E-book: differenze tra le versioni
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→Bibliografia: tolto Ferrieri, ''L'ebook in biblioteca: una sfida culturale'' visto che non si parla di biblio nell'articolo. Aggiunti Roncagli e Sechi. |
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Tuttavia non in tutti i paesi la situazione è così degradante. Secondo alcuni dati resi noti recentemente nel Regno Unito, l'editoria è il settore meno afflitto dai download illegali e dalla pirateria online in tutta l'industria dell'intrattenimento. Secondo il quotidiano inglese ''Guardian'', solo l'1% della popolazione britannica dai 12 anni in su ha letto libri scaricati illegalmente. La ricerca, condotta in Uk da Kantar Media, rivela che i consumatori di e-book sono quelli che hanno pagato in numero maggiore per i contenuti di cui hanno usufruito rispetto ai consumatori di altro tipo (film, musica, videogames ecc.). Per Richard Mollet, responsabile dell'Associazione degli Editori inglese, le "ragioni per cui i lettori preferiscono i servizi legali a quelli illegali sono la convenienza e la reperibilità". Le vie per procurarsi e-book piratati, in effetti, sono spesso impervie e, a volte, il prezzo già basso dei libri digitali non giustifica rischi e perdite di tempo.<ref>{{Cita web|url = http://www.wired.it/play/libri/2015/08/05/pirateria-degli-ebook/|titolo = La pirateria degli ebook fra bene e male |accesso = 14 dicembre 2015|sito = Wired}}</ref>
La pirateria è un fenomeno dilagante che affligge ulteriormente l'industria culturale, già provata da anni di crisi. Chi ne fa maggiormente le spese sono gli autori, in particolar modo gli “autori medi”, ovvero coloro che non vendono best seller. Spesso, molti di loro non ottengono alte entrate, tanto che un minor apporto potrebbe comportare la cessazione della loro attività produttiva. Chi pratica la pirateria di solito, non considera che questa pratica mette a repentaglio posti di
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