Propifenazone: differenze tra le versioni

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Frequenti anche le manifestazioni cutanee e di ipersensibilità ([[prurito]], [[orticaria]], [[rash cutaneo]], [[eritema multiforme]], [[sindrome di Stevens-Johnson]], [[necrolisi tossica epidermica]]) generalmente lievi e prontamente reversibili con la sospensione del farmaco.<ref name="pmid12704373">{{Cita pubblicazione | cognome = Himly | nome = M. | coautori = B. Jahn-Schmid; K. Pittertschatscher; B. Bohle; K. Grubmayr; F. Ferreira; H. Ebner; C. Ebner | titolo = IgE-mediated immediate-type hypersensitivity to the pyrazolone drug propyphenazone. | rivista = J Allergy Clin Immunol | volume = 111 | numero = 4 | pagine = 882-8 | mese = Apr | anno = 2003 | doi = | id = PMID 12704373 }}</ref><br />
Più raramente, ai dosaggi terapeutici, sono stati segnalati disturbi indicativi di nefrotossicità, epatotossicità (aumento delle [[transaminasi]], [[ittero]], [[epatite]]), cardiotossicità<ref name="pmid20541820">{{Cita pubblicazione | cognome = Akyel | nome = A. | coautori = Y. Alsancak; Ç. Yayla; A. Sahinarslan; M. Özdemir | titolo = Acute inferior myocardial infarction with low atrial rhythm due to propyphenazone: Kounis syndrome. | rivista = Int J Cardiol | volume = 148 | numero = 3 | pagine = 352-3 | mese = Mag | anno = 2011 | doi = 10.1016/j.ijcard.2010.05.038 | id = PMID 20541820 }}</ref> o di tipo ematologico ([[anemia]], [[leucopenia]], [[neutropenia]], [[agranulocitosi]], [[piastrinopenia]]).<ref name="pmid9852417">{{Cita pubblicazione | cognome = Rubio-Martínez | nome = A. | coautori = JA. García-Erce; C. Salvador; E. Gómez-Arteta; JJ. Gimeno | titolo = Autoimmune haemolytic anaemia induced by propyphenazone. | rivista = Vox Sang | volume = 75 | numero = 3 | pagine = 257 | mese = | anno = 1998 | doi = | id = PMID 9852417 }}</ref><br />
ProfifenazonePropifenazone ed altri derivati pirazolonici possono causare una colorazione rossa delle urine. Il fenomeno è dovuto alla presenza di un metabolita non tossico, l'acido rubazonico.
 
== Controindicazioni ==
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Controindicato anche in soggetti con [[diatesi]] allergica e di disturbi della [[coagulazione del sangue]].<br />
I pazienti con storia di [[ulcera peptica]] o [[emorragia gastrointestinale]] devono evitare, se possibile, di assumere propifenazone o altri FANS. Infatti i farmaci antinfiammatori non steroidei ([[FANS]]), classe a cui appartiene il propifenazone, si caratterizzano per la tossicità gastrointestinale. Queste molecole possono provocare ulcerazione, perforazione ed emorragia gastrointestinale anche in assenza di sintomi e perfino in pazienti che non hanno mai sofferto di problemi gastrointestinali di questo tipo. Il rischio di [[tossicità]] gastrointestinale aumenta con l'aumentare delle dosi di farmaco ed è decisamente più elevato nei pazienti anziani e nei pazienti che hanno già sofferto in passato di disturbi gastrointestinale (in particolare ulcera, sanguinamento, perforazione).
In questi pazienti un eventuale trattamento con profifenazonepropifenazone deve essere oggetto di attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e dovrebbe iniziare con il più basso dosaggio possibile, eventualmente associando un farmaco gastroprotettore (ad esempio [[omeprazolo]] o altro inibitore di pompa protonica o [[misoprostolo]]). In caso di comparsa di segni o sintomi compatibili con ulcera o sanguinamento gastrointestinale il trattamento deve essere immediatamente interrotto.<br />
Il composto è anche controindicato in soggetti affetti da [[porfiria acuta intermittente]] (in vivo il propifenazone ha messo in evidenza attività porfirinogenica), da insufficienza della [[glucosio-6-fosfato deidrogenasi]] (G6PD), e da [[granulocitopenia]].<br />
L'[[insufficienza renale]] rappresenta un'ulteriore controindicazione. I [[FANS]], come classe di farmaci, possono peggiorare la funzionalità del rene, in quanto ne modificano la perfusione, attraverso l'inibizione della sintesi delle [[prostaglandine]]. L'azione di propifenazone e di altri farmaci antinfiammatori non steroidei sui reni diviene particolarmente evidente quando la perfusione dell'organo è fortemente dipendente dall'azione vasodilatatrice delle prostaglandine: in particolare perciò in tutte le situazioni di [[ipovolemia]], disidratazione, insufficienza cardiaca e [[stenosi]] dell'[[arteria renale]].