Vibia Sabina: differenze tra le versioni

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Adriano concesse alla consorte titoli e onori. Le fece innalzare statue celebrative in tutti i luoghi dell'Impero che insieme visitarono. Famosa la visita ai [[Colossi di Memnone]], in Egitto, nel novembre del 130. In quell'occasione la poetessa di corte [[Giulia Balbilla]] compose quattro epigrammi, che furono incisi sulla famosa "statua parlante" di Memnone.
Il matrimonio non diede figli. Sabina morì nel [[136]] o nel [[137]], prima di suo marito, di cause sconosciute. Alcune voci suggerirono che Adriano l'avesse avvelenata.
Numerose sono le statue erette per celebrare Sabina, raffigurata con i capelli raccolti a treccia, rialzata in fronte con un nodo centrale o con una semplice pettinatura divisa in fronte e il tipico copricapo lunato; l'Augusta nelle monete coniate in suo onore viene associata all' effigeeffigie delle dee Concordia, Giunone Regina, Pudicizia o è raffigurata nell'apoteosi finale sull'aquila, perchèperché, dopo morta, Sabina venne divinizzata.
La villa nota come [[Villa Adriana]] a [[Tivoli]] era di sua proprietà, e l'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] vi trascorreva le estati, desideroso di stare lontano da [[Roma]]. Al suo interno si possono trovare i resti delle copie di ciò che di più bello l'imperatore aveva visto in Oriente, come le [[Cariatidi]], il Canopo di [[Alessandria d'Egitto]], l'[[Eretteo (tempio)|Eretteo]], l'[[Amazzone Efesina]], mosaici famosissimi (come quello di [[Sosos]] di [[Pergamo]]).