Francesco Lana de Terzi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bibliografia: Bot: fix citazione web (v. discussione)
m ortografia
Riga 26:
Francesco Lana de Terzi propone il primo serio tentativo di realizzare un [[velivolo]] volante più leggero dell'aria. Nel [[1670]] pubblica infatti il libro ''Prodromo'', che contiene un capitolo intitolato ''Saggio di alcune invenzioni nuove premesso all'arte maestra'' nel quale è riportata la descrizione di una ''nave volante'', un vascello più leggero dell'aria da lui immaginato nel [[1663]] sviluppando un'idea suggerita dagli esperimenti di [[Otto von Guericke]] con gli ''emisferi di [[Magdeburgo]]''.
 
Secondo il progetto, che intendeva "fabricare una nave, che camini sostenatasostenuta sopra l'aria a remi, & a veli", il velivolo doveva essere sollevato per mezzo di quattro sfere di rame, dalle quali doveva essere estratta tutta l'aria. La chiglia sarebbe stata appesa alle sfere di rame (di circa 7,5 metri di diametro), con un albero a cui era attaccata una vela; secondo i suoi calcoli, quando nelle sfere veniva fatto il vuoto, esse divenivano più leggere dell'aria e offrivano una spinta ascensionale sufficiente a sollevare la barca e sei passeggeri.
 
Oggi sappiamo che la realizzazione del progetto non è fisicamente possibile, perché la pressione dell'aria farebbe implodere le sfere e perché sfere sufficientemente resistenti avrebbero un peso superiore alla spinta fornita. Ma il grande merito dello scienziato è di aver per primo applicato alla navigazione aerea il [[principio di Archimede]], lo stesso che consente alle navi di galleggiare sull'acqua e che nel [[1783]] porterà all'[[aerostato]] dei [[fratelli Montgolfier]].<br />