora direttore dell'Ospedale Psichiatrico e si avvalse del contributo ideale e immaginifico dei pazienti allora reclusi. Alto circa 4 metri e di colore azzurro, come deciso dagli stessi pazienti, lo si volle di così grandi dimensioni, per poter idealmente contenere tutti i desideri e i sogni dei ricoverati, e portare all'esterno un simbolo visibile e rappresentativo dell'umanità allora "nascosta" e "misconosciuta" all'interno dei manicomi. Divenne pertanto "icona" della lotta etica, medica e politica a favore della legge sulla chiusura dei manicomi, la cosiddetta [[Legge Basaglia]] del 1978 , nonché simbolo per gli stessi pazienti delle loro istanze di libertà, liberazione e riconoscimento della loro dignità di persone, fino ad allora negate.
===Storia e ideazione==
Nel giugno del 1972, i ricoverati dell'ospedale psichiatrico di Trieste inviarono una lettera al Presidente della provincia di Trieste con un appello per la sorte del cavallo "Marco", un cavallo reale che trainava da molti anni il carretto della lavanderia del manicomio. Il testo, in prima persona come scritto dal cavallo, ne chiedeva in luogo della prevista macellazione, il dignitoso "pensionamento" all'interno della struttura, per i "meriti" lavorativi e per l'affetto che sia il personale che i pazienti nutrivano verso l'animale. In cambio si offriva il versamento di una somma pari al ricavato della vendita dell'animale per la macellazione, e il mantenimento a proprie spese per tutta la restante vita naturale del cavallo.
Il '''vivaio''' è un centro di reclutamento, promozione e formazione dell'attività sportiva con il compito e il fine dell'educazione dei giovani atleti non solo al perfezionamento delle capacità tecnico-sportive, ma anche al loro progresso umano e sociale, attraverso l'elevazione dei valori di lealtà e rispetto alla base dei principi dello [[sport]], privilegiando, soprattutto per i primi anni l'aspetto ludico ed educativo<ref>{{Cita web|url=http://www.coni.it/it/promozione-coni.html|titolo=Promozione Sportiva|sito=Comitato Olimpico Nazionale Italiano|accesso=2016-05-25}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.figc.it/other/Carta_diritti_bambini_vs_20_3_2012.pdf|titolo=Carta dei diritti del bambino|autore=FIGC|editore=|data=|accesso=26maggio 2016}}</ref>.
== In Italia ==
In Italia l'insieme dei vivai è coordinato e controllato dal [[CONI]] attraverso numerosi enti di promozione sportiva<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.coni.it/it/enti-di-promozione-sportiva.html|titolo=Enti di Promozione Sportiva|sito=www.coni.it|accesso=2016-05-25}}</ref>, nonchè dalle federazioni nazionali dei vari sport che hanno tutte un' importante divisione dedicata alla formazione e promozione del settore giovanile quali: nel [[Calcio (sport)|calcio]] la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], attraverso il suo Settore Giovanile e Scolastico <ref>{{Cita web|url=http://www.figc.it/index_SGS.shtml?3332|titolo=Settore Giovanile Scolastico - FIGC|cognome=Piksel.com|sito=FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio|accesso=2016-05-25}}</ref> , nel [[Pallacanestro|Basket]] il Settore giovanile della [[Federazione Italiana Pallacanestro|FIP]] <ref>{{Cita web|url=http://www.fip.it/giovanile/DocumentoNoList.asp?IDCartella=2006|titolo=Sito ufficiale Giovanile|cognome=www.lexicon.it|sito=FIP sito ufficiale Giovanile|accesso=2016-05-25}}</ref>, il settore giovanile della [[Lega Pallavolo Serie A|Lega]] e della [[Federazione Italiana Pallavolo|Federazione Italiana]] di [[Pallavolo]] <ref>{{Cita web|url=http://www.federvolley.it/scuola-e-promozione|titolo=Scuola e Promozione {{!}} Federvolley|sito=www.federvolley.it|accesso=2016-05-25}}</ref>.
Numerosissime istituzioni pubbliche, scolastiche, religiose, aziendali, militari e società sportive sia dilettantistiche che professioniste<ref name=":0" />, dispongono di vivai o analoghe forme di formazione sportiva giovanile. Importante e obbligatoria è anche la formazione del personale didattico ed educativo (allenatori, massaggiatori e altre figure dell'organigramma sportivo), cui è richiesto un titolo di studio [[Istituto superiore di educazione fisica|ISEF]], o altro riconoscimento rilasciato dalle scuole di formazione accreditate dalle varie federazioni.
I vivai sono divisi generalmente per classi di età<ref name=":2" />, variabili dall'età prescolara fino alla maggiore età; ad esempio nel calcio attraverso la "[[scuole calcio]]" dedicate all'infanzia, fino alla categoria della "[[Campionato Primavera|primavera]]", massima categoria agonistica giovanile. La crescita anagrafica, lo sviluppo fisico e la progressiva selezione tecnica degli atleti, portano infatti a una graduale accentuazione dell'aspetto agonistico su quello squisitamente amatoriale ed educativo, fino all'eventuale tesseramento e partecipazione a manifestazioni o campionati professionistici per quegli atleti che nel corso della formazione giovanile si siano particolarmente distinti.
I vivai di qualunque sport, si dividono in: '''vivai generalisti o di base'''<ref name=":2" />, aperti a tutti e senza particolari intenzioni agonistiche; questi in generale sono diretti dalle associazioni dilettantistiche e di volontariato e sono interessate soprattutto all'aspetto ludico ed educativo.
Vi sono poi i '''vivai qualificati'''<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.figc.it/it/3332/22906/Attivita_SGS.shtml|titolo=Figc {{!}} Attività di Base - Settore Giovanile Scolastico - FIGC|cognome=Piksel.com|sito=FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio|accesso=2016-05-26}}</ref>, generalmente gestiti da società professionistiche, ove la scelta del giovane atleta è soggetta al vaglio e selezione discrezionale di una équipe di reclutatori ed osservatori<ref>{{Cita web|url=http://www.settoretecnico.figc.it/corsi-figc-regione.aspx?c=6&r=1|titolo=FIGC Settore Tecnico Coverciano - Federazione Italiana Giuoco Calcio|sito=FIGC Settore Tecnico Coverciano - Federazione Italiana Giuoco Calcio|accesso=2016-05-26}}</ref> che effettuano un attento esame delle qualità atletiche ed attitudinali del giovane, cercando di rilevarne le potenzialità già finalizzate ad un eventuale impiego professionistico. Questo ultimo tipo di vivaio ha sollevato spesso problematiche di carattere etico<ref name=":1" />, in quanto l'atleta fin dalla giovane età viene obbligato a un notevole carico di lavoro, spesso in conflitto con la sua adolescenza e gli obblighi scolastici, non di rado è costretto all'allontanamento dall'ambiente familiare ed è soggetto ad una valutazione monetaria a rischio di una possibile speculazione sul minore<ref>{{Cita web|url=http://www.pianetavolley.net/2014/03/pallavolo-giovanile-un-diritto-per-tutti/|titolo=Pallavolo giovanile: un diritto per tutti?|sito=Pianeta Volley|lingua=it-IT|accesso=2016-05-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/16/sentenza-bosman-per-calcio-giovanile-non-validi-contratti-firmati-dai-minorenni/1598116/|titolo="Sentenza Bosman" per il calcio giovanile: non validi contratti firmati dai minorenni|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2015-04-16|accesso=2016-05-26}}</ref>. Non ultimo problema è anche la pressione subita dal giovane atleta per le frequenti controversie tra famiglia e società sportiva per il riconoscimento del suo valore sportivo e monetario<ref name=":1" />.
L'atleta minorenne viene registrato dall'istituzione sportiva di appartenenza attraverso un tesseramento vincolante ed esclusivo, il cosiddetto "[[cartellino]]", della durata pari almeno a quella di una stagione sportiva e si intende tacitamente rinnovato senza scadenza. Il cartellino viene considerato di proprietà della società sportiva e i termini dell'accordo e la sua durata possono essere modificati attraverso una contrattazione della società con i legali rappresentanti dell'atleta minorenne (di norma i genitori), o qualora presente con la mediazione di un [[procuratore sportivo]] nei casi di maggiore interesse sportivo ed economico<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.rdes.it/riv1_moro.pdf|titolo=Natura e limiti del vincolo sportivo|autore=Paolo Moro|editore=RDES.it RIVISTA DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLO SPORT|data=|accesso=26 maggio 2016}}</ref>. Anche la durata e proprietà del contratto di vincolo sportivo per l'atleta minorenne sono spesso soggetto di dibattito in ambito legale e legislativo<ref name=":3" />
== Note ==
<references/>
{{Portale|Sport}}
[[Categoria:sport]]
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