Deformità: differenze tra le versioni
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Il deforme, immagine creatrice della realtà, assume nella creazione artistica la figura del grottesco:
{{Quote|Il cristianesimo conduce la poesia alla verità. Al pari di esso, la musa moderna vedrà le cose da un punto di vista più elevato e più ampio. Sentirà che tutto nella creazione non è umanamente bello, che il brutto vi esiste accanto al bello, il deforme accanto al grazioso, il grottesco sul rovescio del sublime, il male con il bene, l'ombra con la luce. <ref>Victor Hugo, ''Cromwell'', prefazione (1827)</ref>}}
Nasce così nell'opera ''[[Notre-Dame de Paris (romanzo)|Notre-Dame de Paris]]'' il personaggio di [[Quasimodo (personaggio)|Quasimodo]] (1831), che in un corpo grottescamente deforme contiene un animo nobile e gentile.
[[Johann Karl Friedrich Rosenkranz]] nella sua ''Estetica del brutto'', pubblicata nel 1853, pensa che nella deformità, come alterazione dell'armonia e della forma naturale, sia l'origine di ogni aspetto della bruttezza e ritiene eccessiva la valutazione
==Il XX secolo==
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