Mario Radice: differenze tra le versioni
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Attratto dai problemi dell'architettura razionalista, fu tra i primi artisti italiani a liberarsi degli schemi del [[XX secolo|Novecento]] per partecipare ai primi fermenti della pittura astrattista in Italia, lavorando a contatto dei maggiori [[razionalismo italiano|architetti razionalisti]] (Terragni, Lingeri, Sartoris e Cattaneo).
Mario Radice raggiunse fama internazionale realizzando nel [[1933]]-[[1936]] gli affreschi (andati perduti, ma dei quali si conserva documentazione fotografica e alcune prove) per l'interno della [[Casa del Fascio (Como)|Casa del Fascio]] di Como, progettata da [[Giuseppe Terragni]]. L'importanza degli affreschi della Casa del Fascio di Como è rilevante per la storia dell'arte del '900 in quanto primo esempio Italiano di arte astratta ambientata in un edificio pubblico
Fra gli [[astrattisti comaschi]] {{citazione necessaria|fu quello più autorevole ed attivo}}, conquistando un ruolo predominante nell'ambito della [[pittura astratta]] italiana grazie anche ad una lunga vita ed una cultura non comune, mentre l'altro caposcuola ed amico, Manlio Rho, pur dotato di talento eccezionale, raramente viaggiò lontano da Como e morì prematuramente.
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Fra le tante, nel 1967 partecipò alla Mostra d'Arte Moderna di [[Palazzo Strozzi]] a Firenze, nel 1971, partecipò in [[Germania]] alla mostra «Quattro astrattisti comaschi» tenutasi al ''Deutsches Feuerwehr Museum'' di [[Fulda (città)|Fulda]]. Una sua importante mostra personale si tenne alla Villa Malpensata di [[Lugano]] nel 1982.
In tempi più recenti, nel quadro di una generale rivalutazione del [[
Il
{{cn|Ebbe una sala personale alle [[Biennali di Venezia]] del 1958, del 1966 e del 1979, nonché alle [[Quadriennale di Roma|Quadriennali di Roma]] del 1965 e del 1973}}.
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Le sue opere sono presenti in numerose raccolte internazionali e musei.
Nella [[
È autore, insieme con l'architetto [[Cesare Cattaneo]], della [[Fontana di Camerlata]], monumento a cerchi posto all'ingresso di Como, originariamente costruita nel 1936 nel [[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]] di Milano ma distrutta durante la guerra e ricostruita a Como nel 1960.<ref>Luigi Cavadini, Architettura razionalista nel territorio comasco, 2014, p.74 (testo in italiano e inglese)</ref>
Il critico di riferimento di Mario Radice
== Stile ==
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