Il '''''Tractatus pacis toti Christianitati fiendae''''' fu un progetto di pace universale iniziato nel [[XV secolo]] dal re [[Giorgio di Boemia]]. Per la sua realizzazione ebbero luogo importanti negoziati diplomatici tra gli stati europei negli anni [[1462]]-[[1464]].
Il progetto abbandonava l'idea [[medievale]] di un impero universale guidato dall'[[Imperatore del Sacro Romano Impero|imperatore]] e dal [[papa]] per il concetto, fino a quell'epoca sconosciuto, di un'unione permanente di stati europei indipendenti e uguali.
Re Giorgio di Boemia propose il patto nella forma di un [[accordo multilaterale]]: ciò differiva dagli accordi stipulati convenzionalmente nel Medioevo, che generalmente erano [[Accordo bilaterale|bilaterali]]. Il progetto, nel determinare i termini contrattuali di questo accordo, avrebbe legato insieme le parti in causa con diritti e responsabilità simili per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Il ''Tractatus pacis toti Christianitati fiendae'' fu quindi il primo trattato multilaterale simile per forma a quelli moderni e viene visto da alcuni storici, per esempio lo storico del nazionalismo [[Anthony Smith]], come una delle visioni di un'unità europea precedenti l'[[Unione europea]].<ref>{{cita|Smith}}.</ref>